Le tragedie degli altri
I telegiornali del mattino davano 247 morti accertati nel sisma che ha interessato il centro Italia: significa che questo è il numero di cadaveri che sono riusciti a recuperare, ma i dispersi sono un numero imprecisato ed ormai si scava con le ruspe, vale a dire che il disperso è morto con ogni probabilità, non ci si aspetta di estrarre alcuna persona ancora viva dalle macerie. I social traboccano di commenti e post, che (piaccia o meno) rispecchiano l'anima e l'emotività del paese: io mi sono resa conto che perfino nel condividere i messaggi più costruttivi, quelli che contengono indicazioni concrete per fornire supporti ed aiuti, si finisce per gravarsi di una targa (magari non condivisa, né condivisibile) come un partito, una organizzazione più o meno politica o confessionale tanto da chiedersi se questa sia solo una occasione di pubblicità, piuttosto che una emergenza umana.