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Brexit e così sia

Gli squali della finanza si sono buttati a pesce (per l'appunto) sul terremoto Brexit in cerca di speculazioni vantaggiose: venerdì si è parlato di 637 miliardi di euro bruciati in borsa! Ma potete stare tranquilli: da qualche parte quei 637 miliardi qualcuno li ha intascati e, sia chiaro, senza farsi una sola giornata di lavoro, ma solo col click giusto al momento giusto su qualche astrusa tabella di vendite ed acquisti. La sterlina scende fino al 10% poi risale, ma certo anche semplici compravendite di valuta saranno bastate a chi è dentro certi meccanismi, per guadagnare quello che una persona (uomo o donna che sia) non riesce a costruire con le proprie mani nel corso della sua intera vita. Quei soldi li hanno persi i paesi economicamente più fragili e gli strati meno abbienti della popolazione: ovvio, come si sa, il pesce grande mangia quello piccolo. Il Regno Unito esce dall'Europa e la borsa di Milano va a picco. Queste banali considerazioni sono l'unica certezza di questi giorni, per il resto si sprecano opinioni contrastanti di insigni economisti sugli effetti a medio e lungo termine dell'exit britannico. 

"Non sarà un divorzio consensuale" tuona Juncker, ma signor Juncker... per favore, lo sa lei che i divorzi giudiziari sono i più lunghi e costosi? E che convengono solo agli avvocati? Se questo divorzio non sarà consensuale, possiamo immaginare per analogia che rischi di essere a sua volta lungo e costoso e gli unici a guadagnarci saranno i soliti squali della finanza. A perderci, come è avvenuto fino ad oggi e come sembra possa continuare ad avvenire, saranno le persone comuni, la gente che produce quella ricchezza che diventa così volatile negli attuali meccanismi finanziari e bancari. Ma voi lo sapete quanto è grande il cervello di uno squalo? 

Una persona comune può chiedersi: quando finirà questa follia di banche e finanza? Quando ci si rimboccherà le maniche per pensare all'economia reale, alla gente reale? Quando la politica ritroverà la sua identità e la sua storia e si deciderà a capire che politica non è sinonimo  di economia? Quando ritroverà la politica la sua indipendenza? Noi vogliamo che le nostre tasse servano per offrire servizi alla gente, non per salvare banche,  consentire speculazioni o pagare interessi assurdi ed usurai su debiti p a l e s e m e n t e   i n s a n a b i l i !!. Noi vogliamo che chi lavora venga rispettato ed abbia il diritto di vivere e curarsi come un essere umano libero e non che venga ridotto ad uno schiavo senza dignità, disposto a tutto per mettere un piatto a tavola. Il voto del Regno Unito è stato un voto di protesta e non oso immaginare cosa accadrebbe se si votasse in ciascuna nazione europea. Allora la domanda è: si vuole o non si vuole fare questa Unione Europea?

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