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Domenica

Oggi un cielo sereno, l'aria frizzante e limpida: neanche un'ombra di foschia, pure l'acqua del mare è cristallina, benché la si intuisca gelida già al primo sguardo.
Sembra il giorno giusto per intraprendere un viaggio, ma anche solo per godersi il sole sul lungomare in compagnia con gli amici.
Non capita più tanto spesso di percepire questa sensazione di star respirando per davvero aria pulita: l'aria dovrebbe essere di tutti o forse no: a ben pensare anche gli "spazi aerei" sono suddivisi fra le nazioni ed appartengono agli Stati, la terra e le acque dolci appartengono per lo più ai privati, mentre il mare e l'aria sembra che siano ancora pubblici, anche se suddivisi comunque tra le diverse nazioni e proprietà di governi.

Oggi resta comunque il giorno del riposoDio al settimo giorno della sua creazione si riposò, anche se questo riposo non è per tutti. La maggior parte dei negozianti sono aperti questa mattina: sperano  prolungando gli orari e garantendo la mezza giornata di apertura nei festivi, di incrementare il loro volume d'affari e combattere le flessioni di vendita che da diversi anni li affliggono per causa della crisi economica.
Lavorano oggi tutti i turnisti negli ospedali ed in tutti i servizi di aziende pubbliche e private a cui si chiede di assicurare il funzionamento per 24 ore al giorno, lavorano le madri di famiglia, che meno tutelate in questo delle badanti, devono rendersi disponibili e reperibili per 24 ore al giorno senza neanche poter contare sulla turnazione.

In realtà lavora un mucchio di gente e per coloro che gestiscono servizi turistici di accoglienza alberghiera e/o ristorazione si tratta di una giornata di lavoro più dura ed intensa delle altre.

I figli di famiglia per lo più non lavorano, ma questa non è una novità, né lo si deve alla domenica, specie di questi tempi in cui ormai è evidente a tutti che almeno due generazioni sono state defraudate del loro futuro e della possibilità di trovare un posto ed integrarsi nel tessuto sociale disastrato del paese.

E tuttavia è domenica, il giorno che nella nostra cultura e tradizione cristiana e cattolica è dedicato al riposo, anzi questa notte alle 3,00 le lancette dell'orologio sono state portate un'ora indietro ed abbiamo dormito per un'ora in più, è stata ripristinata l'ora solare.
Non per tutti è un vantaggio, la cosa è piacevole soprattutto per chi si alza molto presto al mattino, come i fornai, gli operai dei mercati ed alcune donne, che devono approntare tutto il necessario in casa prima di uscire o far uscire i propri uomini al lavoro: per loro va bene, perché alzarsi senza luce è triste, ma non così per gli altri, che invece si accorgeranno solo dell'incalzare del buio già tra le cinque e le sei del pomeriggio e che avranno solo la percezione chiara che è iniziato un nuovo, lungo, faticoso e buio inverno.

Chiunque sia lo spirito vagabondo, il navigante smarrito, inciampato per caso sull'argine di questo rivolo di pensieri, questo scorrere cheto ne lambisca per un momento l'anima e nel ritirarsi ne abbandoni un impalpabile sedimento di serenità, dilatandosi nel trascorrere del tempo di ogni vita.

Buona domenica a tutti i passanti.




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