La gente che odia (poesia)
Desidero dedicare queste parole a tutti quelli che odiano per professione, quelli che dicono: portateli a casa tua, rubano, delinquono, molestano le donne, sono sporchi, puzzano, non sono razzista, ma... Tutti gli esseri umani possono essere buoni o cattivi e di solito diventano più cattivi se vivono un disagio e se hanno paura: la cattiveria nasce dalla paura. La scarica di adrenalina è la stessa quando la usiamo per avere l'energia necessaria a fuggire o quando è quella che ci fa sentire abbastanza forti per aggredire. Si tratta sempre di paura ed il sacrificio dell'altro non è che un effimero palliativo per esorcizzarla. L'altro (non noi) soccombe, ma poi non basta: la paura si rigenera come un mostro che ingigantendosi, moltiplica la sua fame. Bisogna fermarla in tempo, prima che sia tardi, prima che si impadronisca della nostra anima. Torniamo umani!
LA GENTE CHE ODIA
Millenni di civiltà,
la bellezza dei templi,
il timore di Dio:
nulla che basti
a sopire la bestia,
la sete di sangue,
l'ebbrezza del dominio.
Nulla vince la fame
del demone ubriaco
del potere che possiede
e non ama.
Pavida ombra di Morte.
La divina ti usa,
ma non ti risparmia.
E il seme del tuo amore
andrà disperso,
versato alla terra,
bevuto come sangue.
Il sangue di tua madre:
quando nascesti
fu per amore, tu,
il dono accolto
nel suo grembo.
Grande poesia!
RispondiEliminaGrazie Patricia :-)
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