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Dove vuole arrivare Grillo?



Non ho tanta voglia di parlare del caos politico italiano, lo sto evitando accuratamente da diverse ore, ma alla fine qualcosa bisognerà pur cercare di capire:
Rainews24 titola: Grillo apre al governissimo (seguono le condizioni).
Ansa titola: Grillo, M5s non darà la fiducia a nessun governo PD-PDL (seguono le dichiarazioni di Grillo).
Corriere della sera titola: Grillo a sorpresa: si al governo PD-PDL ... poi frena (segue esplicitazione).
Repubblica titolava qualcosa sull'argomento stamattina, ora pare abbiano rinunciato (si saranno avviliti anche loro: almeno non mi sento sola).

Il teorema Grillo è che PDL e PD-L siano esattamente la stessa cosa: vuole dimostrare questo ai suoi attivisti ed a tutti gli italiani. Tutte le invettive e parolacce varie mirano (chiamandosi fuori) ad obbligare gli altri maggiori partiti a trovare un punto di incontro per gestire il governo, ma siccome Grillo ancora non c'era arrivato, oggi è venuto fuori un tantino più esplicito (certo poi frena ...).
Il governissimo sarebbe la dimostrazione concreta del teorema Grillo (vada pure in malora l'Italia: noi non c'entriamo!) e dalla rovina dell'Italia e della sinistra cosa spera Grillo?

"Non siamo comunisti"  gli abbiamo già sentito dire in tempi non sospetti: non avevamo dubbi su questo.
Sarà bene chiarirlo anche alla base, al di là di ogni ragionevole dubbio, perché in questo punto i rischi di una involuzione autoritaria sono seri e reali. 
Considerate le modalità di gestione interna del M5S ed immaginato di riportarle tal quali a livello di politica nazionale, c'è da pensare bene ed a fondo.

Il nostro presidente, Napolitano, richiama alla responsabilità: quanti richiami di questo presidente sono rimasti inascoltati in parlamento!
Nessuno vuole il PDL di Berlusconi: checché ne dica Grillo
fino ad oggi il PD non è mai stato uguale al PDL!
Tutt'altro: Berlusconi che li avrebbe pagati a fare i senatori per far cadere Prodi sennò?

La base di Bersani gli ha già perdonato, almeno in parte, Monti: Berlusconi non glielo perdonerebbe nessuno e certamente Bersani lo sa.
Secondo i sondaggi di opinione di Agorà, pare che il 98% degli elettori di sinistra rifiutino l'ipotesi governissimo e che più della metà (66%) degli elettori di Grillo siano invece favorevoli agli accordi di programma col PD.
Ora: se la base non conta niente per nessuno, spontanea nasce la domanda: che li abbiamo votati a fare se vogliono rappresentare solo se stessi e non chi li ha eletti?


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