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Covid-19: perché dobbiamo stare a casa

Gli italiani sono un popolo di indisciplinati e da tempo ormai tendono a fidarsi poco delle istituzioni: questo è quello che si evince da quanto sta accadendo in questi giorni con la diffusione dell'epidemia da Coronavirus. "Stare a casa" con o senza hastag è l'imperativo diffuso da qualsivoglia fonte istituzionale, ma quotidianamente si trovano sui social foto di luoghi affollati e senza rispetto di alcuna delle raccomandazioni divulgate da ogni fonte istituzionale e di stampa. 

Oggi cerchiamo di fare il punto della situazione nella forma più semplice e comprensibile alla portata di chiunque. Prima di tutto analizziamo lo stato attuale dell'epidemia in Italia, fondandoci esclusivamente sulle fonti ufficiali ed attendibili: 
  • La sezione del sito OMS dedicata al Covid-19 segnala in questo momento 7.375 contagi accertati in Italia e 366 morti: queste cifre sono riprese dal sito del Ministero della Salute con l'ultima pubblicazione aggiornata all'8 marzo 2020. Se queste sono le cifre ufficiali, peraltro pubbliche, se ne desume che la mortalità in Italia è calcolata al momento al 4,96% dei contagiati.
  • La mortalità in Italia è più elevata (di oltre un punto percentuale) rispetto a quella della Cina che conta 3.123 morti su 80.904 contagiati con una mortalità quindi pari al 3,86% dei contagiati. 
Quello che c'è da capire da queste cifre è che c'è bisogno di tenere comportamenti razionali: non si tratta di una banale influenza, l'influenza stagionale presenta una mortalità media che oscilla tra lo 0,01% e lo 0,04% e riguarda essenzialmente soggetti debilitati, affetti da altre patologie o comunque in condizioni di salute già precarie. Non sottovalutare quindi, ma neanche lasciarsi prendere dal panico. Stare a casa è il comportamento razionale, seguire le semplici norme igieniche consigliate dal Ministero è il comportamento razionale: una condotta corretta da questo punto di vista, limitando la diffusione del contagio, serve soprattutto a prevenire il collasso delle strutture sanitarie preposte al trattamento.

Secondo l'aggiornamento pubblicato ieri dal Ministero della Salute, in Italia i casi ricoverati in terapia intensiva sono 650 sui 7.375 contagi accertati: quindi l'8,81% dei contagiati. Cosa significa questo? Questo significa che in meno di un caso su 10 l'infezione si presenta con una sintomatologia grave, mentre nella maggioranza dei casi si manifesterà solo come una banale affezione respiratoria assai simile ad una semplice influenza o raffreddamento. 

Se avete tosse, cefalea, difficoltà a respirare, potreste essere positivi, anche se non avete fatto e probabilmente neanche farete il tampone: non sarà possibile infatti fare oltre 60 milioni di tamponi per tutta la popolazione italiana! Anche se non avete alcun sintomo potreste essere in un periodo di incubazione e risultare quindi portatori dell'infezione: la razionalità sta nel non diffondere il contagio andandosene in giro, perché quello che non intacca voi potrebbe uccidere molte altre persone.

In questo caso specifico, per questa epidemia sono a maggiore rischio le persone anziane e naturalmente gli immunodepressi: stare a casa, rispettare le norme precauzionali di prevenzione significa soprattutto avere rispetto della vita degli altri: altri tra i quali potrebbero essere incluse persone a noi care...

Commenti

  1. Hanno scritto che Covid-19 altro non era che un'influenza un po' più pericolosa delle altre. I fatti dimostrano che paragonare una banale influenza con il coronavirus è come dire che un petardo è uguale a una bomba.
    Basta con le chiacchiere e l'economia. Bisogna restare a casa perché la salute e la vita valgono di più del PIL.

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    1. Si dobbiamo proprio stare a casa Gus, anche se è un sacrificio. Ci sono luoghi dove il denaro non serve. Grazie buona serata.

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  2. Cara Sfinge, credo proprio che un combinazioni di male intesi abbia creato una grande confusione, ciò però non toglie che gli italiani fanno quello che vogliono, senza pensarci due volte.
    Ciao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Appunto Tomaso e questo in alcune situazioni è un problema non piccolo! Un caro saluto.

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  3. Un post da incorniciare. Grazie di cuore. Da questa sera gli italiani sono tutti in zona rossa. Usiamo il cervello, restiamo a casa.

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    1. Si infatti Mariella, così almeno nessuno avrà la necessità di spostarsi. Grazie buona giornata.

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  4. Da domani tutta l’Italia dovrà rispettare le norme stabilite dal nuovo decreto che entrerà in vigore domattina: tutte le Regioni si dovranno comportare secondo le regole previste per la Lombardia e le province citate ieri, domenica 8 marzo; così si fa, si sta a casa, punto.
    sinforosa

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    1. Infatti: tutti i danni saranno più limitati se riusciremo a venirne fuori presto. Grazie Sinforosa. Buona giornata.

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  5. Ciao Sfinge, al momento l'unica profilassi è quella di stare a casa. E' un virus insidioso, perchè come dici tu, ci sono portatori sani, che non avendo sintomi circolano liberamente. Cerchiamo di trovare gli aspetti positivi in tutto ciò, forse lo stare in casa, farà riscoprire a molti la lettura, (speriamo). Grazie hai scritto un bellissimo post.
    Anna

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    Risposte
    1. Grazie mille Anna. Speriamo che questo terremoto faccia riflettere un po' tutti e serva ad arginare almeno in parte il clima di odio e discriminazione che circola in Italia da un po'.

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  6. Ci sono delle buone norme, adesso tocca a tutti noi rispettarle e fermare questo maledetto virus.
    Saluti a presto.

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