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Papaveri: fiori selvaggi (poesia)

Prorompono in  primavera e colorano i prati: umili tra le erbacce e sontuosi della seta vellutata col rosso acceso dei petali effimeri. Sensibili ad ogni insulto del vento, che li lacera, del sole, che li brucia e della pioggia, che li avvizzisce, nutrendone i boccioli allo stesso tempo fino a rinverdire il contrasto coi fili d'erba, che accalcandosi intorno, sussurrano carezze e proteggono il loro fiore. Sono i papaveri: quelli che fioriscono ovunque, ai bordi delle ferrovie, nei prati incolti di terre abbandonate. Quel fiore che vive poco e chiunque calpesta, ma possiede la forza necessaria per riuscire ad esserci sempre, malgrado tutto, malgrado l'ingenerosità della terra, del tempo instabile e dell'uomo. Un fiore che non può essere donato, perché muore appena reciso: il dono che non può essere sottratto ai prati, il fiore selvaggio. I fiori selvaggi muoiono prima e più spesso degli altri, ma la loro è una forza misteriosa che va oltre la bellezza della singola corolla.

FIORI SELVAGGI

Siamo papaveri:
petali sfiorati 
dalla brezza estiva,
umidi forse di pioggia,
di rugiada
o dell'essenza 
che trasuda
allo sfiorire
sulle ali del vento.

Commenti

  1. Mi piacciono i papaveri nei campi e poi è il simbolo della resistenza.
    Sereno pomeriggio.

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    1. Piacciono anche a me. Sono il simbolo della resistenza? Eppure sono così delicati e facilmente deperibili: questo credo abbia un suo significato. Grazie Cavaliere.

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  2. Il rosso di un papavero rende meglio di quello di una rosa. Si esalta nel giallo del grano, non ha la forza della bellezza, ma quella della personalità.

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  3. Alcuni giorni fa percorrendo una strada della meravigliosa terra in cui abito, i bordi erano colmi di margherite e di una miriade di papaveri, tanto da oscurare il verde dell'erba, quanta allegria e benessere e come avrei voluto che quei cigli fossero infiniti...

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  4. Ciao, sono stata un po' assente ma vedo che anche tu sei via. Spero tutto bene, un abbraccio

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    1. Si, sono un po' arrabbiata con Google che non mi dà l'https per il nome di dominio, così sono tornata a blogspot anche se ho notato che tantissimi siti, compresi quelli istituzionali, vengono marcati come "non sicuro". A me quel non sicuro dava proprio fastidio, così sono tornata a blogspot, risultandone penalizzata nelle letture. Mi sono leggermente scoraggiata, ma questo è il mio blog e quindi tornerò. Potrei provare con godaddy, mò vedo. Un abbraccio anche a te.

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  5. Vado pazza per i papaveri, ne ho scritto anche io a maggio. E oggi ne ho fotografati un paio, perché sono irresistibilmente attratta da quelle macchie rosse sull'erba.

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