Privatizzazioni: Assemblea pubblica di PAP a Torre Del Greco
Nel corso dell'evento sono previsti interventi su tematiche specifiche quali:
- L'acqua pubblica, che malgrado il responso popolare del referendum del 2011, è rimasta comunque nelle mani di un'azienda privata, attualmente la Gori.
- L'atavico ed irrisolto problema della nettezza urbana, appaltata di volta in volta a diverse imprese private nessuna delle quali tuttavia è riuscita a dare un volto decoroso alle nostre cittadine ad oggi ancora deturpate dai rifiuti non raccolti, dalla mancata manutenzione ordinaria e dalla cronica mancanza di cestini sui territori dei Comuni. L'appalto, come è noto, è attualmente della Buttol.
- La pulizia delle spiagge, peraltro totalmente in concessioni private, che alla chiusura degli stabilimenti balneari divengono altrettante discariche a cielo aperto, senza che il Comune provveda a far rispettare le clausole delle concessioni per la manutenzione e la pulizia.
- Le aree di parcheggio su suolo pubblico, le famose strisce blu, appaltate a privati nell'ottica del massimo profitto di questi ultimi, ragion per cui sono tutte strisce blu appunto, mentre mancano quelle gialle (per i residenti) o bianche per i negozianti della zona.
- Il Museo Archeologico Virtuale (MAV) di Ercolano che, a quanto pare, sta a sua volta per essere ceduto alla gestione di privati.
- La Sanità pubblica da nord a sud è soggetta ad un progressivo ed inesorabile processo di smantellamento, mentre parallelamente crescono, finanziate con denaro pubblico (n.d.r.) le strutture private convenzionate e non.
- La Scuola pubblica sempre più umiliata dai continui tagli di risorse e dalle pretese di interferire con i contenuti culturali dell'insegnamento.
- Ora è chiaro che i privati sono privati e pertanto non ulteriormente privatizzabili. Quando una cosa viene privatizzata significa che prima privata non lo era, ma anzi al contrario era pubblica. Parliamo quindi di privatizzazione quando un servizio o una gestione pubblica passano attraverso procedure di convenzione o appalto nelle mani di privati.
- La privatizzazione implica che un servizio gestito ed erogato da un'impresa privata venga comunque pagato con denaro pubblico, quel denaro che ciascun singolo cittadino versa di tasse allo Stato sui propri redditi da lavoro o patrimonio, che siano. Questo significa che sarà qualche impresa privata a gestire il denaro pagato con le nostre tasse.
- L'impresa privata nasce per produrre profitto per gli imprenditori e per ottenere profitti sarà necessario risparmiare sulle spese. Tale risparmio può essere realizzato solo:
- Offrendo un servizio meno costoso e più scadente, come drammaticamente ci ha insegnato la concessione delle autostrade ai Benetton ed il crollo del ponte Morandi. Situazione che con molta evidenza penalizza l'utenza.
- Aumentando i costi dei servizi per i consumatori, come ha ben dimostrato la Gori che dal suo insediamento si è fatta notare per il costo salato dell'acqua dolce, pur non avendo rinnovato strutturalmente la rete idrica (come aveva invece promesso). Ancora una volta la penalizzazione è per l'utenza.
- Risparmiando sul costo del lavoro: ecco che i lavoratori vengono precarizzati e costretti ad accettare salari più bassi e/o condizioni di sicurezza quanto meno dubbie. Qui sono penalizzati i lavoratori, ma anche l'utenza perché possiamo serenamente escludere che un lavoratore precario, malpagato e ricattato nutra per il proprio lavoro l'entusiasmo necessario a dare il meglio di sé.
- L'impresa privata verso la quale viene dirottato il fiume di denaro pubblico necessario alla organizzazione ed erogazione di un determinato servizio, per ottenere la convenzione o l'appalto che sia, deve giocoforza entrare in contatto con i centri del potere politico locale o nazionale a seconda dei casi e quando la privatizzazione diviene di fatto operativa, si passa dal semplice contatto alla creazione di una cerniera di collegamento. Questa cerniera per sua natura rappresenta un punto di debolezza in quanto contiene aree di discontinuità, delle fessure se vogliamo figurarcele così, attraverso le quali facilmente si infiltra un virus vecchio di secoli, ma per il quale fino ad oggi nessuno è riuscito e trovare un vaccino. Questo virus, come è facile intuire, si chiama CORRUZIONE.
- La corruzione secondo una stima pubblicata su Il Fatto Quotidiano costa all'Italia almeno 237 miliardi l'anno. Almeno: questo "almeno" è preoccupante, ma probabilmente reale perché la corruzione è illegale e di conseguenza è legittimo ritenere che molta parte di essa resti nascosta nel sommerso. Il dato proviene da una ricerca del Rand una fonte senz'altro attendibile.
Non si può credere che ancora si parli di privatizzare servizi!
RispondiEliminaAncora non bastano tutti i fallimenti che abbiamo visto?
Ciao Alberto: sei il primo vecchio amico che ritrovo dopo un lungo silenzio! Dunque per prima cosa: grazie di esserci. Purtroppo le privatizzazioni si intensificano e si estendono sempre più, malgrado tutti i fallimenti e gli svantaggi sperimentati... sarà colpa del virus.
EliminaSono io a ringraziarti di essere tornata. Anche per poco, pochissimo, se pensi, ma tornata.
EliminaC'è bisogno.
😉
Grazie
E' terminato il lungo silenzio?
RispondiEliminaCiao.
Non saprei dire: per il momento è stato interrotto, come vedi. Speriamo che finisca la pandemia e speriamo che qualcosa si muova in questo mondo così ingiusto. Buongiorno Gus.
EliminaBentornata Clara.
RispondiEliminaLe privatizzazioni hanno portato solo problemi, bisogna rilanciare il pubblico.
Saluti a presto.
Questo è quello che credo anch'io. Buongiorno Cavaliere, grazie per l'accoglienza.
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