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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

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Attenzione: questo è un blog antifascista ed antirazzista. Gli esseri umani sono tutti benvenuti. Grazie per la visita!

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Sradicare le erbacce

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Eh sì, anch'io ho un pezzettino di terra, piccolo piccolo, che apparteneva ai miei nonni e che quand'ero bambina era il mio giardino incantato : è straordinario come ogni cosa sembri immensa e misteriosa quando si è piccini! Contrariamente ai miei nonni non ho il pollice verde: non ne capisco un tubo di giardinaggio e perciò mi sono affidata alle cure di un giardiniere che viene di tanto in tanto a tagliare l'erba e piantare qualche fiore. Ma niente: il giardino si riempie continuamente di erbacce infestanti di ogni specie. Sembra una savana: ci mancano giusto i leoni!  Non me la conta giusta il giardiniere: le erbe infestanti non basta tagliarle, vanno eradicate e così adesso (come se non avessi già abbastanza lavoro di mio) mi sono messa in testa di sradicare tutte le erbacce, proprio io con le mie manine d'oro! Sappiate che è faticoso e che bisogna usare le calosce cioè le soprascarpe di gomma perché si riempiono di terra e di fanghiglia le scarpe quando lavorate nel

Non dimenticare

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Ci sono cose che vorremmo dimenticare, cancellare dalla nostra mente ovvero rimuovere per dirla in linguaggio tecnico. Se lo si fa occasionalmente la cosa resta compatibile con i nostri equilibri, ma farlo sistematicamente invece, altera il nostro esame di realtà e la percezione che abbiamo di noi stessi. Per quanto dolorosa o conflittuale possa essere la memoria è necessario conservarla ed averne cura: comprendere, darsi spiegazioni, perdonarsi. L'alternativa è svanire sgretolandosi lentamente in attesa che la Parca recida il filo. NON DIMENTICARE Tu non dimenticare le risate e gli abbracci, i nostri palloncini colorati le fiabe della buona notte, le corse in affanno, la fatica ed i capricci. Ricordati la rabbia, la gioia di ritrovarsi e quella lacrima che non ho mai pianto.

Rigurgiti fascisti

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Adesso riscriveranno la storia: l'hanno già riscritta tante volte, insabbiando ogni verità scomoda al regime corrente. Ora ci insegnano che il fascismo non esiste o quantomeno non è l'unico regime autoritario conosciuto (ma va!!??). Bisognava capirlo o forse non sarebbe servito comunque. Deve essere vera quella intuizione di Giambattista Vico: corsi e ricorsi storici si avvicendano realmente, avvolgendo l'umanità in una spirale, che andrà sempre più stringendosi in misura  proporzionale all'impoverimento delle risorse del pianeta che si va desertificando. Servirà una repressione ed una segregazione sempre più dura per preservare la ricchezza ed il benessere dei predatori.  La guerra serve, la povertà serve, le famiglie numerose servono. Serve la carne da macello, servono le prede. Il fascismo è quello che ci vuole: segregazione sociale, disprezzo e colpevolizzazione della povertà e della fragilità quale che sia la sua forma, repressione delle donne con annessi obbligh

Il vantaggio di Perdere

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Il dizionario Treccani online ci fornisce pazientemente l'etimologia del verbo perdere, voce di derivazione latina composta da per- (indicante nel caso una deviazione) e dare . Letteralmente quindi sarebbe dare via o dare fuori . In tempi di crisi e depressione sembra che perdere debba necessariamente possedere una accezione negativa: come impoverirsi o privarsi di qualcosa. Appare arduo quindi considerare la perdita qualcosa di vantaggioso. Il dizionario ci informa anche che nell'uso aulico o letterario effettivamente per perdere si intende proprio produrre un  danno o addirittura la morte di qualcuno.  Nell'accezione più comune e popolare invece  perdere significa smarrire non trovare più o anche lasciar fuoriuscire qualcosa, in alcuni casi poi indica anche proprio una sconfitta come perdere in un gioco o in un conflitto. Quale sarebbe dunque il vantaggio? Ebbene, esiste sempre qualcosa che è meglio perdere che trovare come ad esempio i chili di troppo che è tutt'a

Giornata mondiale della salute mentale

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Lo sapevate? Oggi è il 10 Ottobre: giornata dedicata alla salute mentale. L'OMS intitola la giornata alla necessità di rendere la salute mentale ed il benessere una priorità globale: la scelta è più che condivisibile, il benessere dell'umanità è una questione ecologica come lo sono gli equilibri ambientali, ma in epoca post pandemica e con la crisi economica in corso l'obiettivo oggi come oggi sembra piuttosto utopico. Per questo motivo ho pensato che dovremmo giocarci un po' su : se non possiamo raggiungere la felicità, scherzare sulla nostra infelicità, non so se potrà essere d'aiuto, ma almeno ci farà fare una risata e con i tempi che corrono è meglio riuscire a ridere oggi: domani chissà!  Allora cosa potremmo fare per migliorare la nostra salute mentale? Frequentare persone sane : la cosa sembra ovvia e lapalissiana, ma non per questo sarà anche facile! Intanto sempre l'OMS in questo articolo ci informa che una persona su otto, secondo una stima del 2019,

La Guerra, la Peste e la Carestia

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Vabbè, io ci riprovo a scrivere qualcosa: anche questo è un modo di comunicare, fosse anche solo con se stessi. A proposito di sé stessi pare che l'Accademia della Crusca abbia infine deliberato che sul sé ci va l'accento anche se seguito da stesso. Cosa c'entra con il mio titolo? Assolutamente nulla: è che proprio faccio l'esatto contrario di ciò che si dovrebbe volendo indicizzare un post. Tale è la mia natura e nessuno mi perdonerà per questo: lo so bene, ma non sarei stata perdonata in nessun caso e quest'ultima consapevolezza potrebbe essere utile a chi desidera esprimersi liberamente.  Google sostiene che non dobbiamo ignorare la guerra: la guerra c'è. A dirla per intero se fate la stessa, proprio la medesima domanda a Google vi risponderà che al momento sono attive nel mondo ben 59 guerre secondo i dati ACLED  ma noi quando parliamo di guerra ci riferiamo a quella che si sta combattendo alle porte dell'Europa per la quale paghiamo armi e rincari ener