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Il libro, l'insonnia e la vasca da bagno

Riprendo volentieri un argomento proposto stasera  in uno dei  blog che seguo e cioè quale è il posto più strano dove ci sia mai capitato di leggere ... 
Che volete sarà l'età, ma sento di assomigliare sempre più ai miei vecchi: so che state pensando che questo dipende dal fatto che invecchio anch'io e non mi resta che allargare le braccia  divertita dalla vostra sagacia e mezza sconsolata e .... naturalmente darvi ragione!
Ma sappiate che invecchiano tutti quelli che non muoiono giovani e pertanto nel caso voi, sparuti lettori, foste giovani, fatevi due conti e vedrete che non vi rimane altro che sperare di diventare vecchi almeno quanto me!
Meglio un pò di più, andiamo: non mettiamo limiti alla Divina Provvidenza.

Insomma i miei vecchi si lamentavano della propria generazione: narravano di avere subito il dispotismo indiscusso dei propri genitori (i miei nonni, ndr) e di essere costretti poi a chinare il capo con la nuova generazione, che era ribelle all'epoca, non c'è da dire, chi più, chi meno.

Non provate a curiosare per scoprire se io ero di quelli più o meno: saranno pure affari miei, dico io! Voi penserete che siano stati più che altro affari dei miei genitori,  giustamente e infatti si vede proprio che volete rendervi antipatici con questa storia di avere sempre ragione, ma io fingerò di non accorgermi della vostra malizia e vi riconoscerò nel giusto ancora per questa volta.

Fatto sta che, ora che ci penso, i  genitori che si lagnavano di questa cosa poi in realtà rompevano anche parecchio, insomma la comandavano loro e di certo non si sarebbero raccapezzati a vedere come invece funzionano le cose al giorno d'oggi con questa nuova generazione: una lotta continua.
Neanche la mia generazione è stata fortunata in verità: una generazione di incompresi.
I nostri genitori non ci capivano quando noi eravamo ragazzi e pretendevano le cose a modo proprio, poi  i nostri figli non ci capiscono ora che siamo vecchi e pretendono, manco a dirlo, le cose a modo loro: mai nessuno che le voglia fare a modo nostro, uno stato di guerra permanente che neanche Israele e Palestina.

Ai miei tempi avevamo un orario per la ritirata serale ed anche uno per il black out, ovvero spegnere le luci ed andare a letto e se non ti addormentavi giusto per godere dello spazio di tempo notturno come zona franca dai controlli dei genitori, ecco che nel cuore della notte arrivava il raid materno inaspettato: non c'erano computer all'epoca e di conseguenza la scena era che ti toglievano di mano il libro che stavi leggendo (sequestrandolo per sicurezza) e ti obbligavano a spegnere la luce, ma il tutto con le migliori intenzioni, nel senso che amorevolmente si preoccupavano per la tua insonnia.

A mali estremi, rimedi estremi (la vita è dura). Fu così che io elaborai una mia strategia personale per non essere disturbata:  in casa dei miei  il telefono era nel corridoio e non c'erano né cordless, né cellulari perciò tutte le comunicazioni col mondo esterno passavano per il controllo della CIA domestica ed esisteva una sola porta con la chiave, naturalmente era la porta del bagno!
Presi l'abitudine di chiudermi in bagno con il mio libro, così in caso di raid avrei sempre potuto dire che mi ero appena alzata per qualche necessità fisiologica, ma siccome ad una certa ora specialmente, è assai più comodo stare distesi, io mi stendevo nella vasca da bagno, certo non potevo portarci un cuscino (la cosa sarebbe stata sospetta) ma in compenso ho ancora la schiena dritta!
Credo sia questo il luogo più strano e bislacco dove mi è capitato nel corso di tutta la mia vita di leggere e non un solo libro ...


Commenti

  1. Risposte
    1. Ma certo! In fondo l'ho sempre pensato anch'io! Buongiorno Ferruccio ...

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    2. Cara Clara, oggi finalmente la faccio io la classifica ! Questo tuo scritto di stamattina è il testo che pur trattando nientemeno che di conflitti generazionali , che anch'io continuo a subire ... non ti lascia col groppo , ma con un bel sorriso sul muso ! Buona Giornata ...

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    3. Ciao Nino! Grazie: sei sempre molto incoraggiante, mi fa piacere il tuo apprezzamento! Buona giornata mio buon amico!

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    4. Clara come ti capisco!!!!!
      Non so quanti anni hai tu ma il coprifuoco era uguale al mio.
      L'unica cosa diversa è ce non ho mai dovuto coricarmi nella vasca per leggere.
      Leggevo a letto e poi mia madre veniva a togliermi il libro dalle mani e a spegbere la luce.... spòp che io lo sapevo il giorno dopo visto che al momento del raid io ronfavo della grande.
      Ciao!

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    5. Ecco ... Patricia: allora aveva ragione la mia mamma a preoccuparsi della mia insonnia ... : -)) Grazie della solidarietà Patricia, buon pomeriggio!

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    6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Scusami, Clara, solo una curiosità, ma la vasca era piena??

    ^_^

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    Risposte
    1. Ciao Jennaro! Ma scherzi???? La vasca era asciuttissima! :-D
      Grazie e buon pomeriggio anche a te!

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    2. Beh, scherzando scherzando, m'hai fatto ricordare che qualche volta è capitato di essermi intrattenuto nella vasca "piena" di acqua, a leggere "qualcosina" mentre facevo il bagno caldo... molto rilassante. Buona serata a te, grazie :-)

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  3. Ciao Mauri .... figlio unico, eh?? Una esperienza ben diversa allora!
    Non sono brava a maneggiare le impostazioni per eliminare l'antispam nei commenti, ma spero non crei problemi ... in fondo è solo un codice!
    Grazie per l'affezione: l'apprezzo molto!
    Buon pomeriggio Mauri!

    RispondiElimina

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