Papaveri: fiori selvaggi (poesia)
Prorompono in primavera e colorano i prati: umili tra le erbacce e sontuosi della seta vellutata col rosso acceso dei petali effimeri. Sensibili ad ogni insulto del vento, che li lacera, del sole, che li brucia e della pioggia, che li avvizzisce, nutrendone i boccioli allo stesso tempo fino a rinverdire il contrasto coi fili d'erba, che accalcandosi intorno, sussurrano carezze e proteggono il loro fiore. Sono i papaveri: quelli che fioriscono ovunque, ai bordi delle ferrovie, nei prati incolti di terre abbandonate. Quel fiore che vive poco e chiunque calpesta, ma possiede la forza necessaria per riuscire ad esserci sempre, malgrado tutto, malgrado l'ingenerosità della terra, del tempo instabile e dell'uomo. Un fiore che non può essere donato, perché muore appena reciso: il dono che non può essere sottratto ai prati, il fiore selvaggio. I fiori selvaggi muoiono prima e più spesso degli altri, ma la loro è una forza misteriosa che va oltre la bellezza della singola coroll...