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Visualizzazione dei post da 2020

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Attenzione: questo è un blog antifascista ed antirazzista. Gli esseri umani sono tutti benvenuti. Grazie per la visita!

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La natura che resiste

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Oggi ho visto fiori e foglioline crescere nei muri, alcuni prorompendo dai battiscopa mal posizionati, così da lasciare spazio tra il muro e la piastrella, ma anche proprio dall'interno del muro: cosa che mi ha colpita per la sua bellezza e per la tenacia che  ha permesso al fiore di affondare radici e trovare nutrimento all'interno di un muro. Si tratta di un piccolo fiore bianco a campanula, veramente delizioso e carico di fascino e tenerezza. Non è eccezionale osservare cose del genere: la natura non tarda a riappropriarsi dei suoi spazi anche o forse soprattutto in caso di distrazione ed incuria dell'uomo. Questo fiorellino apparentemente fragile cresce sotto una lastra di marmo, si nutre dell'acqua piovana e si è fatto strada con le sue radici abbarbicandosi tenacemente alle improbabili porosità della parete: non so cosa ne pensiate, ma a me è sembrato straordinario! Poco prima dell'estate ho immortalato non senza difficoltà, perché tendevano a volare

Una notte serena

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Provo a partecipare all'iniziativa di Patricia di insieme raccontiamo 58 : intanto i miei complimenti per la costanza, visto che l'iniziativa è giunta alla 58° edizione.  L'incipit di questa settimana viene proposto da Ariano Geta, che scrive: "Era una notte buia e... serena (in fondo, chi l'ha detto che la notte buia debba pure essere tempestosa?) e il giorno dopo..." Pare il nostro amico voglia riferirsi all'ineffabile Snoopy dei Peanuts ed alla sua spassosa passione per la scrittura. Schulz ha spesso rappresentato il cane alle prese con la sua macchina da scrivere con l'esordio che invariabilmente recitava: "Era una notte buia e tempestosa e ad un tratto..." . A Snoopy accade di scrivere anche cose piuttosto spiritose e profonde, ma... non è uno scrittore di successo, come ciascuno di noi in effetti e per noi intendo i partecipanti all'iniziativa. Dunque Geta ha ragione ed un pizzico di autoironia ci sta perfettamente. Solo c

20 giugno: giornata mondiale del rifugiato

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Oggi ricorre la giornata mondiale del rifugiato: una data che viene celebrata dal 2001 per ricordare la risoluzione delle Nazioni Unite che nel 1951 ha approvato lo statuto dei rifugiati. La giornata celebrativa è stata istituita poi a partire dal cinquantenario di tale risoluzione. Parliamo spesso dei diritti umani, dei diritti degli emarginati e degli ultimi: i rifugiati sono gli ultimi in assoluto. Sono quelle persone che scappano dalla loro terra e che con le proprie radici perdono ogni cosa: fuggono per guerre, fame, catastrofi naturali anche legate ai cambiamenti climatici, persecuzioni politiche o discriminazioni di vario tipo, razziali, di genere o di religione. I rifugiati sono gli ultimi tra gli ultimi.  Secondo il più recente rapporto pubblicato dall'UNHCR , circa l'1% della popolazione mondiale è in fuga dalla propria terra: alla fine del 2019 le persone in fuga erano 79,5 milioni, mentre nell'ultimo trentennio è crollato verticalmente il numero di rifug

Solstizio d'estate: il doodle di Google

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Questa mattina, ancora nel pieno delle preoccupazioni e della grave crisi economica legate all'emergenza Covid, nell'aprire la pagina iniziale di Google abbiamo trovato il doodle celebrativo per l'inizio dell'estate . In realtà l'estate inizia ufficialmente domani, il 21 giugno, ma oggi è il giorno del solstizio, che in effetti non cade sempre il 21 giugno, ma a volte anche il 20. Esiste infatti uno sfasamento dell'anno solare ed astronomico rispetto a quello ufficiale del calendario:  l'anno solare in effetti non dura esattamente 365 giorni, ma circa 6 ore in più ed è per questo che ogni quattro anni avanzano esattamente 24 ore ed abbiamo bisogno di creare gli anni bisestili, come è appunto accaduto anche quest'anno. La superstizione vuole che gli anni bisestili siano poco fortunati e questa volta ci è difficile non essere superstiziosi: molti di noi infatti, di quelli che abitualmente aspettano l'estate come meritato periodo di riposo e vacanze,

A mamm de sciem è semp prena: perle di saggezza partenopea

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Eccomi di ritorno con uno degli antichi modi di dire, ovvero aforismi napoletani tra i più diffusi: "A mamm de sciem è semp prena" tradotto alla lettera sta a significare: "La madre degli sciocchi è sempre incinta". Si tratta di donne oltremodo prolifiche infatti, come può accorgersi chiunque si guardi intorno. In senso generale questa piccola perla di saggezza ci dice che tra le persone che ci circondano, gli stupidi sono la maggioranza: nulla di più facile che incontrare un imbecille. So che molti di voi sono d'accordo, forse quella che è meno d'accordo di tutti sono proprio io, in quanto portata a tollerare ed a sforzarmi di comprendere le motivazioni dell'altro, anzi a tacciare come presuntuoso qualsiasi giudizio di valore che investa una persona nel suo complesso: può essere corretto stigmatizzare comportamenti, ma non persone, almeno questo è quello che penso di solito. Eppure a volte accadono cose che riescono a farti ricredere ed a rivede

L'ambiente siamo noi

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Siamo abituati a parlare di ambiente e non facciamo molto più che parlarne , quando pure ne parliamo, considerando l'ambiente il mondo che ci circonda, come se l'ambiente fosse la cornice in cui inscrivere questi protagonisti della natura che noi superbamente riteniamo di essere. Alcuni o forse anche molti di noi soffrono di questa sorta di delirio autoreferenziale per il quale ogni cosa in natura esiste per essere utilizzata e sfruttata dal genere umano, come se la natura nel suo insieme non fosse essa stessa vita fine a se stessa, quanto fine a se stessa è la vita di ciascun individuo e dell'intera umanità. Pochi di noi sono entrati in quella angolatura di prospettiva per la quale la nostra è solo una delle specie animali che popolano la terra , una delle specie presenti in natura, ma dotata di un potenziale distruttivo inedito. Non voglio parlare dei cambiamenti climatici, né del ritmo vertiginoso con cui va riducendosi la biodiversità del pianeta negli ultimi dec

Brucia per sempre il sogno americano

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Il 20 gennaio 2021 scade il mandato presidenziale di Donald Trump: ci vogliono ancora otto mesi e da come si sta sviluppando ora la situazione, rischiano di essere otto mesi di guerriglia urbana, di rivolte e sangue. Brucia l'America: esala l'ultimo respiro, oppresso sotto il ginocchio di un razzista il sogno americano . L'immaginario di quel paese della cuccagna,  il sogno dell'America fantasticata come luogo di libertà e benessere nella memoria storica degli italiani che quei soldati li accolsero come liberatori dal soffocante regime fascista. Il fascismo in Italia aveva portato miseria, paura, guerra, violenza e morte: la democrazia americana prometteva pace e ricchezza. Non era così, così non è mai stato: il sogno americano era solo un sogno e la democrazia liberista si rivela come l'altra faccia dello stesso fascismo, della medesima violenza discriminatoria , capace di assegnare un valore monetizzabile alla persona umana. Il diritto alla salute si co

Festa della Repubblica: la cerimonia e la farsa

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Annunciata anche da Google Italia con un sobrio doodle raffigurante la tradizionale corona deposta ogni anno per la ricorrenza, dal Presidente della Repubblica sul monumento dedicato al milite ignoto, quest'anno  la festa della Repubblica si presenta con un cerimoniale diverso dal solito a causa dell'emergenza Covid. Oggi in effetti oggi è il 74° anniversario dalla nascita della Repubblica italiana: da 74 anni la ricorrenza viene celebrata in prima persona dal Presidente della Repubblica in carica.  La cerimonia si svolge a Roma e tradizionalmente prevede che il Presidente, assistito dalle massime autorità istituzionali, deponga una corona di alloro all'altare della Patria in omaggio al milite ignoto e poi assista ad una parata militare lungo la via dei Fori Imperiali. Quest'anno mancherà la parata a causa dell'emergenza epidemica e dopo la deposizione della corona è prevista invece la visita del Presidente alla cittadina di Codogno, il primo focolaio del C

Oggi senza domani (poesia)

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È scivolato via un altro giorno, sfiorando appena la superficie come quando si ferma il tempo e la mente si svuota nel nulla uguale a se stesso, fermo e stagnante nel profondo. Eppure si è alzato il vento, il cielo si è coperto e l'acqua increspata di riflessi grigi segue il muggito della tempesta. Piove e respirano i campi: bevono la frescura dell'acqua, come stille di vita dal cielo e ne custodiscono il tesoro raccolto nelle radici sotterranee. Nulla di ciò che veramente conta è visibile agli occhi. SENZA DOMANI Temporale fugace. Intensa furia, ruggito dei venti. Quando morire è un gioco. Abbandonarsi alla tempesta. La pioggia lava la polvere, dissala le lacrime, minaccia i nidi cinguettanti e ne ferisce il canto che annuncia primavere. Blandizie tradite. Collera inclemente. Si defila, brontolando di attese deluse, l'amoreggiare di stagione.

Trump: quando la fake new è un diritto presidenziale

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Quale occasione migliore per parlare di propaganda politica e fake news, se non la recente baruffa tra Twitter ed il presidente USA, Donald Trump , che punto nell'orgoglio, minaccia ora di bloccare, chiudere o regolamentare severamente i social? Sappiamo bene quanto le campagne elettorali delle diverse fazioni politiche (soprattutto alcune di esse) siano capaci di inondare il web di balle stratosferiche (mi si perdoni il francesismo, ma qualche volta tutti e perfino io, abbiamo bisogno di sfogarci un po'). In Italia il fenomeno, amplificato da una dilagante ignoranza, credulità o malafede, ha assunto proporzioni allarmanti, ma anche negli Stati Uniti, a quanto pare, non si scherza. Prima di tutto esamineremo bene cosa è successo tra Trump e Twitter,  poi cercheremo di risalire dal caso particolare ad alcune considerazioni generali sul tema ed infine ci sforzeremo di capire come la persona comune può tentare di difendersi dai messaggi e notizie false o artatamente distort

Onestà intellettuale e dialettica nei social

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Formarsi un'idea chiara di cosa si debba intendere per onestà intellettuale è diventato pressoché obbligatorio da alcuni anni a questa parte : da quando cioè la politica si è impadronita dei social media interattivi, sguinzagliando nel web squadre di influencer prezzolati con il compito preciso di condizionare l'opinione pubblica in funzione del proprio tornaconto elettorale. Essere capaci di discutere e di riconoscere le mistificazioni più grossolane, così come le tecniche usate nella discussione per denigrare l'interlocutore, travisare le affermazioni, deviare l'argomento ed altri sotterfugi del genere è divenuto praticamente un must dei nostri tempi proprio perché la correttezza è sconosciuta ai mercati ed a chi deve portare risultati misurabili in like, condivisioni e followers. In primo luogo vorrei chiarire che la persona intellettualmente onesta è quella che non abusa della propria eventuale superiorità culturale e dialettica per aver ragione ad ogni

Uccidilo e scappa

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Lo so bene: questo titolo è una parafrasi del famoso e godibilissimo film di Woody Allen: "Prendi i soldi e scappa" , una tematica che a dire il vero è meno angosciante e più divertente di quella proposta dalla mia amica Patricia nella sua ultima iniziativa di   #insiemeraccontiamo57  eppure io a volte violento la mia natura di orsa solitaria e partecipo a qualche iniziativa di gruppo, benché debba riconoscere che questa in particolare mi crea qualche imbarazzo. Il mio disagio è legato all'incipit proposto da Patricia, anzi da uno dei suoi lettori. Nel racconto proposto in questa tornata si parla proprio ed inequivocabilmente di una uccisione e, come gli amici sanno, il compito assegnato ai partecipanti consiste nel produrre un breve racconto, partendo dall'incipit dato, che è il seguente: Lei entrò prese la mira e lo uccise! Così a bruciapelo, senza un'apparente ragione. Uscì indisturbata non prima di aver lasciato col suo rossetto rigorosamente rosso s

Braccianti agricoli: la schiavitù che non si può più nascondere

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I braccianti agricoli sono schiavi: esseri umani privi di diritti e senza alcuna dignità riconosciuta, corpi con due braccia, carne da macello comprata per due euro all'ora. Gente che muore per eccessivo sfruttamento, letteralmente di fatica, per mancanza di cure mediche, per condizioni abitative ed igieniche estremamente carenti. Cadaveri nascosti, invisibili alle statistiche ufficiali: se ne parla per qualche giorno solo quando scoppia un caso eclatante , come è successo per il bracciante di origine indiana che lavorava a Terracina e due giorni fa è stato massacrato e gettato in un canale dai suoi datori di lavoro per avere chiesto di poter usare guanti e mascherina. I presidi di protezione in tempo di pandemia sono imposti dalla nostra legge, ma evidentemente non riguardano gli schiavi, almeno non nel modo di pensare dei proprietari di alcune aziende agricole. Domani 21 maggio è stato proclamato uno sciopero (sacrosanto) dalla USB per l'agricoltura: i lavoratori chie

Gentilezza ed empatia

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Alcuni di noi hanno creduto che, condividendo la comune disgrazia dell'epidemia Covid, avremmo tutti sviluppato maggiore solidarietà e gentilezza verso il nostro prossimo : secondo questo ottimistico teorema per tutti sarebbe stato più facile immedesimarsi nell'altro e sviluppare quindi empatia , perché tutti ci siamo trovati e ci troviamo nella stessa barca in balia di questa tempesta epidemica. Personalmente sono stata sempre scettica rispetto a questa speranza espressa da tanti ai tempi dei cori dai balconi: la distanza forzata e la mancanza di abbracci avrebbero potuto aiutarci a comprendere l'importanza dei rapporti umani ed inoltre i vissuti di vulnerabilità da parte di ciascuno di noi avrebbero potuto aiutarci a recuperare il valore della socialità e della solidarietà intese anche come mutuo soccorso. La realtà purtroppo sembra avere smentito queste aspettative: da giorni nei social non si parla se non degli hater scatenati in rete perfino contro i morti e ch

Vento caldo (poesia)

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Cielo coperto, afa e vento caldo: pare si prepari una tempesta tropicale. Da dove viene il vento? Questo  che tira oggi pare che salga dall'Africa. Non ha occhi il vento e non ha orecchie: non vede e non ascolta, ma ha solo voce per parlarti. Quella voce porta impressi il mormorio  delle onde d'aria nelle volute a spirale di una conchiglia, i pal piti dei battiti d'ali, i pulviscoli e le sabbie del deserto. Una voce narrante che può raccogliere e portare lontano i pensieri e gli umori del cielo e racconta paesaggi che non ha mai veduto, come un vate cieco.  VENTO CALDO Vapori bollenti respiro malsano nell'aria infuocata. Cupola bassa sull'acqua:  grigio ed argento. Mugugna  e scompiglia la voce del vento. Trascina e trascina solleva e precipita in basso la terra e le gocce bruciate. Ceneri di storie: un urlo spento lontano, le anime perse rinate nel fondo del mare. Arriva col vento  non canta e non prega: non conosc

Il linciaggio ed altre ritualità tribali

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Oggi desidero occuparmi della parola linciaggio , specificamente del suo uso iperbolico, piuttosto che letterale , considerato che il linciaggio nel senso proprio e letterale del termine è un'usanza superata e penalmente perseguibile. Desidero in particolare mettere in relazione l'abitudine al frequente linciaggio morale cui assistiamo periodicamente ai danni del capro espiatorio di turno con alcune ritualità tribali : queste ultime includono sia la dinamica sociale della espulsione e soppressione del capro espiatorio come tale, sia la ritualità religiosa sacrificale in uso presso alcune civiltà, e non solo tribali , mirata ad ingraziarsi il benvolere di divinità persecutorie ed adirate. Il sacrificio in diverse culture religiose era anche sacrificio umano. Premetto che non è la prima volta che tratto tematiche inerenti l'odio e la violenza sociale . Alcune considerazioni su come si generano e funzionano le dinamiche di designazione e sopraffazione nei gruppi s

Silvia Romano: liberata e giudicata

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Di solito nelle aule di giustizia accade che una persona, un imputato, diciamo, venga prima giudicato e poi, se ritenuto innocente, liberato. Nel caso di Silvia Romano, la cooperante rapita un anno e mezzo fa in Kenya da un gruppo di estremisti islamici, si sta verificando la sequenza opposta: la giovane è stata liberata prima e giudicata poi. Il processo si svolge con procedure sommarie sui social e su certa stampa a partire da ieri l'altro, 8 maggio, giorno in cui abbiamo avuto notizia certa della sua liberazione.. "Il Giornale" di Sallusti titola: "Silvia l'ingrata" , mentre sulla medesima lunghezza d'onda, "Libero" di Feltri titola: "Abbiamo liberato un'islamica" il tutto perché pare che la ragazza si sia convertita, a suo dire spontaneamente, alla religione mussulmana. Ora... stando a queste considerazioni, io non credo che Sallusti e Feltri abbiano inteso e compreso  liberata nel senso proprio del termine: il fatto è