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Torre Del Greco: isole ecologiche al collasso

Da giorni girano sui social immagini, a dir poco raccapriccianti, della mole di rifiuti sparsi per ogni dove nelle strade cittadine. Particolarmente drammatica risulta la situazione delle cosiddette isole ecologiche, che di ecologico, in verità, hanno ben poco. A cosa si deve dunque questo ennesimo rigurgito di immondizia? La tendenza dei cittadini è quella di soggiacere alla abituale strumentalizzazione politica del problema rifiuti, ma al riguardo credo bastino solo poche parole: nessuna, dico nessuna, delle amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni ha mai risolto l'annoso problema dei rifiuti urbani e della loro raccolta in questa città. Da alcune settimane tuttavia la cosa ha assunto dimensioni di tipo emergenziale e la cittadinanza tende ad accusarne la nuova amministrazione appena insediata.

In realtà la raccolta dei rifiuti continua ad essere assegnata per la nostra cittadina al consorzio GEMA: con la Determinazione Dirigenziale n. 450 del 28/02/2018 a firma dell'allora assessore alla Igiene Ambientale, ing. G. Mennella, è stato sottoscritto un contratto con la suddetta azienda della durata di cinque anni, valido a decorrere dal 01/07/2017 fino al 30/06/2022 per una spesa (pubblica) di oltre 50 milioni di euro. Il contratto con questa azienda  è stato quindi stipulato dall'amministrazione Borriello ed è proprio per le presunte tangenti intascate per l'affare che l'ex sindaco è stato ed è tuttora indagato. Al riguardo, appena il mese scorso, il 6 giugno, il quotidiano locale Metropolis ci ha informato che c'è stato un ulteriore slittamento del processo a Ciro Borriello, protagonista principale dell'incresciosa vicenda: vizi procedurali, astensione dalle udienze e cavilli vari ancora impediscono lo svolgimento del processo ed il chiarimento dei fatti.

Il costo complessivo per il servizio del Consorzio Gema, indicato nella determina è di € 46.538.535,52 ai quali tuttavia vanno aggiunte altre voci di spesa a vario titolo per cui si stima che vengano superati i 50 milioni. Ora si tratta dello stesso Consorzio che gestisce già da oltre un anno l'affare rifiuti cittadino e pertanto l'improvviso peggioramento della situazione sembra sia legato a fatti contingenti, quali la chiusura di alcune discariche abitualmente usate per il conferimento dei rifiuti cittadini. La strumentalizzazione politica consiste nel far credere alle persone che l'attuale emergenza sia dovuta alla cattiva amministrazione del nuovo sindaco. Provando invece ad andare oltre le scaramucce politiche ci rendiamo conto che il contratto stipulato con il Consorzio attualmente responsabile dello smaltimento dei rifiuti contiene una serie di vincoli legali ed economici ai quali non è possibile sottrarsi. 

Il Commissario Straordinario, il Prefetto Giacomo Barbato, che ha amministrato la città nell'intervallo tra le dimissioni di Borriello e l'elezione del nuovo sindaco Palomba, ha dedicato al problema rifiuti un ampio paragrafo della sua Relazione Conclusiva dell'attività svolta: il Commissario definisce il problema rifiuti "La questione centrale", avendo di fatto colto il ruolo cardine che questo annoso problema riveste per la cittadina. In particolare andiamo a richiamare alcuni passaggi della sua relazione al riguardo:








ed ancora:


Da quest'ultimo stralcio apprendiamo che sarebbe teoricamente possibile eventualmente ed in seguito a numerose e motivate contestazioni, avviare una "procedura di risoluzione in danno dell'affidamento". Il contratto potrebbe teoricamente essere rescisso se una delle parti risultasse gravemente inadempiente rispetto agli impegni assunti, ma è intuitivo che anche in questo caso si tratterebbe di procedure legali lunghe e tortuose. 

Che fare dunque? La stagione è caldissima e la spazzatura marcisce al sole, ne segue che in queste condizioni sussiste un rischio per la salute pubblica. Quali sono i provvedimenti che realisticamente possono essere adottati in tempi brevi per tamponare quanto meno una tale emergenza? Il sindaco, chiunque egli sia, non possiede la bacchetta magica e fin qui possiamo comprendere. Le isole ecologiche, con tutte le difficoltà logistiche che comportano per gli abusi che ne vengono fatti e per la impossibilità da parte di persone anziane di raggiungere autonomamente i punti di raccolta, comunque ci toccherà tenerle fino al 2022. Che altro può fare l'Amministrazione comunale?
  • Campagne informative ed educative per la corretta raccolta differenziata
  • Intensificazione dei controlli sul corretto conferimento dei rifiuti
  • Imposizione al Consorzio titolare dell'appalto del rispetto di tutti i termini contrattuali ed in caso di inadempienza, avvio delle famose procedure di risoluzione del contratto
Cosa possono fare invece i cittadini?
  • Lo diremo con una parola sola: CIVILIZZARSI. 




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