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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

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Attenzione: questo è un blog antifascista ed antirazzista. Gli esseri umani sono tutti benvenuti. Grazie per la visita!

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L'inganno del tempo (poesia)

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Dimenticato talvolta, dilatato, compresso, proiettato nello spazio infinito, il tempo eterno e quello finito di ciascuna storia e delle vite ripiegate sui sogni o aperte ad esplorare universi.  Ma sempre inganna, quando appare fermo ed immobile, quando corre, volando e disgregandosi in istanti senza memoria, quando danza balenando per fondersi nel paesaggio. Solo un inganno. L'INGANNO DEL TEMPO Così consuma l'anima antica del bimbo solitario. Sfogliando giorni come pagine di libri e di destini, intento alla conta degli istanti, rivelati nei petali di fiori recisi. Avvinto dalle esalazioni intense dei lucidi deliri in memorie esaltate. Trasalire ai lenti e sinuosi richiami adagiati nel soffice nulla oltre il varco di ogni fine. E l'inganno del tempo e la fuga e l'affanno e l'attesa inebriata d'un eterno schiacciato sui vetri a fronte del cielo.

Il mistero della mamma scomparsa (parte dodicesima)

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Il ritorno del sole la sorprese raggomitolata sul mucchietto di paglia, avvolta stretta nella coperta sdrucita consegnatale da quell'ospite sconosciuto: rabbrividiva nel dormiveglia indugiando sulla soglia del nuovo giorno. Leonarda... ripeté a se stessa ed aprì gli occhi. Si tirò in piedi avvolgendosi addosso la coperta come un mantello ed a piccoli passi si avvicinò alla finestrella per sbirciare il cielo: era plumbeo, aria di neve. Per un attimo rimpianse i soffici guanciali della mansarda dove aveva vissuto a casa del dottore, ma fu appena un attimo, poi sorrise e con il senso pratico appreso dalla vecchia Sara si chiese come avrebbe potuto rimettersi in cammino.

Selfie al cobalto e valore della vita

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"Ecco per cosa moriamo" : Questo è il titolo del rapporto Pubblicato  il 19 gennaio da  Amnesty International  sullo sfruttamento del lavoro, anche minorile, nelle miniere di cobalto del Congo . Il cobalto è un componente essenziale delle batterie ricaricabili per cellulari ed altre apparecchiature elettroniche sempre più diffuse a livello globale.  Oltre la metà del fabbisogno mondiale di cobalto viene estratto in Congo e circa il 20% del cobalto esportato dal Congo proviene da miniere artigianali, dove le tecniche di estrazione sono del tutto rudimentali tanto da esporre i lavoratori a gravissimi rischi per la salute. 

Vittime, carnefici e vittimisti.

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Ciascuno di noi possiede una scala di valori ... no, so cosa state per dire: non tutti sono portatori di valori nel senso etico del termine, esistono persone che sono del tutto immorali e prive di scrupoli. D'accordo è vero, ma io non intendevo valori come ideali cui improntare il proprio stile di vita, io intendevo proprio quella struttura (solitamente piramidale) dove ciascuno di noi (delinquenti compresi) colloca ordinatamente ciò che considera  importante, distribuendo sui diversi gradini quello che conta di più o di meno, secondo il suo particolare giudizio. Ogni persona elabora una propria scala più o meno diversa da quella degli altri, benché gruppi culturalmente omogenei possano presentare in questo (almeno per l'apparenza) similitudini ed analogie di fondo. Ma non è tutto: ciascun individuo è portato ad analizzare la realtà secondo chiavi interpretative che convalidino la propria struttura mentale e che... in qualche misura tornino anche vantaggiose nell'acq

Stepchild adoption: chi ha diritto a cosa

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Si parla molto oggi di step child adoption con toni accesissimi e creazione di tifoserie (specie sul web spicciolo) pro e contro : la polemica è rinfocolata da quanto avvenuto di recente nell'iter parlamentare della legge italiana che riguarda la regolarizzazione delle coppie omosessuali e la normativa relativa alle adozioni. La stampa oggi dà notizia della posizione contraria di una trentina di parlamentari del PD sulle adozioni per coppie gay . L'argomento viene trattato dettagliatamente su il fatto quotidiano  ed ecco  scatenarsi in rete le tifoserie con reciproche accuse di bigotteria, razzismo, squadrismo e chi più ne ha... Entrare nel merito e parlarne è come infilarsi in un vespaio , il che comporta che difficilmente ne usciremo illesi... però di fronte alle semplificazioni ed alle mistificazioni che si ascoltano in giro, almeno qualche riflessione è necessaria. La foto di questo post non è stata scelta per caso : si tratta di una foto che gira in rete da

Il consigliere e il proverbio: "chell' ca d'o core nun te vene chi t'ò cunsiglia nun fa bene"

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Rieccoci, amici: complici i fastidiosi malanni di stagione, che ci costringono prudentemente tra le mura domestiche, torniamo a discettare oziosamente, non proprio dei massimi sistemi, ma di un principio educativo, che dovrebbe essere presente alla coscienza di ogni buon insegnante, genitore, educatore, ma anche semplicemente amico e confidente. Trattasi di un modo di dire antico appartenente alla più vetusta sapienza popolare partenopea, benché, rivedendo i principi della maieutica (la tecnica di indottrinamento socratico) dovremo ammettere che i nostri avi non sono stati i primi a scoprire questo principio. Il proverbio in questione, come indicato nel titolo è:  chell' ca d'o core nun te vene chi t'ò cunsiglia nun fa bene , che tradotto in volgare fiorentino, suonerebbe press'a poco: quando uno non sente di intraprendere spontaneamente una determinata azione, sarebbe un errore consigliarlo in tal senso .

Chi è padrone del proprio tempo vive meglio

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Potrebbe sembrare un luogo comune, ma in una società come la nostra dove i valori trainanti sono divenuti il potere ed il successo, simbolizzati dal denaro , ovvero dalla ricchezza accumulata e dallo status sociale, può avere senso ristabilire alcuni fondamenti di realtà, solo apparentemente evidenti e scontati: una ricerca condotta su 4.690 individui , nella Università della British Columbia  e pubblicata sulla rivista Social Psychological & Personality Science , dimostra che le persone capaci di anteporre nella propria scala di valori il tempo piuttosto che il denaro , vivono una condizione di maggiore benessere soggettivo.

Al fondo (poesia)

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Prima che scenda la notte, quando anche le cose aspettano un segno di pace e sfumano nel magma fluido e non espresso, privato della voce narrante, allora le parole si dileguano come fantasmi inutili, senza sussulti e sfilano tacendo risucchiati nelle fessure del cielo.   AL FONDO Affondo nel silenzio del giorno andato,  nel fuoco  che consuma il respiro  e brucia le tempie. Spasimano i cieli  nel dilatarsi di voci spente.  Soffio afono  di manto difforme.  E affondo  vagando nel limbo  dei sogni non nati.

Se sessismo fa rima con razzismo

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Sessismo, razzismo, classismo fanno tutte rima, ma non sempre vanno a braccetto : ad esempio una procace fanciulla si beccherà più facilmente qualche "apprezzamento" volgare quando si trova a passare da sola davanti ad un cantiere edile, piuttosto che davanti ad un caffè letterario... ci avevate fatto caso? Evidentemente la collocazione oggettiva in una classe sociale svantaggiata e discriminata non è per sé sufficiente a rendere le persone soggettivamente rivoluzionarie (e quindi solidali con altre categorie svantaggiate dalla cultura dominante): per quello è necessaria anche la consapevolezza, quella che si acquisisce con il pensiero critico e la cultura. La cultura di norma fiorisce laddove la gente non deve occupare il proprio tempo in attività finalizzate alla pura sopravvivenza e perciò può investire le proprie energie fisiche e mentali in cose diverse come conoscenza, arte e riflessione: tutta roba a cui chi è povero difficilmente  può dedicarsi, essendo concre

Il mistero della mamma scomparsa (parte undicesima)

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Il percorso si rivelò più lungo e faticoso del previsto : forse non era riuscita a scegliere la strada più breve ed aveva finito per fare qualche giro di troppo. Fatto sta che la luce del giorno si andava ormai spegnendo quando finalmente Salva vide in lontananza un gruppo di case, con qualche luce già accesa: era stanca ormai e l'umidità sembrava esserle entrata fin dentro le ossa indolenzite. Piegò verso il villaggio senza alcuna esitazione ed accelerò l'andatura, ma nell'avvicinarsi realizzava che si, probabilmente si era perduta: i caseggiati non sembravano più di una decina, pochi per il paese che si era immaginata come meta e lei era piuttosto male in arnese, infreddolita coi piedi calzati in due buste e, solo ora se ne rendeva conto, senza nessuna carta, nessun documento se non le foto sbiadite consegnatele da Sara e... senza sapere lei stessa chi fosse in realtà. Come ed a chi si sarebbe presentata per chiedere aiuto in quelle condizioni?

Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati

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Sono un paio di giorni che continua a ripresentarsi alla mente questa famosa frase di Brecht : "Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati" Dovrò parlarne per liberarmene... non riesco a collocarla in un'opera specifica, ma si tratta di una di quelle frasi, riprese spesso in occasioni e fatti di attualità diversi,  ed in merito alla quale sono stati scritti fiumi di parole. Anche questa mia riflessione probabilmente è stimolata da qualcosa che ho sentito in giro, dunque, vediamo: cosa vuol dire dalla parte del torto ? Ecco: la parte del torto è quella dei diseredati, quella di coloro che non hanno voce o la cui voce non viene ascoltata. Allora perché non dire dalla parte degli ultimi e dei miseri, visto che, sul piano logico non è affatto escluso che essi possano avere ragione e che anzi, di fatto, ce l'abbiano avuta in tante occasioni? Certo sul piano logico  è così, ma sul piano storico e su quello di realtà