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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

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Attenzione: questo è un blog antifascista ed antirazzista. Gli esseri umani sono tutti benvenuti. Grazie per la visita!

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100 migranti annegati ieri nel Mediterraneo. Navi Ong bloccate.

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Alle navi Ong sono stati negati i porti ed anche i rifornimenti di carburante: il gommone naufragato ieri, con 120 migranti a bordo era stato avvistato , secondo la ricostruzione che ne fa  Repubblica , da un aereo militare, ma la nave Open Arms non è riuscita ad intervenire per carenza di carburante: Malta non le aveva concesso il rifornimento e la guardia costiera italiana, contattata a sua volta, ha risposto che l'intervento spettava alla guardia costiera  libica.  Ecco sono annegati quasi tutti: oggi hanno recuperato i corpi di tre bambini piccolissimi . La guardia costiera libica è riuscita a riportare a terra 14 persone ancora vive, del cui destino non si saprà nulla, anche se stando a quanto riferisce Msf non è facile sopravvivere ai centri di detenzione in territorio libico: " Nel corso dell'ultimo mese, MSF è stata tuttavia in grado di accedere a  quattro centri di detenzione  e ha condotto  oltre 3.000 visite mediche . Le équipe mediche hanno riscontr

La diversità è negli occhi di chi guarda

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Un post scritto tre giorni fa, la sera del 26 giugno, dalla madre di un adolescente disabile è diventato virale su facebook: la donna si è sfogata pubblicamente sul social, ricevendo una valanga di messaggi e condivisioni solidali, perché il ragazzo era stato preso in giro mentre passeggiava insieme con lei, da due coetanee che ne scimmiottavano l'andatura (il giovane è diplegico) ridendone quindi a crepapelle. Il post tuttavia vuole essere qualcosa di più di una semplice lamentela: l'intenzione è di farlo funzionare da messaggio educativo, forse anche punitivo per le due anonime ragazzine, che leggendolo non potranno fare a meno di riconoscersi e vergognarsi almeno un poco. L'intento di diffondere un messaggio educativo è abbastanza esplicito nella conclusione: "Ed ora, se vi fa piacere, condividete la mia storia perché non può e non deve più succedere!" . Malgrado le ottime intenzioni e la solidarietà che obbligatoriamente va tributata a questa madre, sarebb

La povertà in Italia: i dati Istat

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L'Istat ha pubblicato oggi i dati aggiornati sulle condizioni di povertà nelle diverse regioni italiane, analizzando in distinte statistiche le cifre della povertà assoluta e di quella relativa. I valori di cui si parla oggi sono riferiti all' anno 2017 , quello appena trascorso e risultano purtroppo in crescita sia rispetto all'anno 2016 che agli anni precedenti a partire dal 2005 in poi. Nell'anno 2017 circa un milione e 778 mila famiglie si trovano in condizioni di povertà assoluta, famiglie in cui vivono 5 milioni e 58 mila persone, con una incidenza pari al 6,9% per i nuclei familiari (erano il 6,3% nell'anno precedente) ed all'8,4% per le persone (dal 7,9% del 2016) praticamente quasi una persona su dieci vive una condizione di reale indigenza. Per quanto possa sembrare drammatica la situazione della popolazione generale, i maggiori disagi riguardano ancora più estesamente i minori, con una incidenza di povertà assoluta che colpisce bambini ed adolesc

La gente che odia (poesia)

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Desidero dedicare queste parole a tutti quelli che odiano per professione, quelli che dicono: portateli a casa tua, rubano, delinquono, molestano le donne, sono sporchi, puzzano, non sono razzista, ma... Tutti gli esseri umani possono essere buoni o cattivi e di solito diventano più cattivi se vivono un disagio e se hanno paura: la cattiveria nasce dalla paura. La scarica di adrenalina è la stessa quando la usiamo per avere l'energia necessaria a fuggire o quando è quella che ci fa sentire abbastanza forti per aggredire. Si tratta sempre di paura ed il sacrificio dell'altro non è che un effimero palliativo per esorcizzarla. L'altro (non noi) soccombe, ma poi non basta: la paura si rigenera come un mostro che ingigantendosi, moltiplica la sua fame. Bisogna fermarla in tempo, prima che sia tardi, prima che si impadronisca  della nostra anima. Torniamo umani! LA GENTE CHE ODIA Millenni di civiltà, la bellezza dei templi, il timore di Dio: nulla che basti

Di un bel tacer non fu mai scritto

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"Un bel tacer mai scritto fu " è una di quelle frasi famose, che corrono di bocca in bocca perdendo nella corsa la loro origine, come foglie e semi, staccatisi dall'albero ed in viaggio sulle ali del vento o sul fiato delle mille voci, che ripetono ignare l'antico aforisma. Il detto  pare si debba ad un certo Iacopo Badoer , un librettista veneziano del '600 e che il verso sia tratto dalla sua opera "Il ritorno di Ulisse in patria" . Questo Badoer era uno che scriveva poco: ai suoi tempi in realtà era conosciuto soprattutto per due libretti scritti per il compositore Claudio Monteverdi. Insomma doveva crederci davvero che tacere è meglio che versare fiumi di parole e d'inchiostro, ma soprattutto non aveva bisogno di scrivere per sbarcare il lunario, come è facile intuire dalla sua ben limitata produzione! Davvero: alcune cose restano immutate nei secoli. Ora voi (molto ipotetici lettori) vi chiederete: perché ci racconti questo? Dove vorrai a

Una storia daccapo

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Aveva attraversato le vicende e le voci delle sua vita come un fantasma estraneo a se stesso, senza ascoltare, né ascoltarsi. Tutto era stato un rumore di fondo, una specie di film proiettato sullo schermo alle sue spalle, quello dove il fascio di luce disegnava anche la sua ombra. Aveva imparato a muoverla quell'ombra tra le figure ed i rumori, le aveva trasmesso la vibrazione atona del suono della sua propria voce. Poteva volare via e scomparire, trovarsi in un luogo diverso, poteva osservare ogni cosa da una distanza siderale. Aveva infine goduto della sua libera solitudine in un altrove sconosciuto ad altri. Così fino ad ora, fino al tacere delle voci, fino al dissolversi della luce. Annegava adesso in quel pantano di inchiostro nero e denso, affondandovi lentamente. Lo percepiva asciutto ed oscuro: una grotta riarsa dal sale disseccato con le alghe. Davanti poteva vedere la distesa del mare fin dove riusciva a spingere lo sguardo: sembrava di averlo intorno come se si tro

L'Africa in Italia

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Sento ripetere come un mantra che "l'Africa in Italia non ci sta" per giustificare la chiusura dei porti alle cosiddette ONG, voluta da Salvini. L'Africa certo è molto più estesa del territorio italiano: si dice una banalità ovvia come se questo bastasse a lavarsi la coscienza per le migliaia di morti che giacciono nel Mediterraneo. E poi le pseudo-analisi delle responsabilità: perché io si e gli altri no? Intervengano altri!  Va bene, però se vi capita di rompervi una gamba per strada voi vi augurate di essere aiutati dal primo che si trova a passare o salomonicamente aspetterete pazientemente che passi quello che oggi non ha ancora compiuto la sua buona azione quotidiana? Di solito è il primo che passa che vi da una mano e chiama l'ambulanza: lo fa per umanità ed anche perché nella società civile l'omissione di soccorso viene considerato un reato. Vi auguro che lo faccia e non sia di quelli che fingono di non vedere auto-assolvendosi perché tanto ci