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Ozio creativo: il pescatore (poesia)

La domenica mattina al porto si vende il pescato, è una festa di sole e colori. 
Bisogna andare per tempo, perché poi finisce presto: la gente si accalca e tutto dipende da quello che c'è. 
Cosa sono riusciti i pescatori a tirare su nella notte.
 Ci sono questi uomini che insistono a fare uno dei mestieri più antichi del mondo: loro pescano e conoscono il mare, le sue insidie, la fatica ed il freddo della notte sulle loro barche. Loro sanno cos'è la lontananza e cos'è il ritorno, sanno come sa essere cattivo il mare e come sa tradire, ma non hanno mai imparato ad amare altro ...


 Il pescatore
         
Ferisce i flutti
con chiglia profonda,
prima che il sole si levi
ed ogni solco rimane
impresso nel suo volto
bruno,
bruciato
dalla fatica.
Pegno  dovuto
all’oro ed argento
guizzanti sull’acqua.
Acqua di luce
in fondo ai suoi occhi
che hanno visto
e scordato
 fondali sconfinati,
che hanno corso
sul filo
di ogni corrente,
temendo di   spingersi
oltre l’ignoto.
Brillano di storie,
avventure
e stupende menzogne
sul profilo indurito,
intarsiato dal sole.


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