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Il papa, la pace e le armi ...




La giornata mondiale della pace sarà celebrata il 1° gennaio 2013 e per l'occasione il papa ha elaborato un testo da consegnare a tutti i capi di stato.
La lettera del papa condanna aborto, eutanasia e matrimonio gay, non condanna le armi, l'industria bellica e le guerre.
L'aborto e la eutanasia sono considerati veri e propri omicidi e quanto ai gay, essi hanno il torto di destabilizzare la famiglia e la naturale unione uomo e donna.
I credenti, tuttavia non sono obbligati a praticare l'aborto, né l'eutanasia e nemmeno ad essere gay, anche se, a rigore la segregazione sessuale, imposta proprio dal cattolicesimo, ha probabilmente favorito molto il diffondersi di comportamenti, se non vogliamo dire devianti, diciamo pure alternativi alla biblica unione tra uomo e donna. L'aborto sarebbe meno necessario se la chiesa consentisse ai suoi fedeli di utilizzare tecniche contraccettive un pò più evolute dell'Ogino-Knaus, a meno che non si voglia sostenere che ogni singolo spermatozoo finito rovinosamente nella tazza del w.c. sia una vita soppressa!
Mi torna in mente quello spassosissimo film del giovane Woody Allen (quando faceva ancora ridere ...) "tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso, ma non avete mai osato chiedere"
in effetti: poveri spermatozoi ...
D'altro canto le statistiche ci dicono che le percentuali di aborto risultano ridotte con la sua legalizzazione ed io aggiungerei, particolare che non ritengo secondario, anche la percentuale di donne morte per aborto risulta nettamente inferiore, grazie alla legalizzazione.
Di cosa stiamo parlando dunque?
Quanto alla eutanasia ... certo è un discorso delicato, ma nessuno può spiegare che senso abbia una terribile e prolungata agonia, se comunque deve sopraggiungere la morte, se viene invocata la morte da chi soffre ...
in che modo questo può favorire la pace?
I gay non si sposeranno in chiesa evidentemente: il matrimonio è un contratto legale con implicazioni economiche che tutelano i membri più deboli di un gruppo familiare: non si sa perché i gay ci tengano tanto al matrimonio, visto che un contratto tra persone conviventi può essere comunque sottoscritto dalle parti in presenza di un notaio e per quanto riguarda i diritti e doveri reciproci e per quanto riguarda gli aspetti economici e l'eredità. Ad ogni buon conto, che si sposino o no, non sembra questo incidere sulla pacificazione sociale e dei popoli.
Abbiamo seguito di recente la storia della strage in una scuola elementare degli USA, che ha posto il problema della limitazione del libero commercio di armi in quel paese e di seguito poi tanti interventi più o meno sensati od assurdi, quali l'ipotesi che il responsabile dell'eccidio fosse "indemoniato" o che i  bambini non sono stati protetti per una sorta di "vendetta divina" relativa alla eliminazione dalle scuole di simbologie sacre.  Cosa ne ha detto il papa? Non si è sentito nulla di questo.

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