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Il torcicollo a destra e le correnti d'aria



Al momento è difficile stare dietro a tutte le manovre politiche, calcoli, previsioni botte e risposte in movimento ed in agguato sulla scacchiera della campagna elettorale. 
Visto che le parole sono trastulli con cui è facile giocare, fare e disfare, ma soprattutto vestire, velare e coprire intenzioni ed interessi che vanno oltre la campagna di seduzione dell'elettorato, vale la pena di soffermarsi su qualche dettaglio, che spiccherebbe in primo piano se non fosse annebbiato dal polverone di parole, appunto, che da un paio di mesi a questa parte si sprecano in abbondanza.

Un segnale importante è un messaggio diciamo così motorio: la maggior parte dei leader di forze politiche hanno sviluppato una strana sindrome di torcicollo che li obbliga a tenere la testa rivolta esclusivamente a destra. Sarà anche colpa di uno sternocleidomastoideo atrofizzato da quel lato, come accade nei traumi da parto, il che è possibile, essendo anche questi partiti per lo più neonati: chi ha cambiato e ricambiato nome per rinascere, chi si è appena aggregato in una nuova identità, chi come l'araba fenice, inaspettatamente rinasce, appunto, dalle proprie ceneri ... e non mancano energici vagiti ...

Sta di fatto che:
- Pannella guarda a destra e si affianca a Storace.
- Bersani guarda a destra e continua a sbracciarsi nel proclamare la sua disponibilità di apertura al centro 
   di Monti (mentre Monti tace e Casini bersaglia  SEL).
- Ingroia ha guardato alla sua destra, cioè a Bersani e, fino ad ora, voleva aprire il dialogo e aspettava 
   (lui)  oggi dice che ha  dovuto chiudere la porta perché tirava corrente e col freddo che fa, rischiava di 
   prendere  un malanno, poi Bersani lo ha detto che non avrebbe bussato, giacchè c'è questo torcicollo ....
 -  Perfino Berlusconi (che uno dice: "e questo a destra chi ci trova?") a furia di tenere il capo 
   compulsivamente ruotato a destra, ha finito, frugando negli anfratti, come la lunga lingua del 
   formichiere, per invischiare la lega (e a destra della lega sarà rimasto il muro di Berlino, forse, ma non 
   sappiamo su quali confini lo vogliano ricostruire).

Allora, siamo messi così, del resto il messaggio agito ha un impatto di concretezza intenso  rispetto agli altri strumenti di comunicazione ed è il più attendibile nel decodificare i significati reali.

E voi mi direte: quale è questo significato? Eh con un pò di storia, pur senza disturbare i corsi ed i ricorsi, qualcuno ci avrà fatto caso che ai periodi di crisi economica corrisponde spesso una certa tendenza all'irrigidimento conservatore, quando non proprio ad involuzioni reazionarie: è accaduto altre volte. 
Perché? (Insomma mi tocca proprio spiegare tutto!) è perché quando c'è crisi economica, non solo tanta gente comune arriva alla fame, ma anche, e soprattutto, i più fortunati e ricchi temono di vedere a rischio i propri privilegi che invece vogliono conservare (da cui si dicono conservatori, appunto) attraverso il mantenimento di uno status quo esistente nei rapporti sociali.
E insomma se volessimo proprio farla finita con queste lateralizzazioni di destra e sinistra ed optare per la dialettica progressisti - conservatori (secondo le illuminazioni di Monti) allora ci dovremmo chiedere: ma questi progressisti dove mai saranno andati a nascondersi?

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