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Franceschini vuole "dialogare" col PDL

                                                                                                                       06/04/2013

Dario Franceschini, deputato PD in questa legislatura, oggi in una intervista al "Corriere della sera" esprime (dopo il discusso Renzi) la propria posizione sull'attuale stallo politico e sostanzialmente spiega che il PD deve prendere atto tanto del fatto che il confronto con Grillo è impossibile, quanto della realtà che, per volontà dell'elettorato italiano, vede ancora Berlusconi leader del centrodestra e pertanto interlocutore delle forze politiche e del PD nello specifico.
Ora il discorso sembra chiarissimo,  tanto da evocare il plauso del capogruppo alla Camera del PDL, Renato Brunetta, che coglie l'occasione per attaccare Bersani, definendo la  linea di quest'ultimo una "strategia irrealizzabile".
Franceschini aggiunge:  "So che si rischia di scatenare le reazioni negative nel proprio stesso campo" (e quest'ultima asserzione pare assai sensata ...).
Incerto e vago sulla possibilità di votare col M5S la ineleggibilità di Berlusconi ("un discorso approssimativo") vorrebbe formare un esecutivo di transizione che guidi il paese fino alle nuove elezioni presidenziali e quindi alle prossime elezioni politiche.

Non sappiamo quanto queste posizioni di Dario Franceschini possano essere condivise all'interno del PD, ma è certo che la paralisi istituzionale conseguente alla chiusura del M5S, ha consentito già la riconferma del governo Monti per gli affari correnti ed ora rischia , come da tempo si paventava da più parti, di garantire la famosa immunità a Berlusconi.
Semplicemente non lascia scelta, almeno nella valutazione di Franceschini, benché non manchi chi riesce, invece,  a formulare ipotesi diverse ...

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