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Il canto del contadino (poesia)

I contadini lavorano chinati alla terra: a volte quando invecchiano, ingobbiscono e non riescono più a raddrizzare  la schiena. Amano la terra e sanno come trattarla: quali erbe cercare, quali estirpare, quali piantare e coltivare. Rientrano  alle loro case al calare del buio ed escono all'alba. Sanno che non sempre la terra è generosa, ma la dissodano col sudore, con le mani incallite nei manici delle vanghe e vi interrano le speranze di raccolto, di gioia e di festa. Quando cala il sole e quando la fatica è dura, accade che si accompagnino con un canto, come gli uccelli e quel canto sussurrato alla terra che si eleva nell'aria vive di una propria vita e diviene lo spirito di un popolo, unito nella speranza e nella solidarietà ai propri simili...



CONTADINI



Canti vibrati nel vento, 

tremori di labbra 
sfiorite  nel dubbio,
mormoranti preghiere
con gli aliti rappresi. 


Melodie di richiamo

come voci d'uccelli
rispondono in aria.
Spirito che abbraccia 
le genti chine alla terra.


Sale dalla fatica, 

dalle mani logore,
dai volti bruciati
e cerca il  conforto
di ogni compagno.






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