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Istat: fiducia dei consumatori in aumento

Secondo l'Istat nel mese di aprile scorso la fiducia dei consumatori è cresciuta molto rispetto ai mesi precedenti: considerando come valore di riferimento quello rilevato nel 2005, posto pari a 100, in Aprile siamo arrivati a 105,4 cioè 3,5 punti in più rispetto al mese precedente (era 101,9 in Marzo) con l'aumento più significativo riferito alla componente economica rispetto a quella personale, rispettivamente a 115,1 da 108,1 ed a 100,6 da 98,8 sempre in rapporto al mese precedente.

Le valutazioni sulla situazione presente e sulle aspettative future appaiono anch'esse migliorate, mentre restano invariate le previsioni sulla disoccupazione.

Insomma un atteggiamento cautamente ottimistico che si estende anche alle attese relative alle condizioni economiche familiari, malgrado peggiorino invece le previsioni circa le attuali capacità di tenere da parte qualche risparmio e da questo punto di vista non cambiano le aspettative per il prossimo futuro.
A cosa si deve il miglioramento del clima di fiducia, che pare non raggiungesse valori così elevati da gennaio 2010? 
La lettura che ne danno la maggior parte degli organi di stampa è che l'attuale governo ispiri fiducia ai cittadini: chi parla di "effetto Renzi" e chi di "effetto 80 euro",  praticamente sarebbe un successo del governo attualmente in carica.
Quel che è certo è che comunque stiano le cose questo è proprio il momento giusto per fare qualcosa che sollevi il morale delle truppe, cioè del popolo, vittima inerme della guerra economico-finanziaria che da anni si sta combattendo in Europa.

Commenti

  1. Mi piacerebbe molto credere a questi dati Istat, credimi, ma, purtroppo, alcuni fatti precisi mi fanno pensare al contrario. Dopo gli innumerevoli esercizi pubblici che hanno chiuso i battenti negli ultimi anni nel mio paesello vesuviano (Trecase), in queste ultime settimane ha deciso di non alzare più la serranda, il pasticciere, e, proprio da stamane (combinazione), il pescivendolo, oltretutto l'unico del posto, a causa della crisi... Perciò... :(

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  2. Ne parlavo poco da con un altro amico in una community google: si tratta di interviste telefoniche strutturate su campioni randomizzati della popolazione nei diversi territori e vengono rilevate nella prima decade del mese, secondo la tabella Istat poi la tendenza è all'aumento già dall'inizio dell'anno ed oggi è stato pubblicato un altro articolo sul clima di fiducia delle imprese ...
    http://www.istat.it/it/archivio/119974
    che invece è in discesa. Io mi sono scaricata le note metodologiche per rispondere a quanti hanno messo in dubbio i dati: i dati in se stessi sono attendibili e comparabili e riflettono lo stato d'animo dei consumatori (che potrebbero illudersi e sbagliarsi) non la realtà economica! COMUNQUE MO VI SCRIVO PURE DEL CALO DI FIDUCIA DELLE IMPRESE così accontentiamo tutti i pessimisti ...

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  3. Scusami, Clara, sono ancora qui perché non mi sembra giusto dover passare per pessimista, quando non lo sono, a causa di ciò che ho appena scritto. Ovviamente io mi sono riferito a "fatti concreti" che vanno al di la delle mie aspettative future. Sono un ottimista per natura, infatti, sono arci-sicuro che appena finirà la politica vessatoria dei nostri sigg. oppressori al governo, compreso il buon Renzi, (che, ricordo, nessuno ha voluto)... allora l'economia italiana sarà come ai tempi felici, cioè tra le prime mondiali... vedi che ottimismo? :-)

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  4. Repubblica è ancora più ottimista di te: nel cercare un'immagine per il mio ultimo post ho notato che ha titolato: Migliora la fiducia delle imprese nel manifatturiero e consumi .... cribbio è vero, ma peggiora negli altri due settori e l'indice globale è in discesa .... insomma leggiti il mio ultimo post!
    Ciao Jennaro! :-))

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