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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

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Attenzione: questo è un blog antifascista ed antirazzista. Gli esseri umani sono tutti benvenuti. Grazie per la visita!

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Io scrivo parole, ovvero: smanettando sul blog

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Tra i miei lettori ve ne sono di quelli che tornano a farmi visita più o meno spesso e questi di sicuro si sono accorti che oggi ho nuovamente cambiato il template del blog . I frequenti cambiamenti di template sono sconsigliati da tutti i santoni ed i webmaster esperti, ma io invece faccio di testa mia (e poi mi ritrovo scombinata l'impaginazione di tutti i post, ma la testa è dura...) e così negli ultimi due o tre mesi questa è la seconda volta che cambio il template. Il vecchio template mi dava delle belle immagini in homepage, con in più una disposizione a mosaico molto carina, ma... io scrivo parole: il mio non è un blog di fotografia o di moda dove le immagini dicono tutto. Non sono un granché come fotografa e sono poco interessata alla moda ed al maquillage: io scrivo parole e mi piace che nella home page si possano leggere almeno le prime righe di un post per formarsi una prima idea dell'argomento. Le parole sono sempre le mie, le immagini invece abbastanza spesso so

Pagine label versus Bot di Google

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Eccomi di ritorno a questionare con Search Console e con i Bot di Google: ora vi spiego come è andata. Qualche tempo fa mi sono tirata una questione con i Bot che non riescono ad indicizzare le mie pagine /label/ (nel caso vi interessi approfondire l'argomento potete leggere qui il post )  poi mi è capitato di imbattermi nel blog di Ferruccio Gianola , che ha usato un sistema all'apparenza un po' farraginoso per indicizzare le pagine /label/. Io, tempo fa, ho creato un menù in discesa nel blog, categorizzando i principali argomenti trattati con rimando al link della pagina corrispondente a quel determinato tag.  Le categorie in blogger possono essere create solo utilizzando i tag: in verità il tag per se stesso sarebbe una cosa un po' diversa dalla categoria, il tag è una etichetta, una specie di key word, che compare (e deve comparire più volte) nel testo del post ed è naturalmente inerente l'argomento del post stesso. Ad esempio se io parlo di emergenza r

Ciambella allo yogurt con gocce di cioccolato (ricetta e non solo)

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Oggi vi racconto come sono riuscita ad adattare una ricetta di ciambella allo yogurt, modificandola in base ai miei gusti personali . Si tratta di un dolce che ho preparato (e regalato come al solito) alcuni giorni fa, ma non ve ne ho parlato subito perché il mio personal computer fa le bizze con le immagini e quando le cose cominciano a diventare complicate, interviene sempre quel demonietto, chiamato pigrizia, che mi suggerisce di lasciar perdere e godermi il mio divano. Anche questa volta è andata così ed io dopo un po' ho trasferito queste immagini sul blog da un computer diverso, ma poi le ho dimenticate lì.  Insomma da alcuni giorni vedo andare su e giù nella mia pagina di amministrazione blogger un post in bozza, che contiene solo alcune foto di questo famoso dolce preparato qualche tempo fa. Queste foto, come andavo spiegando, erano memorizzate sul mio smartphone, ma pare che il cellulare abbia litigato col mio notebook, perché non riesco più a trasferirvi le foto. A

25 Aprile: Libertà e liberazione

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Oggi è il 25 aprile e si celebra la ricorrenza della liberazione dal nazi-fascismo: questo lo sappiamo tutti e da questa mattina, ma anche dai giorni scorsi in verità, non si parla d'altro. La festa è una ricorrenza istituzionale importante e sottolineo istituzionale , perché uno dei motivi di scandalo quest'anno è stata la mancata partecipazione del ministro degli interni (carica istituzionale, n.d.r.) alle celebrazioni ufficiali della ricorrenza. Non si dovrebbe indossare la divisa di un partito politico, quando si riveste un ruolo istituzionale: benché da molti anni la sensazione sia quella di vivere in un paese più partitocratico che democratico (dove partitocratico sta per oligarchico, la famosa casta, n.d.r.) almeno la faccia uno dovrebbe cercare di salvarla, ma niente. I partiti di estrema destra, come quello dell'attuale ministro degli interni, non festeggiano il 25 aprile: in quella data infatti il fascismo è stato sconfitto definitivamente nel nostro paese e d

Il riso fa buon sangue

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"Il riso fa buon sangue" è un proverbio antico, ben conosciuto e diffuso da molto prima che innumerevoli studi scientifici dimostrassero incontrovertibilmente, quanto faccia bene al nostro organismo ed alla nostra salute sentirci contenti, raccogliere soddisfazioni, gratificazioni e convalide positive di noi stessi. Questo a riprova che l'antica saggezza e gli usi popolari non vanno mai sottovalutati, ma al contrario studiati per comprenderne il senso e la verità più o meno nascosta che contengono. Del potere terapeutico della risata e del suo uso in medicina, ho già parlato una volta soltanto in questo vecchio post , che credo valga la pena di rispolverare ed approfondire. All'epoca quel post fu ispirato dal ricordo di una esperienza vissuta direttamente durante un corso di Psicomotricità: per noi adulti e potenziali formatori o terapeuti, gli esercizi proposti dal tutor risultavano anche imbarazzanti e per svolgerli al meglio era certamente necessario liber

L'ultima seduta

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Anche questa volta penso di partecipare all'iniziativa della mia amica Patricia , che come di consueto ha lanciato l'hastag mensile di #insiemeraccontiamo 44 : vuol dire che questo gioco social di scrittura dura da 44 mesi, cioè tre anni ed otto mesi, un bel traguardo! Ne approfitto quindi per complimentarmi con lei  per i suoi spunti e la sua perseveranza. Questa edizione dell'esercizio di scrittura ha il seguente incipit: L’avrebbe salutata e poi le avrebbe detto di stendersi sul lettino e di iniziare a fare qualche esercizio di rilassamento. Le solite palle. Dopo di che avrebbe cominciato col domandare come era trascorsa la settimana. Capirai in sette giorni cosa poteva essere successo di così eccezionale. Infine…. “E adesso mi dica una cosa,….” Quello che segue il mio sviluppo: "Lei quando pensa di poter concludere questo trattamento? Io purtroppo non sarò più in grado di occuparmi di lei e, da quanto capisco, al momento lei possiede tutte le risors

Il casatiello a casa mia

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Allora stamattina abbiamo infornato tutti il casatiello? Io l'ho fatto: lo so si può comprare, quello comprato riesce sicuramente bene e non rischia di farvi fare una brutta figura, ma il profumo del casatiello che si cuoce nel forno di prima mattina, per quanto mi riguarda è l'odore della tradizione e della famiglia, quello di casa mia. Avrò una certa difficoltà ad insegnarvi questa ricetta, perché è una di quelle in cui più che pesare vado ad occhio. Il casatiello poi in verità è una di quelle cose che ognuno fa a modo suo, perché non è altro che un pane condito e di conseguenza, come si suol dire, quello che ci metti quello ci trovi. Al giorno d'oggi c'è chi invece di usare la sugna, preferisce l'olio, per via della colesterolemia alta o comunque per fare una cucina più leggera e salutare. A casa mia invece uso la sugna. Se uno non può mangiare il casatiello, ne fa a meno, ma se lo mangia, allora la sugna ed il pepe sono, oltre all'impasto del pane, gli uni

La coda di paglia: perle di antica saggezza

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Oggi torniamo a parlare dei modi di dire e proverbi antichi, ripescati dalla saggezza popolare partenopea. La "coda di paglia" è una locuzione usata per indicare una persona permalosa e facilmente irritabile. Chi ha la coda di paglia è uno che si offende facilmente ed altrettanto facilmente si sente chiamato in causa, magari perché (ed anche questo aspetto è sotteso nella locuzione di cui sopra) ha una qualche sua magagna segreta, ma rivelata solo da quella particolare sensibilità. A dire la verità, nei proverbi e modi di dire antichi, specie quelli della cultura contadina, accade spesso di sentir parlare di paglia. Si dice ad esempio che la paglia messa vicino al fuoco brucia, per rappresentare l'opportunità di prevenire spiacevoli incidenti, evitando le occasioni di rischio. Fatto sta che la paglia brucia facilmente: basta poco perché divampi e si consumi in un istante. La coda di paglia quindi è qualcosa di facilmente infiammabile: la persona che ha la coda

Memoria di lavoro: ringiovanisce con l'elettrostimolazione

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Un team di studiosi dell'Università di Boston ha trovato un sistema di elettrostimolazione cerebrale, grazie al quale la performance, specificamente la memoria di lavoro, di soggetti di età compresa tra i 60 ed i 70 anni ringiovanisce fino ad essere indistinguibile da quella dei ventenni. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista "Nature Neuroscience" . Anche se può apparire un po' inquietante pensare ad una scienza capace di manipolare le attività cerebrali, in realtà tali manipolazioni vengono agite abbondantemente attraverso una grande varietà di psicofarmaci, usati per la cura di diversi disturbi mentali. L'elettrostimolazione  in sé, come molte altre cose, non è buona o cattiva, mentre può essere buono o cattivo l'uso che ne viene fatto. Lo studio, come si diceva, è stato centrato sulla cosiddetta memoria di lavoro: si tratta di quella parte del processo mnesico, che ci consente di immagazzinare e collegare temporaneamente le percezioni, in modo

Pettegolezzi di pianerottolo: fazioni e schieramenti

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Voi vi chiederete perché parlo di queste cose, vale a dire dei pettegolezzi, quelli che in qualche misura, finiscono per avvelenare qualsiasi ambiente chiuso , come i luoghi di lavoro, i condomini e qualsiasi altro contesto sociale, reale e/o virtuale, dove le persone devono interagire, magari conoscendosi poco e frequentemente motivate da opportunità, convenienza e/o semplici giochi di potere. Confesso che fin dalla più tenera età, sono stata sempre completamente aliena ai pettegolezzi da pianerottolo, non tanto per immunità acquisita, quanto per resistenza genetica: tutti divisi e schierati per le diverse fazioni ed io che invece passavo la maggior parte del mio tempo sui libri e (lo confesso) consideravo stupide le persone che praticano abitualmente pettegolezzo e maldicenza, sollevando polveroni da granelli di sabbia, come se non avessero proprio niente altro di più serio ed importante cui dedicare il tempo della propria vita. In adolescenza poi, varcate le colonne d'Erc

La melanzana a funghetti (ricetta)

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Oggi vi parlerò di uno dei piatti più umili e saporiti dell'antica tradizione contadina, ovvero la melanzana a funghetti: è una delle preparazioni più povere per l'ortaggio, perché non richiede l'uso di ingredienti proteici (più costosi, una volta almeno) ma solo di melanzane, pomodorini, sale olio ed aglio. Insomma una pietanza o un contorno decisamente proletario, che alcuni tra i più fortunati (quelli che coltivano un orticello) potrebbero preparare a costo zero e chilometri zero, come si suol dire. Ci occorrono melanzane di terra asciutta, vale a dire quelle di forma allungata con la buccia nera, pomodori cosiddetti datterini, cioè quelli piccoli e dolci a forma di dattero appunto, sale grosso, uno spicchio di aglio fresco, qualche foglia di basilico, olio per friggere ed olio extravergine di oliva. Bene: laviamo le melanzane e ne asportiamo le due estremità, poi le tagliamo a bastoncini e le mettiamo sotto sale. Bastano un paio di manciate di sale grosso, distri

Inquieta primavera (poesia)

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Foto di Vin.cen. E va bene: la primavera ormai dovrebbe essere inoltrata e voi la volevate con tanti fiorellini e gemme colorate, cinguettio di uccelli, voli di rondini e, perché no? Qualche novità emozionante, ma invece niente! Il tempo è capriccioso: balena un'illusione di sole e poi subito si incupisce, uscite senza cappotto e poi maledite la vostra audacia, sotto la sferza del venticello umido e beffardo, sicché meglio correre a rintanarsi ed evitare il peggio. La primavera ci rende così: un po' tesi e quando il clima non è accogliente per la vita all'aperto, questa tensione si traduce in insofferenza ed inquietudine. INQUIETA PRIMAVERA Sono scivolata in un canto deserto, a passo veloce rasente muri di calcinacci cadenti. Nell'aria umida, tersa come la pioggia, levo lo sguardo alla coltre densa avvolta al monte. Deserto il mare: cerchio di volo, scrutando il crespo, disegna in aria un gabbiano solitario. Come l'

Morti bianche: la strage silenziosa

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Continuano ad aumentare le morti sul lavoro: solo ieri un morto a Giugliano di Napoli, un operaio di 52 anni, Aniello Russo, è stato schiacciato  da un macchinario ed un altro a Sulbiate di Monza, un giovane di 25 anni, a quanto pare per un incidente analogo, uno schiacciamento. Secondo l' Osservatorio Indipendente di Bologna  aggiornato ad oggi 11 aprile, dall'inizio di quest'anno siamo già a 179 morti sul luogo di lavoro, senza contare gli incidenti in itinere. Uno stillicidio continuo, una strage che si consuma nel silenzio, senza che nessuno se ne accorga. Le statistiche ufficiali dell' Inail  relative al primo bimestre dell'anno ed aggiornate quindi al 28 febbraio, contano 121 morti. Aumentano  anche gli infortuni sul lavoro, secondo i dati Inail del +4,3% nel primo bimestre di quest'anno, e le malattie professionali. 100.290 denunce di infortunio tra Gennaio e Febbraio 2019. A questo si aggiungono 9.937 denunce per malattie professionali. Bisogna s

Lei era consenziente

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Era lucida: quella lucidità un po' surreale che ti sgombra completamente la mente, lasciandovi solo le immagini al rallentatore a riprodurre nella rappresentazione interna, ciò che sta accadendo proprio allo stesso tempo nella realtà. Questa cinematografia del pensiero le consentiva, non proprio di elaborare previsioni, ma di vedere l'attimo successivo prima che accadesse e quindi scegliere la reazione necessaria. In certe situazioni è questione di un attimo: morire non è che un istante e quell'istante, dilatato nella sua immaginazione, era tutto quello che occupava la sua mente, senza lasciare spazio ad altre emozioni. Per questo non provava paura, ma sapeva per esperienza che quella specie di alterazione percettiva si innescava quando si sentiva in pericolo di vita.  Le era già successo tanti anni prima: non era lei a guidare l'auto, ma era seduta accanto al posto di guida. Un tram che veniva proprio dal suo lato sfondò lo sportello corrispondente al suo sedil

Con un po' di pastafrolla: crostata e biscotti (ricetta)

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Dicono che preparare dolci, non solo di pastafrolla, sia una attività rilassante e terapeutica, capace di tenere sotto controllo ansia e malesseri psichici, tanto che la cosa è stata oggetto di studi scientifici e l'attività viene utilizzata in programmi di carattere terapeutico per aiutare le persone con situazioni di disagio. In particolare sarebbe terapeutico preparare dolci per gli altri, ma diciamo la verità: c'è forse qualcuno che prepara dolci solo per sé? Impossibile: diventerebbe obeso e diabetico. I dolci si preparano sempre per gli altri ed in questo modo l'altruismo contenuto nell'offrire qualcosa di buono ad amici e parenti, con la sua ricaduta positiva sulla immagine di sé e l'autostima, si va a sommare agli effetti positivi dello svolgere una attività creativa di tipo artigianale e pertanto capace di impegnarci non solo manualmente, ma anche mentalmente per la progettazione e l'esecuzione. Il risultato è che la mente impegnata in una attiv

La sacralità del pane

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I miei nonni, tutti e quattro i miei nonni, erano contadini e per loro il pane era sacro : il pane non si può buttare via, si riutilizza, bagnandolo per farne polpette o farciture di vario genere, può essere grattugiato per farne pangrattato per impanare cotolette ed ogni altro ben di dio, nel peggiore dei casi può essere bagnato e sbriciolato per alimentare galline e maiali. Il pane a tavola non può essere capovolto, cioè messo sottosopra, perché contiene il corpo divino, il pane si condivide col viandante o il pellegrino che al confine del campo ti chiede da bere e quando questo capitava mia nonna gli offriva anche il pane con l'olio ed il pomodoro fresco schiacciato dentro. Il pane non si deve buttare via, mai, perché c'è gente che non ne ha e se a te ne avanza puoi offrirlo a qualcuno che  può averne bisogno nel vicinato . Il pane si inforna la domenica nel forno a legna ad avambracci nudi e volto avvampato dal calore ed è buono da mangiare per tutta la settimana, pe

Torre Del Greco: lo scandalo della compravendita dei voti

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Davvero nessuno sapeva o sospettava che a Torre Del Greco (e non soltanto) i voti, soprattutto per le amministrative, si vendono e si comprano abitualmente per poche decine di euro o una promessa? Il fatto è  che la vera notizia non sta tanto nella compravendita di voti in se stessa, quanto nel fatto che stavolta li abbiano pizzicati. Veniamo alle cronache: Torre Del Greco, località ormai nota alla stampa nazionale per la cronica emergenza rifiuti, assurge ancora una volta agli onori delle cronache  per il coinvolgimento di 14 persone in una serie di illeciti compiuti in campagna elettorale: tra questi alcuni nomi eccellenti della politica locale implicati in un affare di compravendita di voti alle ultime amministrative del 2018.  Voti acquistati per 20-30 euro e/o la promessa di qualche assunzione nella nettezza urbana. Coinvolto anche il responsabile Unicef di Napoli, Domenico Pesce, che pare abbia consentito la distribuzione di pacchi contenenti generi alimentari, sempre pe

Parlami di poesia

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Foto di Vin.cen. Diventare grandi, immedesimarsi nei ruoli adulti per alcuni di noi significa smarrire parti preziose delle proprie emozioni, della creatività e della spontaneità: non sappiamo ballare perché temiamo il ridicolo, non riusciamo ad amare e ad abbandonarci perché temiamo di essere feriti, usati o rifiutati, così ci costruiamo corazze, ci centriamo sempre più su noi stessi, ci sforziamo di sentirci importanti, particolarmente belli, ricchi, intelligenti o potenti e finiamo per diventare veramente ridicoli o addirittura cattivi. Nascondiamo i nostri sentimenti, decisi a vendere cara la pelle, ma... quanto vale la pelle? Questa pelle che ci siamo costruiti? Quanto vale una vita che vive di surrogati e non di vero amore? PARLAMI DI POESIA Parlami di poesia, quando l'ora è tarda e gli occhi stanchi. Declama il tuo amore in un fiato tremulo. Racconta ogni pensiero, e dolcezza taciuta: dimmelo ora prima che svanisca nel sonno lo stupore di asco

Giornata mondiale per l'autismo

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Domani, il 2 aprile ricorre la giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo: si tratta di una celebrazione voluta dalle Nazioni Unite ed approvata nel 2007 con la finalità di sensibilizzare gli Stati membri sulla necessità di adottare programmi specifici sia a livello culturale divulgativo, che in ambito scientifico, mirati al riconoscimento, alla presa in carico sanitaria ed alla integrazione sociale delle persone affette da Disturbo dello Spettro Autistico. In occasione della celebrazione di quest'anno sono previste, come sempre, numerose manifestazioni organizzate dalle diverse associazioni che si occupano di autismo: l' Angsa (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) informa che accanto alla consueta illuminazione blu dei principali monumenti in ogni città, si svolgeranno anche diversi eventi ed iniziative pubbliche nella maggior parte delle città italiane. Per l'occasione l'Università Federico II di Napoli ha organizzato un Forum ape