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Chi ha paura dell'uomo nero: la guerra ai poveri


È arrivato quel giorno in cui anche i più semplici, quelli che sono rimasti fedeli tutta la vita al proprio fazzoletto di terra, i poveri di spirito oltre che di denari, proprio quelli che non hanno potuto viaggiare, né studiare, quelli che leggono a stento e non amano farlo, anche perché comprendono poco ciò che è scritto, ecco appunto perfino loro cominciano a percepire questa semplice realtà: il brutto e feroce nemico che insidia la Patria e rende necessarie guerre e sacrifici è una roba come il repellente e pericoloso "uomo nero" che un tempo si usava per intimorire i bimbi disobbedienti e persuaderli ad adattarsi ai diktat dei genitori.

"Mangia tutto! Che altrimenti viene a prenderti l'uomo nero!". E così il povero piccino ingozzava anche la più disgustosa delle minestre. L'uomo nero è, anzi era, il fantoccio spaventoso agitato innanzi agli occhi del piccolo sprovveduto e suggestionabile bambino. L'uomo nero era uno strumento di intimidazione ai tempi in cui l'educazione si accettava che potesse essere coercitiva e repressiva. L'uomo nero aiutava i grandi a comandare sui piccoli: tanto i piccoli credono a qualunque cosa.

È facile dominare un bambino ed è facile manipolare la realtà quando si dispone di mezzi di comunicazione di massa potenti e pervasivi nonché di una platea popolare  priva dei mezzi culturali necessari a conoscere ed analizzare la storia e le cronache contemporanee. Oggi l'uomo nero è la guerra: si taglia nell'istruzione, nella sanità, nel welfare, ma si investe in armi e si regalano armi alla guerra della NATO contro la Russia. La cultura fiorisce sempre laddove è possibile esprimere curiosità e creatività senza essere pressati dal bisogno materiale, ma potrebbe fornirci gli strumenti per smascherare queste grette mistificazioni.

Potremmo chiederci:

  • Chi e cosa hanno causato l'inflazione con aumenti dei prezzi al consumo soprattutto dei generi di prima necessità? Ma il nemico è l'uomo nero, pardon: volevo dire la Russia!
  • Chi ha tagliato i sussidi alla povera gente che non può mettere un piatto a tavola? Ma è colpa della guerra necessaria e da pagare con la nostra miseria! Poi chi ha fame non pensa a studiare... magari non pensa ad altro che a sbarcare il lunario.
  • Chi ha tagliato i fondi destinati all'istruzione? L'ignoranza fa comodo a chi comanda e rende la povera gente più facilmente manipolabile, certo, ma è meglio non pensarci ed organizzare tifoserie da campo di calcio sui campi di guerra.
  • Chi ha tagliato i fondi alla sanità? Andiamo: mica ci si può curare gratis, il diritto alla salute ed alla vita sono sul mercato come ogni altro bene di consumo e la carta costituzionale è obsoleta. Presto ci diranno quale è il reddito minimo necessario ad ottenere il diritto alla salute ed alla vita. Quello alla dignità ed al benessere poi è molto di là da venire.
  • Chi ha inquinato il pianeta? Mah, sarà stato l'uomo nero avido e spietato, ma la natura si comporta come quella maestra alla quale qualcuno ha messo la colla sulla sedia: nel dubbio punisce tutta la classe e di solito ci va a perdere di più chi già si trovava in una condizione di fragilità.
Del resto siamo in guerra e dovremmo considerarci già fortunati a non morire sotto missili e bombardamenti, non si sa ancora per quanto in effetti, dato che si parla di potenze atomiche. Le ultime due domande sono:
  • A chi conviene la guerra? Di sicuro all'industria bellica, ma voi non avete acquistato azioni nel settore: i soldi vi servono per mangiare, pagare le bollette, la benzina e coprirvi d'inverno. Non avete investito: quella è roba da ricchi, alta finanza. Non parliamo dei fornitori di energia: stendiamo un velo pietoso. È tempo che qualcuno si arricchisca oltre misura sulla pelle degli altri.
  • Chi danneggia la guerra? Tutti coloro che, non avendola scelta, devono però pagarla: i più fragili, chi dovrà accettare 500 euro al mese per 14 ore di lavoro giornaliere, chi sarà costretto ad indebitarsi per il proprio sostentamento e magari perderà il tetto che aveva sulla testa. La guerra non conviene a chi sarà mandato a morirci.
La guerra è l'uomo nero: quel fantoccio immaginario e sconosciuto, perciò ancora più terribile, utile a suggestionare le nostre menti e ridurci all'obbedienza, ma nella realtà la guerra arricchisce qualcuno ed impoverisce tanti altri, perché il vero conflitto resta quello generato dall'avidità dei ricchi, che ne vogliono ancora e sempre di più e non conoscono limite se non quello che potrebbe essere imposto dalle leggi e dalla politica. Oggi la politica è corrotta e la legge non è uguale per tutti. La guerra è una guerra contro i poveri condotta senza scrupoli ed a costo della vita e della salute di chi stenta per i minimi mezzi di sussistenza, perché l'avidità non è capace di autolimitarsi ed uccide qualsiasi umanità: non serve recedere, l'avidità non si ferma, ma alza il tiro. Ora io dico solo questo: è bene sapere che siamo in guerra e che la guerra è contro di noi. Questa consapevolezza deve appartenere a tutti.

Commenti

  1. Risposte
    1. Per altro è proprio una politica basata sempre su un nemico, altrimenti non starebbe proprio in piedi

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    2. Infatti è necessario creare un nemico sul quale le persone possano scaricare rabbia e frustrazioni, distogliendo ogni pensiero di rivalsa dai veri responsbili del disastro. Ancora grazie Alberto e buona dommenica.

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  2. La guerra arricchisce un fazzoletto di gente. Quella che domina e che ne uscirà comunque protetta. Quella che non ha problemi, a meno che non sia ingoiata da una guerra atomica universale, e solo allora, in un ultimo sussulto, comprenderà l'errore imperdonabile.

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    1. La guerra atomica e la progressiva distruzione delle risorse naturali penalizzeranno prima i più fragili: temo che paradossalmente sopravviveranno più a lungo proprio gli avidi. Forse soffriranno di più in una lenta agonia o forse... mah, non so: sembra tutto molto difficile e non possiamo oggi prevedere il futuro, anche se le prospettive nel complesso sembrano comunque poco incoraggianti.

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  3. Partendo dalla fine del tuo interessante post formulo una domanda:siamo certi che arrivare ad una "consapevolezza"mondiale della guerra che va contro tutti corrisponda al saperla evitare ?

    Mi chiedo anche se il progresso e l'evoluzione rappresentino l'uomo nero oppure è il nero dell'uomo ha riflettersi dentro costruendo armi atomiche !

    Le guerre di qualunque natura siano, credo partino sempre dentro di noi,ed è questo il male peggiore, esternamente ci appaiono invasive ,insormontabili ...un impatto esterno che si riproduce da un effetto interno e che travolge poi perfino quei poveri di cui parli.Solo che bisogna fare una distinzione tra povertà materiale e povertà spirituale,non darei per scontato che l'istruzione sia sempre indice di salvezza! Siamo in grado di andare sulla luna tendendo all'alto,ma inevitabilmente di schiantarci a terra come paradosso non di un frutto maturo ma ancora acerbo,ancora incapaci di una natura di carattere evolutivo sotto un profilo spirituale .

    Grazie e buona settimana

    P.s quel post scomparso è stato preventivamente salvato :)


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    1. Non lo so se si riusciranno ad evitare guerre, ma so che è l'avidità il sentimento che le sostiene. Io non ho salvato nulla: mi ha intristito e mi è sembrato poco rispettoso che si generasse una polemica su un simile argomento. Buon lungo weekend

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  4. Non ci sono guerre, ma una sciagurata aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina. L'oggetto vero del comportamento di Putin la sua dichiarata volontà di ribaltare gli equilibri di potere di questo mondo, ovvero di sostituirsi agli USA come Paese guida. La strategia è chiara. Impedire all'Ucraina l'ingresso all'Unione Europea e alla Nato, ricattare con il metano e il petrolio l'Unione Europea troppo vicina all'America.
    Tutte queste aspettative sono fallite. L'Ucraina si difende. l'Europa compra il metano dall'Africa e altri Paesi e il potenziale alleato, la Cina, non vuole guerre che danneggiano lo sviluppo economico.
    Putin ha perso in tutto e ora ritorna il ritornello del nucleare per intimorire il mondo intero. L'Europa non può avvicinarsi a Putin che considera la democrazia una degenerazione occidentale, mentre è la dittatura la strada guida dell'ordine del più forte.

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    1. La guerra c'è, a dire il vero ce ne sono diverse oggi nel mondo. Per come la vedo io, sciagurata è la logica degli imperialismi ed in questo gli USA non hanno assolutamente nulla da invidiare a nessuno. Solo che non vorrei ricadere nella logica delle tifoserie: quello è uno strumento di distrazione.

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