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Le riforme istituzionali in mano a Berlusconi?

                                                                                                                                         29/04/2013


Tutti tessono lodi di questo nuovo governo per il "ricambio generazionale" e la consistente presenza di donne (ben 7 su 21): ma dico proprio tutti allineati, televisioni e giornali, che si premurano anche di farci sapere che gli accordi tra forze politiche distanti per ideologia e programmi sono all'ordine del giorno in altri paesi dell'Europa, a cominciare dalla economicamente vincente Germania, dove sembra che proprio un governo esteso a diversi partiti abbia partorito il fenomeno Merkel come primo ministro. Angela Merkel infatti è stata nominata primo cancelliere donna a capo di una grande coalizione composta dal suo partito (CDU) dal corrispondente partito bavarese e poi dalla Unione Cristiano Sociale (CSU) e dal Partito Socialdemocratico (SPD).
Allora, certo, ci siamo sentiti rassicurati .... persisteva ostinata,  tuttavia, una strana sensazione: come se qualcuno avesse voluto, come si suol dire, indorare la pillola e finalmente oggi si capisce da dove proveniva quella sensazione.
Berlusconi nella sua "telefonata" su canale 5 a Belpietro afferma a proposito della convenzione per le riforme istituzionali: 

"Nelle trattative per il governo si è indicato che il presidente sia indicato da noi" 
e Belpietro: "Sarà lei?"
"Immagino di sì"

Se questo è vero rassicuriamoci: le riforme istituzionali, la nuova Italia sono in mano a Berlusconi. 
Chissà potrebbero uscirne capolavori come l'attuale legge elettorale, ad esempio: di cosa dovremmo più preoccuparci, ormai?

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