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Rigurgiti fascisti


Adesso riscriveranno la storia: l'hanno già riscritta tante volte, insabbiando ogni verità scomoda al regime corrente. Ora ci insegnano che il fascismo non esiste o quantomeno non è l'unico regime autoritario conosciuto (ma va!!??). Bisognava capirlo o forse non sarebbe servito comunque. Deve essere vera quella intuizione di Giambattista Vico: corsi e ricorsi storici si avvicendano realmente, avvolgendo l'umanità in una spirale, che andrà sempre più stringendosi in misura  proporzionale all'impoverimento delle risorse del pianeta che si va desertificando. Servirà una repressione ed una segregazione sempre più dura per preservare la ricchezza ed il benessere dei predatori. 

La guerra serve, la povertà serve, le famiglie numerose servono. Serve la carne da macello, servono le prede. Il fascismo è quello che ci vuole: segregazione sociale, disprezzo e colpevolizzazione della povertà e della fragilità quale che sia la sua forma, repressione delle donne con annessi obblighi procreativi, delle minoranze, del dissenso e di qualunque cosa deragli dagli schemi preordinati delle classi dirigenti.

Di vero c'è che si sono deteriorate le maschere: il fascismo non è più ammantato di ideologia. Nessuna ideologia. I filosofi, la politica e l'informazione sono stati comprati dal miglior offerente. Di vero c'è che ora esiste solo chi galleggia e chi va a fondo ed emergono le paure, la furia di sopravvivere e cavarsela ritagliandosi ciascuno la propria piccola nicchia. Si salvi chi può: quanti Schettino fuggono con le scialuppe, rincorrendo i propri capitali al sicuro in qualche banca estera, dove si può speculare bene ed arricchirsi ancora, dettando legge a chi è invece sulla nave inesorabilmente trascinata a fondo.

Di vero c'è che non solo i fascisti amano il denaro, non sono gli unici corrotti. Di vero c'è che siamo rimasti isolati ciascuno con la propria interfaccia digitale, ben distanziati dalla pandemia e queste cose non ce le diciamo più guardandoci in viso, ascoltandoci reciprocamente e solidarizzando, ora butteremo giù dalla zattera il compagno che l'appesantisce. Tranquilli: il fascista sarà più veloce, ci crede al fatto di essere superiore. Ciascuno di noi nel proprio IO è il centro di un suo personale microcosmo: chi si sente superiore proietta solo questo vissuto anche all'esterno, non si riconosce vostro simile, non esiterà a schiacciarvi come un insetto, nel migliore dei casi sarà un razzista appartenente ad un Olimpo di eletti con la pelle chiara, gli occhi azzurri e privi di difetti fisici.

Il nostro mare ne sa qualcosa: chissà cosa racconterebbe se potesse parlare, quando la dolcezza del suo richiamo cede al minaccioso muggire dei venti. Forse è meglio non saperlo: non è necessario sapere proprio tutto. Sdoganiamo i militari del battaglione Azov ed i fascistelli nostrani; usiamo pure l'atomica: che sarà mai? 

Commenti

  1. Come abbiamo fatto a ridurci così? A ridurre progressivamente la nostra visuale fino ad arrivare a guardare solo il nostro ombelico? Come abbiamo fatto ad escludere ad uno ad uno ogni uomo che non sia il nostro stesso io? Non me ne capacito

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    1. L'appartenenza al sistema, il non conoscere il contadino che ti vende le verdure ed il non contrattarne il prezzo: l'anonimato della grande distribuzione, l'illusione del bastare a sé stessi, mentre diventiamo sempre più dipendenti dal sistema globale... non so Alberto: è tutto da ripensare!

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  2. La cosa strana è che un fascista, oppure un mussoliniano, come si definisce la macchietta di Fdl, non provoca nessuna reazione di sdegno da parte dell'opposizione e della gente comune. Tutto liscio come l'olio.
    La comica è che l'opposizione l'ha fatta non la sinistra, ma il Berluska.
    Avrà raccattato anche il voto dell'idiota di Firenze, del panciuto Calenda. Letta durante il dibattito ha schiacciato un pisolino.

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    1. Pecunia non olet Gus: quelli ci campano e sono buoni colleghi. Questa realtà è sotto gli occhi di tutti. Le maschere si sono liquefatte e gocciolano al suolo. Che spettacolo rivoltante!

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  3. Con l'elezione anche di Fontana siamo al completo, sempre peggio.

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    1. Io mantengo la postazione: per ora non espatrio. Continuo a credere che queste persone non rappresentino gli italiani.

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  4. Sapete a me quel che più ripugna è vedere in aula parlamentare un utilizzo di cellulari ,e mi chiedo...e vi chiedo cosa potrebbe essere più importante tra una chiamata al cellulare ed una a rappresentare la nazione?

    Vedere in una destra continuamente riferimenti fascisti è piu,meno o ugualmente grave rispetto a chi non riconosce una sinistra spaccata?

    Trave e pagliuzza quasi si sfiorano non credete?...ma
    io mi sento sempre più marziana nel vedere due soli e unici partiti,quello dell'odio e quello dell'amore!

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    1. Esistono i poveri ed i ricchi, chi lavora stentandosi la pagnotta e chi sfrutta, specula e si arricchisce sul lavoro altrui: queste sono le classi sociali. Una realtà innegabile e la segregazione di classe è sempre più insormontabile. Avresti potuto firmarti: non ti avrei fatto niente, tranquilla! :-D la sinistra parlamentare purtroppo ha fallito da tempo: si sono resi conto che l'Italia non è un paese sovrano e non sarebbero mai arrivati al governo se non avessero tradito l'ideale di equità a cui la sinistra dovrebbe ispirarsi. Continua ad esistere il popolo, la gente comune, continuano ad esistere povertà e sfruttamento. Per il resto ciascuno di noi è capace di amare ed odiare, ma questa è un'altra storia...

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    2. In parte mi trovo d'accordo con quanto dici, semplicemente perché è una realtà oggettivamente sempre esistita (che di certo non ha la mia approvazione)quella della segregazione di classe, dove praticamente chi è ricco diventa più ricco e chi è povero diventa più povero.Ma è sacrosanto prendere atto che il fallimento della sinistra che sta ai vertici ha dato un occasione di ribaltamento inequivocabile proprio al popolo che non riconoscendosi più in quegli ideali ha scelto ciò che è il risultato di oggi!Non ha nessuna utilità l'odio verso la gente comune o il gregge così definito ,l'odio tra gente comune e gente comune che usa a sproposito continuamente la parola "fascismo" per intimidire attraverso una realtà storica lontana cento anni, che deve solo renderci maggiormente consapevoli di errori fatti e da non ripetere.Stranamente però i fatti dimostrano che gli errori si ripetono ,anche verbalmente ,sotto un uso ,anzi abuso di parole usate a sproposito che non fanno altro che girare il dito in una piaga da cui non abbiamo imparato nulla o quasi,procurando ulteriormente prese di posizioni che diventano divisioni e non punti di incontro.

      La capacità di amare e odiare non è affatto la coda o la testa di un altro discorso,non è affatto un altra storia,ma come si fa a non prenderne atto che è la Storia da cui tutto inizia e da cui tutto va rimesso in discussione per elevare il Senso della nostra esistenza sul pianeta!

      Non mi firmo perché quello che scrivo è il mio nome,ti ringrazio per l'attenzione e ti auguro un lieto fine settimana .

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    3. Il fascismo esiste (anche la mafia se è per quello) ne sopravvivono i simboli, i saluti, l'ideologia repressiva, il fanatismo e la violenza. Al governo oggi ci sono i fascisti e sono proprio fascisti nostalgici: di quelli che fanno il saluto romano e vogliono le donne angeli del focolare. Che sia esistito un Renzi o che parte della sinistra si sia lasciata corrompere dal potere non cambia questa avvilente realtà! Negare la realtà non aiuta a risolvere i problemi.

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  5. Escluso il gruppuscolo di Nicola Fratoianni in Italia non esiste un partito di sinistra. La sinistra vera è scomparsa con la morte di Berlinguer, perché Bertinotti era solo un illuso narcisista. PD, Azzeccagarbugli 5stelle, Calenda e Renzi si differenziano solo per aver accettato alcuni diritti civili. Poco per avvicinarsi ai lavoratori.

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    1. Mai sentito parlare di Potere al Popolo o Unione Popolare? Il fatto che in parlamento non vi siano partiti di sinistra non significa che la sinistra non esiste: è lì nella sofferenza dei precari, degli studenti, degli sfruttati e di tutti i discriminati. L'esistenza di una classe sociale non genera automaticamente una coscienza di classe: ci vuole consapevolezza, informazione e cultura, per questo l'informazione è tutta venduta e la scuola cade a pezzi. Per tutto c'è una ragione.

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  6. Un articolo molto interessante. Da anni è in atto un vertiginoso calo intellettuale e culturale, ancor più aumentato dalla pandemia. Adesso siamo arrivati alla prevedibilissima vittoria dell'estrema destra e le sue prime mosse non mi hanno per niente sorpreso. Vedo e sento tante persone preoccupate e contrariate, vedo nicchie come Potere al Popolo ma vorrei tornare a vedere e a vivere l'unione di forze e di idee cancellate dai tempi di Genova 2001.

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    1. L'unione non è facile tra forze politiche tanto eterogenee: il PD che sopravvive solo ereditando i decenni di lavoro e parte dell'elettorato del vecchio PCI non si può presentare da nessuna parte, soprattutto dopo le politiche ultra-liberiste di Renzi e la grave precarizzazione del lavoro con conseguente impoverimento delle classi popolari da lui voluta. Il PD non ha nessuna radice sociale ormai: è una accozzaglia di burocrati che litigano per il potere di una poltrona. Non si può scendere a patti con queste persone. L'unione se mai ci sarà dovrà trovare poli di aggregazione diversi e non so in che misura la società attuale lo renda possibile. La tristezza è che nessuna destra, ancorché estrema, riuscirà ad essere peggio di Renzi (e pensa a chi aveva votato Bersani in nome di quella unità). L'unità è possibile laddove si rinvengano almeno alcune affinità essenziali. La gente è già stata ripetutamente ingannata e poi presa per i fondelli (per parlar forbito) dallo spauracchio fascista e dalla decantata necessità di unione a sinistra Grazie del tuo commento marcaval e buona domenica.

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