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Cala il bastone e volano gli stracci ...



Questa volta gli stracci sembrano essere i giornalisti.
C'è questa stranissima cosa che è passata al senato in merito ai reati di diffamazione: allora il giornalista può andare in carcere, ma il direttore responsabile no.

Ora  se un giornalista scrive un pezzo, quale che sia, il suo direttore può decidere di pubblicarlo o censurarlo.
Il compito di un direttore responsabile dovrebbe essere questo: dare linee di indirizzo, affidare incarichi, controllare, rettificare, censurare  e decidere se un articolo è adatto o meno alla pubblicazione, di cosa è responsabile sennò?
Il giornalista non si è pubblicato da solo: allora perché due pesi e due misure?
Possibile che in Italia quando si fanno le leggi invece di ispirarsi a principi di equità si debba pensare a fatti e persone contingenti, decidendo chi proteggere e chi punire?


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