La filastrocca del primo amore
Chiedo scusa, venia e perdono, ma a volte la tentazione di giocare con le parole è così forte!
Quella che segue è solo una filastrocca, non pretende d'essere una poesia, ma in fondo forse anche un ricordo commovente: la prima, semplice, giocosa e sorprendente attrazione, roba da banchi di scuola dei miei tempi ...
Vorrei dedicarla a tutti gli scolari delle classi miste nei primi anni di superiore, quelli il cui unico passato è di essere stati bambini e che non hanno ancora niente altro da ricordare, ma che sentono qualche rimescolamento senza capire bene di che si tratta, per qualche compagno/a ...
Primo amore
Il giorno che t'amai
l'aria era leggera
per non fare rumore.
Un tuffo e non capii,
sparite le parole,
volate via anche loro,
fuggite per spavento.
Mi prese lo stupore
e navigai nel vento.
Sontuoso era il veliero,
galante il capitano,
ma appena fui sfiorata
allontanai la mano.
La fiaba volge al fine
breve è la filastrocca:
bambina mia tu bada,
attenta a chi ti tocca!
Eppure lo ricordo:
puerile fu l'incanto,
nuovo era il sole
e santo, puro era
il nuovo amore.
Tenerissima!
RispondiEliminaEh si! Un piccolo omaggio ad una emozione che non era una storia "importante" o forse si? Grazie pinkg! Buona giornata :-)
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