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Torre Del Greco: il Consiglio Comunale non può riunirsi al Maresca

Autorizzazione negata all'ultimo momento: la prevista riunione del Consiglio Comunale al Maresca del 26 febbraio, dovrà svolgersi invece al Palazzo Baronale, come di consueto sempre alle 9,00. Il commissario straordinario della ASL Napoli 3 sud ha negato l'autorizzazione: la confusione disturberebbe i degenti ed il servizio di assistenza.
Leggendo tra le righe, questo sembra voler dire che non si fa campagna elettorale a spese del SSN: meglio che ciascuno resti a casa sua.

Grande rammarico viene espresso dal sindaco, che interpreta la mancata autorizzazione come un voltafaccia dettato dall'alto e che, attraverso il suo ufficio stampa, ci fa sapere che, l'autorizzazione è stata prima concessa "tanto da permetterci perfino l'effettuazione degli opportuni sopralluoghi" e poi rimangiata in tutta fretta all'ultimo momento, sicché promette: "che la città risponderà a dovere anche a questa nuova chiusura nei confronti di chi si batte in difesa dell'Ospedale Maresca".


Dal punto di vista organizzativo e di funzionamento dei servizi, la motivazione addotta dal Commissario, Antonietta Costantini, è fondata: fissare la sede al Maresca per la riunione del Consiglio Comunale era un gesto di valore simbolico per il sindaco, ma avrebbe comportato la paralisi nei reparti anche per  il rischio di fuggi-fuggi del personale verso l'aula consiliare.


Ciascuno a casa sua dunque, però se il sindaco volesse fare qualcosa per aiutare i servizi sanitari del nostro martoriato territorio, potrebbe intervenire per verificare l'applicazione ed il funzionamento dei protocolli d'intesa per il cosiddetto socio-sanitario, nell'area della disabilità per esempio: quando mancano compartecipazioni di spesa da parte dell'Ente locale nella gestione dell'handicap, si rischia di caricare sul SSN una spesa "riabilitativa" anche per quegli aspetti che sarebbero prevalentemente di carattere socio-educativo e pertanto di competenza socio-sanitaria, piuttosto che esclusivamente sanitaria. Succede così che la coperta diventi corta e, dovendo risparmiare da qualche parte, si tagli il pubblico, l'Ospedale ad esempio.


Razionalizzare è più difficile che farsi propaganda, d'altro canto bisogna riconoscere che il problema  della scarsa partecipazione degli Enti Locali alla gestione dell'Handicap non riguarda solo  la città di Torre Del Greco, ma tutto il sud e non coinvolge  soltanto il servizio sanitario, ma anche le scuole: nella fotografia Istat della situazione scolastica dei disabili del 2014 risultava infatti (tanto per dare un esempio) che al sud ci sono più insegnanti di sostegno e meno ore di assistenza specialistica fornite dall'Ente locale, all'opposto del nord.

Insomma la tendenza degli Enti locali del sud in generale è quella di caricare il più possibile le spese sui servizi forniti dallo Stato e da questo punto di vista la regionalizzazione della Sanità sembra aver portato i nodi al pettine.

Nulla che riguardi dunque questo sindaco in particolare, ma una abitudine mentale diffusa nel meridione, che, con le attuali limitazioni di budget, andrebbe rimessa in discussione.
Nessuno dei cittadini di Torre Del Greco vorrebbe vedere chiudere il Maresca e non solo: i cittadini vorrebbero vederlo funzionare a livelli di eccellenza, ma per questo occorrono gli investimenti necessari a fornire strumenti e motivazioni, non basta tenere aperti i cancelli, con buona pace di tutti.




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