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L'Italia aggancia il carro della ripresa economica

Con lentezza ed a piccoli passi, ma infine il nostro paese sembra stia finalmente riuscendo ad agganciarsi al carro della ripresa economica: i dati pubblicati questa mattina dall'Istat  confortano questa attesa.

2° trimestre 2015
I dati sono riferiti al 2° trimestre di quest'anno (aprile-giugno) per il quale si è registrato un aumento del Pil dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% rispetto al 2° trimestre del 2014, con valori superiori quindi a quelli delle stime preliminari (0,2 e 0,5 rispettivamente) pubblicate lo scorso 14 agosto.
Nel complesso quindi l'incremento del Pil nel primo semestre 2015 è dello 0,6%.

Sempre in riferimento al 2° trimestre 2015 l'occupazione è aumentata  in valore assoluto di 180.000 unità, ma, come già rilevato nelle precedenti diffusioni, l'aumento di occupazione riguarda soprattutto gli ultracinquantenni (+5,8%) ma in contrappeso si riduce invece nella fascia 15-34 anni (-2,2%) e 35-49 (-1,1%). Il tasso di disoccupazione 15-64 permane stabile al 12,1%, si riduce anche il numero degli inattivi, grazie nel  70% dei casi alla fascia 55-64 ed il tasso di inattività globale diminuisce dello 0,6% attestandosi al 35,8%.

Luglio 2015
La globale positività dei dati trimestrali, acquisisce il valore di andamento di tendenza generale, in quanto risulta avvalorato anche dalla positività dei dati mensili di luglio: lo scorso mese infatti, l'occupazione ha continuato a crescere dello 0,2% ed il tasso di occupazione dello 0,1%.
Su base mensile in luglio la disoccupazione si riduce del 4,4% ed il tasso di disoccupazione si attesta giusto al 12%: va rilevato tuttavia che la differenza dello 0,1% in diminuzione a luglio sul tasso di disoccupazione (nel 2° trimestre è 12,1%) la ritroviamo in aumento sul tasso di inattività che giunge al 35,9% ( al 2° trimestre è 35,8%).

I giovani: fascia 15-24
Il tasso di occupazione per la fascia giovanile, 15-24 anni, in luglio 2015 aumenta rispetto a giugno 2015 dello 0,4%, ma risulta in calo nel confronto tendenziale rispetto a luglio 2014 dello 0,5% mentre il tasso di disoccupazione, attestato al 40,5%, si riduce sia nel confronto mensile (-2,5%) che in quello tendenziale (-2,6%).
Il perché si riducano il tasso di occupazione ed anche quello di disoccupazione nel confronto annuale, si spiega con l'incremento del tasso di inattività al 74,4% in questa fascia d'età ed in crescita sia nel confronto mensile che tendenziale (+0,5% e +2% rispettivamente).

In effetti quindi questa lenta ripresa non risulta ancora trainante rispetto alle fasce giovanili: il 74,4% di inattività si spiega col fatto che una consistente percentuale di questa quota sono ancora studenti e risultano pertanto "inattivi" dal punto di vista del mercato del lavoro perché non ancora in cerca di occupazione, ma rimane la realtà che il calo della disoccupazione in questa fascia è quanto meno dubbio, visto che corrisponde numericamente all'incremento della quota di inattivi.

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