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Tasse: le scadenze tra giugno e luglio svuoteranno le tasche degli italiani prima delle vacanze

Sono 56 miliardi di euro, secondo i calcoli della Cgia di Mestre, le tasse che famiglie ed imprese italiane sono chiamate a pagare entro il 16 giugno ed altri 33,6 miliardi entro la metà di luglio.
Di cosa si tratta? Sono le varie scadenze concentrate nel mese appena iniziato delle disparate Imu, Tasi, Irpef, Tari, Ira, Iva, Irap e Ires: alcune di queste tasse gravano sulle imprese (Ires e ritenute Irpef) mentre per le famiglie il contributo più consistente sarà rappresentato dal versamento della Tasi.

In questo quadro i cittadini saranno costretti ad operare nell'incertezza, infatti i Comuni possono stabilire quali aliquote applicare quest'anno in materia di Imu e Tasi, avendo tempo per deciderlo fino a tutto luglio, il che vuol dire che le prime rate verranno corrisposte in rapporto alle aliquote stabilite lo scorso anno, ma senza conoscere esattamente quale sarà l'importo complessivo della rata finale.
Le imprese ed i lavoratori autonomi vengono a trovarsi nella medesima condizione ed inoltre devono far fronte ad un carico fiscale concentrato nel bimestre giugno-luglio, composto da voci quali Ires, Irpef, Irap e Iva.
Fra tutte le riforme in corso con questo governo, una semplificazione ed una maggiore chiarezza del sistema di tassazione sarebbe certo auspicabile.

Resta da augurarsi che la nostra industria turistica non ne risenta troppo visto che le scadenze sembrano tutte concentrate appunto poco prima delle vacanze estive, ma in Italia possiamo sempre contare sul turismo estero e soprattutto non rischiamo di spendere spensieratamente ciò che invece è dovuto allo stato.

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