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Torre Del Greco: lo scandalo della compravendita dei voti

Davvero nessuno sapeva o sospettava che a Torre Del Greco (e non soltanto) i voti, soprattutto per le amministrative, si vendono e si comprano abitualmente per poche decine di euro o una promessa? Il fatto è  che la vera notizia non sta tanto nella compravendita di voti in se stessa, quanto nel fatto che stavolta li abbiano pizzicati. Veniamo alle cronache: Torre Del Greco, località ormai nota alla stampa nazionale per la cronica emergenza rifiuti, assurge ancora una volta agli onori delle cronache  per il coinvolgimento di 14 persone in una serie di illeciti compiuti in campagna elettorale: tra questi alcuni nomi eccellenti della politica locale implicati in un affare di compravendita di voti alle ultime amministrative del 2018. 

Voti acquistati per 20-30 euro e/o la promessa di qualche assunzione nella nettezza urbana. Coinvolto anche il responsabile Unicef di Napoli, Domenico Pesce, che pare abbia consentito la distribuzione di pacchi contenenti generi alimentari, sempre per sostenere a modo suo, la campagna elettorale degli amici. Il fatto è che la compravendita dei voti risulta essere una pratica così consolidata nella tradizione che le cose sono state fatte alla luce del sole: già all'indomani del voto è comparso online un video di Fanpage, che documentava gli illeciti e da cui sono poi partite le indagini, che hanno portato agli arresti di otto persone ed alle ordinanze di divieto di dimora per altre sei.

La giunta comunale nel suo complesso non ne esce bene agli occhi della opinione pubblica, considerato anche il persistere della emergenza rifiuti. Il sindaco, peraltro non toccato da alcuna indagine, continua a promettere un imminente cambio di rotta. D'altro canto il consigliere  Luigi Mele, quello sconfitto all'ultimo ballottaggio per le elezioni a sindaco,  ha le sue grane per un affare che riguarda certe irregolarità sugli appalti delle luminarie natalizie del 2015 e del 2016. 

A questo punto la sensazione che potrebbe avvertire un comune cittadino è che la lotta per la scalata al potere locale, più che essere uno scontro tra diverse ideologie politiche, sia uno scontro tra diversi  gruppi affaristici non esattamente trasparenti nella gestione, ma attenti alla redistribuzione del denaro pubblico (per così dire) nel fornire golosi appalti agli amici. Insomma i 20 euro o la promessa di un lavoro al povero cristo che si è venduto per bisogno o ignoranza non sono che la punta di un iceberg: il vero problema è che la politica si è da tempo venduta al mondo degli affari e questo non soltanto in queste piccole e squallide vicende locali, ma purtroppo a livello globale. 

Se il mondo della finanza, le banche e le grandi multinazionali riescono a governare il mondo, un motivo ci sarà. Il fatto è che non dovrebbero essere l'industria e la finanza a dettare l'agenda politica, ma viceversa la politica a dettare regole per le imprese e la finanza, perché il privato fa solo ed esclusivamente il proprio personale interesse e va arginato con delle regole precise, che lo obblighino al rispetto sociale. Le regole dovrebbe darle la politica che gestisce la cosa pubblica, ma questo  non è possibile quando invece la stessa politica è venduta. Abbiamo un problema grosso ed è la corruzione della politica che va di pari passo con l'assuefazione della gente alle pratiche corruttive.

Commenti

  1. L’Italia è tra i primi posti in Europa per corruzione, purtroppo non è la prima volta che la cronaca porta alla ribalta notizie simili.

    Voglio lasciare una frase del grande presidente Sandro Pertini:

    "La corruzione è una nemica della Repubblica.
    E i corrotti devono essere colpiti senza nessuna attenuante, senza nessuna pietà.
    E dare la solidarietà, per ragioni di amicizia o di partito, significa diventare complici di questi corrotti."

    Ti auguro una buona serata.

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    1. Già e non se ne esce facilmente: c'è Libera che combatte contro tutte le mafie, ma il problema è il piccolo egoismo e la mancanza di valori: vince il più furbo o il più forte secondo una mentalità diffusa molto capillarmente e naturalmente nessuno vuole fare la parte dello scemo.

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  2. In Ucraina si è svolto il primo turno delle elezioni presidenziali con il risultato del ballottaggio Zelenskij-Poroshenko. Il primo, il comico, è sospettato da molti ucraini il candidato di Putin che
    pare abbia sovvenzionato la sua campagna elettorale usando gli stessi metodi usati a Terre del Greco.
    Perché accade questa schifo. tu lo sai e lo hai scritto:

    "Le regole dovrebbe darle la politica che gestisce la cosa pubblica, ma questo non è possibile quando invece la stessa politica è venduta. Abbiamo un problema grosso ed è la corruzione della politica che va di pari passo con l'assuefazione della gente alle pratiche corruttive".


    Chi ha comprato la politica si chiama "capitalismo" e lo fa in tutto il mondo.

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    1. Si il problema è mondiale, lo sostengo anch'io, tuttavia alcune forme di degrado ed assoluta mancanza di pudore sono specifiche di alcune zone del pianeta.

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  3. Niente di nuovo sotto il cielo, la compravendita dei voti c'è sempre stata, è una piaga mondiale che si tramanda da secoli, di generazione in generazione. Un tempo se uno votava il politico "giusto", in cambio poteva ottenere un posto di lavoro, una casa in affitto oppure dei soldi. Cambierà mai questo sistema di scambio di favori? Non credo, ormai è talmente radicato nella mentalità collettiva che difficilmente si potrà sradicare.
    Buon pomeriggio!

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    1. Non lo so Joanna: a me basterebbe che fosse meno diffuso e quindi non determinante

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  4. la tua conclusione dice tutto mia cara Sfinge, cosa posso aggiungere di più... Vivo nel circondario della cittadina, dove forse sono la pecora nera del rione, perchè la mia abitazione non ha abusi, mentre il resto è della serie chi è più "furbo" e si vende la vince....Ho visto garage tramutarsi in ville padronali, costruzioni che si amplificavano giorno dopo giorno, piscine e parco giochi dove sorgevano boschi millenari( e parlo solo dei miei piccoli dintorni..io sono stata multata per aver messo un cartello in ritardo per un rifacimento cordolo di 4 metri ..... E finisco qui!
    Bacio serale

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    1. Purtroppo funziona così e quando sei onesto ed innocuo ti trovi stretto tra le norme perché con te le istituzioni possono permettersi di essere puntigliose ed i furbetti o i delinquenti. Una tristezza! Buona serata Nella.

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  5. Certo non è determinante, ma vediamo come anche i cosiddetti Politici del Cambiamento, siano irrimediabilmente sensibili alle sirene della corruzione... figuriamoci gli altri, quelli abituali, che ci si foraggiano da una vita... in un paese dove il Quirinale costa più della Casa Bianca, cosa volete pretendere che cambi. Siamo noi a dover cambiare paese, al massimo...

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    1. Quelli del cosiddetto "cambiamento" mi pare che siano solo più affamati ed arroganti degli altri... purtroppo.

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