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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

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Attenzione: questo è un blog antifascista ed antirazzista. Gli esseri umani sono tutti benvenuti. Grazie per la visita!

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La violenza di genere: emergenza sociale

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Si è  concluso qualche ora fa il Convegno scientifico dell'Istat, tenuto oggi dalle 10,00 alle 17,30 a Roma presso l'aula magna di via Cesare Balbo, sulla violenza contro le donne in Italia: i dati presentati in effetti sono stati pubblicati da tempo, ma l'occasione riveste notevole valore culturale e di sensibilizzazione su di una materia urgente quanto trascurata nel nostro paese. La tavola rotonda conclusiva del Convegno infatti, ha riguardato appunto le risposte istituzionali ad una situazione drammatica. I dati sono quelli resi noti dall'Istituto di Statistica nel giugno 2015 (riferiti al 2014) sulla violenza di genere  e nel novembre 2016 (ancora riferiti al 2014) sullo stalking  e sono cifre agghiaccianti che è utile richiamare alla memoria: il 31,5% delle donne tra i 15 ed i 70 anni ha subito qualche abuso fisico (inteso come maltrattamento) o sessuale (stupro o molestie). Parliamo di una donna su tre e quindi di un fenomeno diffuso capillarmente. U

Poletti sui campi di calcetto

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Molte polemiche in rete, specie su twitter (dove sembra che non si parli d'altro) circa l'infelice uscita del ministro Poletti: un discorsetto a braccio tenuto ieri in una scuola di Bologna e nel corso del quale, rispondendo agli studenti, il nostro ministro del lavoro ha affermato che è più facile trovare lavoro giocando a calcetto (sic) piuttosto che inviando curriculum in giro. Ne è seguita una massiccia alzata di scudi nei diversi social: dicono che è stata offesa e negata la meritocrazia ed i giovani ancora una volta beffati, l'ondata di indignazione reclama scuse e dimissioni. Il ministro viene costretto a chiarire e spiegare il proprio pensiero, tentando di procedere su di un terreno quanto mai scivoloso (vedi la profonda frustrazione dei giovani e gli elevati tassi di disoccupazione).  A dire il vero il curriculum è importante per partecipare ai concorsi pubblici nelle Pubbliche Amministrazioni , mentre le piccole e grandi aziende private sono libere di seg

Prevenire l'invecchiamento: due ricerche recenti

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Due nuovi filoni di ricerca mirati a prevenire la senescenza cellulare ed a riparare e danni del materiale genetico sono stati pubblicati di recente rispettivamente su Science e su Cell : i meccanismi molecolari individuati ed analizzati sono differenti, benché lo scopo comune sia quello di contrastare la senescenza delle cellule e con essa le mutazioni del DNA ritenute responsabili dell'invecchiamento e di diverse forme di tumore. Le linee di ricerca per entrambi i casi si sviluppano nell'ambito degli studi mirati alla prevenzione ed alla cura del cancro: incidentalmente le cellule cancerose e le loro mutazioni genetiche hanno alcune caratteristiche comuni con le cellule fisiologicamente senescenti, per cui i risultati delle ricerche, se si confermassero validi, potrebbero essere utilizzati per più di un singolo scopo. La prima ricerca, condotta presso la Harvard Medical School, focalizza l'attenzione sulla Nicotinammide adenina dinucleotide (NAD) che secondo i ri

Europa: l'ideale e la realtà

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In questo momento 27 rappresentanti degli Stati appartenenti all'Unione Europea sono riuniti nella nostra capitale (sembra sia stato servito risotto  alla pescatora a pranzo): l'evento, seguito oggi da tutti i media, rappresenta una ratifica dei patti europei esattamente negli stessi luoghi e nella stessa data, il 25 marzo, che 60 anni fa ha visto il primo trattato, quello che istituiva l'Unione, gettandone le fondamenta. Roma è blindata: polizia, controlli, cielo chiuso e  diversi cortei,  contro oppure critici, ma comunque favorevoli alla UE. L'occasione è ghiotta per parlare di povertà, conflitti fra nazionalismi e culture, populismi, immigrazione e quant'altro si vuole, ma è anche il momento giusto per  proporre una riflessione, una soltanto.  Non entriamo nella polemica pro e contro, né in quella che riguarda il Brexit, l'annientamento della Grecia e la costruzione di muri completa di istallazione di fili spinati ai confini, soprattutto da pa

Cento primavere (poesia)

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La primavera è la stagione dei colori, degli amori e della rinascita: lo so è anche la stagione delle allergie e quella che arriva puntuale a ricordarci che qualcosa deve morire perché la vita rinasca: nessuna cosa in natura accade senza un costo. Quando le primavere si accumulano sullo scaffale della nostra vita, qualcosa cambia nella fioritura: i petali che palpitano nel vento creano l'illusione di giovinezza e prodigioso richiamo al fascino della vita, ma sono destinati ad appassire e cadere presto per lasciare posto ai frutti che verranno, Non possiamo far durare i fiori: la loro natura è di soggiogarci e poi dimenticarci per perdersi in una nuova brezza. CENTO PRIMAVERE Esala vapori il limbo delle speranze: colori nitidi di passione, sfumati nell'attesa, sbiaditi dal tempo. Salgono alle nubi sognanti, sgomenti della pioggia di primavera, precipitata in terra a decomporsi o nel mare a disperdersi... senza ritorno. In fuga verso gl

Il razzismo uccide

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Mentre le politiche populiste cavalcano il malcontento e la paura della gente coalizzandola ed aizzandola contro gli "stranieri" , a Rimini un uomo italiano, aggredisce, massacra di botte, accoltella ed infine investe con l'auto un ragazzo di 25 anni considerato colpevole per il colore della sua pelle. A Londra un esaltato,  probabilmente un cane sciolto, forse affascinato dalla propaganda jihadista, ha ucciso quattro persone: erano passanti qualsiasi, gente colpevole di vivere in un paese occidentale e di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato...  Anche i terroristi ormai devono limitarsi a suggestionare menti fragili e malate: è l'unico modo per non essere individuati e per evitare che attacchi organizzati vengano scoperti e sventati dai servizi di sicurezza. Non che la cosa sia in sé confortante, perché implica una imprevedibilità realmente pericolosa, ma in compenso sottolinea un aspetto cardine. I mandanti, che rivendichino o meno gli omicid

Bizzozero a chi?

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"Carneade... Carneade... chi era costui?" Andava biascicando il buon Don Abbondio, pure lui avvezzo peraltro alla frequentazione lombarda in prossimità del lago di Como. Ora, dico io: ma voi lo sapevate che in Lombardia  vivono i bizzozero? Saranno discendenti dei lanzichenecchi, perché bizzozero e lanzichenecco non fa rima, ma riconoscerete una certa assonanza e poi i lanzichenecchi odiavano Roma, considerata corrotta e si sa che attraversarono il Po godendo certo delle grazie di qualche contadina locale, sicché l'ipotesi sarebbe anche fondata. Ma allora, mi direte voi, perché trascurare la più stretta assonanza con pinzochero, completa fra l'altro anche di rima? Vi capisco e probabilmente dovrò darvi anche ragione, ma vedete: sarebbe davvero una caduta di stile per una signora lasciarsi andare all'insulto come un laido soldataccio lanzichenecco! Bizzarro zero, a sua volta, intriga, ma... come dicevo non me ne cale e non posso calarmi a quel livello e pertant

Contro il razzismo: a colori è meglio

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Inizia la primavera oggi ed è la giornata mondiale della poesia, ma pochi ricordano che proprio oggi si celebra anche la giornata mondiale contro la discriminazione razziale: la ricorrenza è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1966 ed è stata fissata nel giorno dell'anniversario della strage di Sharpeville in Sudafrica. Il 21 marzo 1960 la polizia "bianca" uccise 69 manifestanti di colore che protestavano contro le restrizioni sempre più gravi imposte dal governo sudafricano e che questa volta vietavano la circolazione di persone di colore nelle zone riservate ai bianchi, a meno di non essere provvisti di uno speciale permesso. L'eccidio e la politica di apartheid del governo vennero condannati formalmente dalle Nazioni Unite.  Oggi in Italia  organizzazioni sindacali, associazioni no profit ed altri soggetti impegnati socialmente si sono dati appuntamento a Roma nel pomeriggio alle 15,00 presso l'Università "La Sapienza" per  confrontarsi e d

La Lega Nord a Torre Del Greco

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Come oramai già noto, Torre Del Greco (terza città della Campania) ha conquistato gli onori delle cronache nazionali per l'adesione offerta dalla sua giunta comunale a Matteo Salvini. Ne hanno parlato le televisioni ed i giornali nei giorni scorsi in occasione dell'intervento del segretario della Lega a Napoli alla Mostra d'Oltremare, con le manifestazioni di dissenso, gli scontri ed i tafferugli che ne sono scaturiti. Il sindaco di Torre Del Greco, Ciro Borriello, ha offerto l'accoglienza della "sua" città a Salvini e, stando alle cronache locali, promette di mettergli a disposizione il proprio bacino elettorale in caso di futura alleanza o adesione al partito. Il sindaco stesso riconosce tuttavia,  che molti dei suoi concittadini non hanno gradito questa iniziativa... Certo ci sarebbe stato da stupirsi del contrario: ma cerchiamo di capire cosa è accaduto, cosa succede ora e quali sviluppi possiamo aspettarci.

In nome del padre

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Non solo oggi è la festa del papà , ma ho notato che molto più che negli anni passati tutti, ma proprio tutti, ne parlano: viva i papà, che bello essere papà, festeggiamo i papà e via di seguito con originalità su questo tenore. A cosa dobbiamo dunque questo plauso crescente per la figura paterna? Una occasione per le campagne di marketing? Si questo senza alcun ragionevole dubbio. Un incoraggiamento al "sesso forte" a fare i padri, piuttosto che i cavoli propri (come tradizionalmente sono usi) fornendo in contropartita valorizzazione e consenso sociale? Forse... e potrebbe pure essere una buona idea.

La coerenza: un brutto vizio

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Quando si parla di coerenza tutti sono portati a riempirsene i polmoni, la bocca e l'intero apparato fono-articolatorio ed i più ritengono che essa sia una sublime virtù ispiratrice di menti elevate ed animi nobili. Essere coerenti: che ammirevole capacità! Posseduta da pochi invero, ma degna di massima stima e rispetto. Voi mi chiederete: a che si deve codesta prosopopea palesemente tinteggiata di toni caricaturali? Ecco... amici ed amiche (sparuti fallowers sopravvissuti alle lunghe, nonché incoerenti pause di questo blog) a dire il vero la prima cosa che mi sovviene al riguardo e mi strappa un sorriso è  una  frase cardine di quel famoso libricino di Watzlawick: "Sii fedele a te stesso" Appunto!! Plaudirete voi, già mi sembra di sentirvi, ma sapete chi era Watzslawick? Si certo, uno psicologo birichino e simpaticissimo e sapete  anche in quale delle sue opere campeggia minacciosa questa asserzione? Un testo arguto e spassosissimo dall'inquietante titolo: