Presa in carico sociale e sanitaria dell'handicap

Comincio con lo scusarmi se preferisco ancora oggi dire handicap, piuttosto che “diversa abilità”. Il fatto è che si parla tanto della “accettazione” da parte delle famiglie, ma poi la lingua, vale a dire l’intera società e la cultura dominante, tendono a colorare di una connotazione dispregiativa qualsiasi parola o formulazione verbale utilizzata per rappresentare una condizione di svantaggio, dopodiché si cambia parola. La nuova parola viene utilizzata per un po’ con vanto dagli aristocratici tra gli addetti ai lavori e quindi, massificandosi, assume nuovamente la nota connotazione dispregiativa e così avanti … Per questa volta, dato che comunque l’handicap o la diversa abilità, che dir si voglia, è una condizione di svantaggio (e lo dobbiamo accettare) e che io sono tendenzialmente distratta e può accadermi di far confusione, a scanso di equivoci, dirò handicap e ci capiremo lo stesso. L’handicap, come tale richiede l’attivazione di procedure di supporto sociale, di mis...