Avviso

Attenzione: questo è un blog antifascista ed antirazzista. Gli esseri umani sono tutti benvenuti. Grazie per la visita!

Nome

Email *

Messaggio *

Internet dipendenza



Il 7 febbraio, la settimana scorsa, la rivista PlosOne ha pubblicato un articolo relativo ai risultati di una ricerca condotta lo scorso anno e conclusasi in settembre 2012 da Truzoli e Romano della Università di Milano ed Osborne della Swansea University (in Gran Bretagna).

Lo studio  valuta le risposte emozionali alla esposizione ad internet in soggetti dipendenti e non dipendenti, utilizzando test standardizzati per la misurazione di depressione, ansia, tratti autistici, etc.  prima e dopo la esposizione all'uso di internet per 15 minuti.
Sono stati testati 60 soggetti in giovane età (media di 24 anni).
 I risultati confermano negli internet dipendenti l'intensificazione di vissuti di ansia e depressione alla sospensione della esposizione ad internet, contrariamente a quanto, invece, registrato nei non dipendenti e concludono quindi che la necessità di un rapido ritorno all'uso di internet rappresenti un tentativo di superare le emozioni negative sperimentate alla sospensione. La conseguenza di questo meccanismo consiste nel mantenimento della condizione di dipendenza.

In altre parole si tratta di una dimostrazione sperimentale, attraverso la utilizzazione di tempi e valutazioni standard, della effettiva esistenza di un disturbo psichico legato alla dipendenza da internet.
Come era da aspettarsi sono i soggetti già psichicamente fragili a correre i maggiori rischi di dipendenza.

Gli autori sembrano convinti del potenziale patologico contenuto nell'uso di internet ed in effetti lo danno per scontato già nel discorso introduttivo della pubblicazione:

 "L'impatto negativo di un uso eccessivo di internet può essere osservato attraverso un'ampia fascia di aspetti relativi alla vita di una persona, così come del suo funzionamento familiare."
"è  risaputo che le persone che possono essere classificate come internet dipendenti, manifestano una serie di altri sintomi in comorbilità, quali: depressione, disturbo da deficit di attenzione ed iperattività, così come isolamento sociale e bassa autostima"


Internet è oggi diventato il più potente e diffuso mezzo di comunicazione esistente: come e con quali equilibri vada integrato nelle nostre vite, quali relazioni ed eventuali incompatibilità possano esistere rispetto ad altre forme di comunicazione umana evidentemente è ancora da studiare a fondo.

Commenti

Potrebbero interessarti anche:

Chiacchiere e tabacchere e’ lignamm o’ Banco ‘e Napule nun ne ‘mpegna!

L’ombra di Peter Pan

Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati

"Ire piro e nun facive pere, mò ca si santo che miracule vuò fa'?". Un proverbio antico.

L'antica saggezza dei proverbi: "O munn è comm un so fà 'ncapa"