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La femen ed il corpo della donna (il suo)

Imbarazzo, ironia, quando non non esplicita condanna suscitano nella opinione pubblica alcune forme di protesta femminile come quelle dei gruppi femen che si battono per la emancipazione  e contro il turismo sessuale. Lo fanno a seno nudo, magari dipingendosi sul corpo parole di protesta e di denuncia.
L'esibizione del corpo nudo in effetti è contraria alla morale pubblica tutt'ora vigente e non è condivisa neanche da molte donne alle quali il gesto di provocazione e di rottura può apparire spudorato o  poco intellettuale, a seconda dell'orientamento ideologico,  per così dire. Bene siamo le stesse persone che se accendono anche solo la televisione in qualsiasi fascia  oraria della giornata si sciroppano ogni genere di pubblicità a suon di natiche e mammelle prosperose.
Bene queste donne o attrici, ballerine o lavoratrici, comunque le si voglia considerare, vengono presumibilmente pagate per esibire la loro mercanzia e sono protette da chi le paga o le sfrutta reificandone il corpo per usarlo come richiamo della clientela.
Tutto questo lo accettiamo: ci da fastidio se una donna si spoglia di propria iniziativa e per propria scelta, senza prostituire il proprio corpo. Questo si ci da fastidio ... 


Non parliamo mai delle torture inflitte a bambine ed adolescenti attraverso le pratiche di mutilazione genitale tutt'ora fin troppo diffuse: secondo il rapporto dell'Unicef   120 milioni di donne vivono con una mutilazione genitale e tre milioni di bambine ogni anno sono a rischio di subirla.

Le pratiche sono di vario tipo, la mutilazione può riguardare la clitoride, parte o tutte le piccole labbra o anche le grandi labbra. Le bambine possono morire per emorragia o per infezione durante la pratica di questa tortura o possono pagarne le conseguenze per il resto della vita, per maggiore vulnerabilità ad infezioni, insorgenza di cisti, difficoltà al parto, dolore nel rapporto sessuale .... ma questo non preoccupa affatto noi benpensanti e moralisti.
Possiamo assistere ad una passerella di modelle nude, convinti di star facendo qualcosa di chic e scandalizzarci invece per il seno nudo e variopinto delle femen in qualcuna delle loro ultime incursioni di protesta. Sembra strano è vero che una donna stia nuda, non per assumere pose e movenze accattivanti, ma per urlare, protestare e  divincolarsi se viene arrestata ...
Già sembra strano: è proprio questo il bello!! Ma è proprio questo quello che da parte di alcuni non si può proprio accettare ...

Commenti

  1. Belle parole Clara, sentite da dentro, e che non fanno neppure una piega, vista così la cosa. Però, consentimi di esprimere qualche perplessità, poiché, a parte la mia "pudicizia" ferita e vilipesa (ma non importa), queste immagini mi inducono a pensare che questo ostentare a dare sfoggio delle parti femminili più intime son più che altro un modo di mettersi in evidenza. Puro esibizionismo, insomma, altro che messaggio di rettitudine. Ciò che stanno facendo queste femen è aberrante, un'offesa alle tante donne, ragazze e bambine che soffrono a causa di pratiche tribali volute dai loro stessi genitori (madre compresa). E non si può certo pretendere di insegnare loro la civiltà simulando il vizio, l'immoralità e la depravazione. Il corpo di una donna è suo? Beh, se lo tenesse per sé, allora. I ragazzi hanno bisogno oggi più che mai di messaggi di moralità, di onestà e di correttezza. Questo e quanto abbiamo il dovere di comunicare loro se il nostro intento è davvero quello di vincere questa battaglia...

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  2. Sì Jennaro, credo che "tenerselo per sé" sia esattamente ciò che le donne di questo movimento intendono fare.
    Insomma "depravazione" poi ... in qualsiasi spiaggia della Sardegna, della Grecia, della Spagna e via dicendo le donne prendono il sole a seno nudo ... nessuno le considera "depravate" per questo: non esageriamo.
    Lo so le donne che hanno subito ed accettato la prevaricazione in nome del consenso del loro gruppo sociale di riferimento, spesso sono "più realiste del re". Devono riuscire a sostenere e dimostrare a se stesse che la loro umiliazione sia stata giusta: diversamente non salverebbero la propria autostima. Essere oggettivamente degli sfruttati non equivale automaticamente ad essere soggettivamente dei rivoluzionari: ci va una elaborazione culturale e personale per quello! Tieni presente che le femen sono un movimento nato in Ucraina per protestare inizialmente contro il turismo sessuale ...
    Sai com'è la povertà ... la carne a un tanto al chilo ... se gli vai a parlare di "depravazione" ti picchiano!! :D

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    1. Forse senza volerlo (giuro, non era questa l'intenzione), usando parole "forti" di protesta, mi sono comportato tale e quale le femen, per questo me ne scuso con te e i tuoi lettori. Però, ecco, il punto è proprio questo: l'essere umano reagisce a seconda di come ci si relaziona con esso. Infatti, la mia prima reazione emotiva, alla vista di queste foto, è stata una "violenta" emozione, se vogliamo, un vero shock. Ovviamente, il fine prefissato dalle femen è proprio quello di creare uno sconvolgimento dei sensi al fine di attirare l'attenzione "su altre faccende" ben più gravi, come lo sfruttamento, il turismo sessuale, ecc. Insomma, per fare un esempio, è come se si volesse insegnare a qualcuno di non dare calci minacciandolo con degli schiaffoni... Poi, se vogliamo passare al lato del "rispetto" per le donne ... Così facendo, con me ottengono proprio l'effetto "umiliante" delle tante veline", cioè, vendersi mettendo in mostra il proprio corpo per "propagandare" qualcosa. Ma, a questo punto, mi domando: vogliono attirare l'attenzione su ciò che è da sempre stato al centro dell'attenzione? Oppure vogliono solo mettersi al centro dell'attenzione? (scusa il gioco di parole). In quanto al "nudismo", sarebbe da combattere pure quello, se fatto in spaggia pubblica. Mi mette in imbarazzo!! :-)

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  3. L'analisi delle motivazioni credo sia in larga misura individuale: la realtà è sempre complessa e spesso contraddittoria, è difficile che un comportamento riconosca un'unica ragione. La ragione condivisa nel movimento ritengo sia quella che ho cercato di spiegare, quelle personali non possiamo conoscerle! La tua mentalità è radicata e non mi aspetto certo di cambiarla, tuttavia è utile anche in questi casi confrontarsi con modi di pensare del tutto differenti, perché se è vero che "gutta cavat lapidem" è anche vero che alcune cose tendiamo a rifiutarle semplicemente perché non ci siamo abituati: la conoscenza è un primo passo ... buona giornata! :)

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