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Salvini e la democrazia

Oggi a Genova Salvini, intervenuto ad una iniziativa elettorale a sostegno del candidato leghista Rixi per la presidenza regionale in Liguria, è stato contestato dai giovani dei centri sociali.
Fin qui la cosa sembra abbastanza naturale: la notizia strana ci sarebbe stata se i ragazzi dei centri sociali lo avessero applaudito, ma visto che lo hanno contestato, sembra tutto normale.
Stante la simpatia e la popolarità di cui gode il leader leghista, il teatro della gioventù, dove si è svolta la manifestazione, è stato presidiato dalle forze dell'ordine (la presenza più massiccia) in assetto antisommossa:

la zona è stata praticamente sequestrata in modo da impedire anche la libera circolazione dei residenti, in sostanza una occupazione militare, evidentemente mirata a proteggere i leghisti dai numerosi simpatizzati genovesi (di questi tempi baci ed abbracci rischiano di diffondere l'epidemia influenzale, si sa) ed a prevenire disordini.

Insomma manifestare è lecito, ma occupare militarmente un territorio è cosa diversa per chi riesce ad apprezzare la sottile differenza: sarà questa la democrazia?

Fatto sta che i ragazzi dei centri sociali (si sa) non hanno peli sulla lingua e, stando ai media, pare che si siano avventurati nei pressi del teatro in circa un centinaio, scandendo slogan del genere:

  • Fascisti, carogne: tornate nelle fogne!
  • Genova antifascista!
  • Fuori la Lega dalla città!
ed altre cose simili, tutto sommato, abbastanza scontate: il fascismo tra l'altro è bandito dalla Costituzione italiana ed il razzismo viene considerato un reato per la nostra legge: si potrebbe credere che questi ragazzi fossero dalla parte della legge dunque, ma il commento di Salvini sull'accaduto smentisce questa conclusione.
Salvini dice che è stanco di fare "comizi blindati" (neanche il terronia tour deve essere stato una passeggiata) in effetti ci sarebbe da credere che anche gli abitanti delle città siano stanchi di vedere le proprie piazze e centri occupati militarmente per far spazio a fascisti e razzisti vari, ma la soluzione per lui non è quella di rimanere a casa propria (il luogo dove è uso mandare tutta la gente che, senza esserne nativa, si avventura nella sua padania) no, la soluzione sta nel considerare dei delinquenti i manifestanti dei centri sociali.
"Non è democrazia" lui dice: quale sarà la democrazia per Salvini?
Lui può infliggere l'occupazione militare della zona di una città (che non è la sua: in casa d'altri, in effetti) e gli abitanti della città non possono sfilare per le strade?
In mezzo a quei manifestanti la gente può camminare ed attraversare per tornare a casa o andare a comprare il pane: quella gente non teme i cittadini ed i cittadini non li temono, non hanno bisogno di occupazione militare loro...
Ne ha bisogno Salvini con grande disturbo della quotidianità cittadina, perché avere una zona occupata dai militari senza poter passare è una bella scocciatura: questo si che è rompere...

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