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La prima messa del papa Francesco



19/03/2013

Grande attesa questa mattina per la messa inaugurale del nuovo pontefice. Fin dalle primissime ore del mattino la folla attendeva di poter accedere a piazza San Pietro.
L'ingresso è stato consentito in anticipo alle persone disabili in carrozzina.
Il papa è giunto poco prima delle nove ed ha attraversato la folla nella sua auto, una jeep scoperta, che ha voluto fermare per salutare la folla di fedeli: un bacio a due bambini che gli vengono tesi attraverso la folla, una carezza ad un disabile.
Sul sagrato della chiesa ad attenderlo erano presenti autorità laiche e religiose, tra cui i capi di stato di Italia ed Argentina, i rappresentanti della chiesa ebraica e le delegazioni diplomatiche provenienti da ogni parte del mondo.

Tutti hanno atteso ed ascoltato l'omelia del papa, giacché egli  ha voluto proporsi fin dai primi momenti della sua nomina come il portatore di un rinnovamento nella istituzione ecclesiastica, un cambiamento soprattutto improntato ai valori di umiltà, carità, semplicità  e povertà.

"(...) non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio (...) il servizio umile, concreto, ricco di fede (...) non dobbiamo avere paura della bontà, neanche della tenerezza (...)"

"(...) Chiedo a chi occupa posti di responsabilità: siamo custodi dell'altro, dell'ambiente, non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino questo cammino di custodia (...)"

"Abbiamo bisogno di vedere la luce della speranza e di dare noi stessi  speranza. Custodire il creato, ogni uomo, ogni donna con uno sguardo di tenerezza e amore è aprire l'orizzonte della speranza (...)"

Il papa ha ricordato la piazza del proprio paese ed ha reso segni di gratitudine e rispetto per il suo predecessore, di cui ricorre oggi l'onomastico: "coincidenza molto ricca di significato (...) gli siamo vicini con la preghiera piena di affetto e di riconoscenza".


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