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20 giugno: la giornata mondiale del rifugiato

In Iraq prosegue la guerra del petrolio: il popolo è in fuga.
Non si è mai capito nelle politiche delle potenze occidentali chi sostiene chi, chi finanzia chi, chi fornisce armi a chi .... ma certo rimane il fatto che vi sono terre continuamente devastate dalla guerra.

Domani ricorre la giornata mondiale del rifugiato: secondo la informativa del Ministero degli Interni si tratta di una celebrazione riconosciuta ufficialmente a livello mondiale nel 2001 ed istituita con l'intento di rappresentare un momento di sensibilizzazione e partecipazione della opinione pubblica nel supporto di tutte le organizzazioni umanitarie impegnate nell'assistere le popolazioni sofferenti.

Il 20 giugno coincide con la giornata africana del rifugiato e la data è stata scelta nel 50° anniversario della Convenzione del 1951 che stabiliva la definizione dello status di rifugiato indicandone i diritti e la protezione ad essi dovuta.
Oggi i popoli in fuga dalla guerra vengono soprattutto dalla Siria  e spesso attraversano anche il mare.
L'OMS nei giorni scorsi ha segnalato l'aggravarsi della situazione umanitaria in Iraq anche per il pericolo di diffusione di infezioni conseguenti all'esodo di massa ed alle precarie situazioni igienico sanitarie nelle zone colpite, riferendosi soprattutto alla eventuale diffusione del morbillo e della polio.
Oggi il Ministero della Salute in Italia comunica il dislocamento a partire dal prossimo 21 giugno di personale sanitario altamente specializzato a bordo delle navi della marina militare impegnate nelle operazioni "mare nostrum" in modo da individuare e curare già a bordo delle navi e prima dell'arrivo nei porti i migranti a tutela della salute di tutti.
Secondo i dati Eurostat nel 2013 sono stati ospitati nei paesi della UE 135.700 richiedenti asilo ed il numero di persone ospitate è andato aumentando costantemente dal 2008, quando i richiedenti asilo erano poco meno di 80.000. Le persone in fuga dalla Siria rappresentano circa un quarto degli asili concessi, i paesi di provenienza più rappresentati infatti sono nell'ordine: Siria con il 26%,  Afghanistan con il 12% e Somalia col 7% .
Alcune  nazioni europee   accolgono il maggior numero di rifugiati, di fatto il 70% dell'accoglienza e protezione dei rifugiati viene assicurata soltanto da cinque stati dell'Unione Europea, in ordine:

  1. Svezia, 26.400 asili a rifugiati 
  2. Germania, 26.100
  3. Francia, 16.200
  4. Italia, 14.500
  5. Gran Bretagna, 13.400
La costa italiana per chi attraversa il mare è il primo approdo e solo dall'inizio di quest'anno sono sbarcate sulle nostre coste circa 58.000 persone tra cui molti minori. Secondo il rapporto di Save the children dal 1° gennaio al 31 maggio 2014 sono sbarcati 2.124 bambini di cui 1.542 sono siriani mediamente di 5 anni di età. Complessivamente dal 1° gennaio al 17 giugno le persone approdate sulle nostre coste sono in tutto 58.000 di cui  5.300 donne e 9.000 minori tra i quali 3.160 non accompagnati.
L'accoglienza dei bambini e degli adolescenti richiede particolari attenzioni e tutele sotto ogni profilo relativo  alla considerazione e cura della loro salute psicofisica.

Commenti

  1. Mancano pochi minuti all'inizio della giornata del Rifugiato e sarebbe bello se a mezzanotte il mondo si fermasse anche per un solo istante come per voler richiamare l'attenzione di tutta la popolazione della Terra sulla difficile condizione di questi poveretti... :-)

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    1. Un piccolo sogno, un pensiero solidale: si sarebbe bello!
      Buona notte Jennaro .-)

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  2. Mancano pochi minuti all'inizio della giornata del Rifugiato e sarebbe bello se a mezzanotte il mondo si fermasse anche per un solo istante come per voler richiamare l'attenzione di tutta la popolazione della Terra sulla difficile condizione di questi poveretti... :-)

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    1. Un piccolo sogno, un pensiero solidale: si sarebbe bello!
      Buona notte Jennaro .-)

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  3. Ciao Carissima,
    stiamo trattando gli stessi temi e la cosa è molto positiva in quanto più siamo a farlo più le cose sono destinate a cambiare.
    Nel mio piccolo, ho auspicato un minuto di Silenzio e avendo avuto anche delle ricondivisioni su Fb sembra che l'insieme sia piaciuto. :-)

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    1. Ciao Mauri: si credo che la tematica sia sentita da molti ed, a parte i leghisti, che non vogliono capire è chiaro a tutti che le guerre del sud del mondo sono funzionali alle grandi potenze ed alle lobby industriali e finanziarie che ci speculano .... li fanno ammazzare tra loro e poi vorrebbero chiudergli le vie di fuga :-( per fortuna esiste anche una umanità solidale ... :-)

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