Il bacio: la giornata mondiale

Dicono che le donne siano portate ad attribuire al bacio un'importanza maggiore di quanto non facciano gli uomini: la cosa viene interpretata solitamente come una maggiore propensione della parte femminile al romanticismo, includendo in questo le coccole e tutti i preliminari dell'atto sessuale. Baciarsi in realtà fa bene proprio a tutti: stimola il sistema immunitario, riduce lo stress, abbassando i livelli di cortisolo, modula i livelli di ossitocina ed innalza la soglia del dolore, incrementando le endorfine. Di tutti questi aspetti però abbiamo già parlato in questo post pubblicato qualche anno fa ed al quale vi rimando per soddisfare la vostra curiosità al riguardo.

Oggi invece, in occasione della giornata mondiale del bacio 2018, vorrei soffermarmi su di un altro aspetto, che a sua volta non è affatto privo di fondamento scientifico ed anzi è stato oggetto anche di alcune ricerche e pubblicazioni. Il bacio, secondo alcuni studiosi, dovrebbe essere correttamente interpretato come una sorta di assaggio dell'altro: esatto, proprio un assaggio. Riflettendo la cosa non dovrebbe stupirci dato che nella primissima infanzia l'esplorazione e la conoscenza degli oggetti circostanti avviene proprio attraverso i recettori periorali: sappiamo che i bambini portano tutto alla bocca, specialmente prima di avere sviluppato una efficace manipolazione esplorativa, ma poi continuano a farlo anche dopo. In realtà noi non sostituiamo, ma sommiamo le nuove competenze a quelle precedenti, per cui continuiamo a possedere anche tutte le modalità primitive cadute in disuso nel corso della nostra crescita e siamo infine capaci di riattivare ed utilizzare le vecchie competenze in alcune situazioni che possono richiederlo.

Si potrebbe pensare che la maggiore tendenza al romanticismo con il suo strascico di sbaciucchiamenti vari, espressa dalle donne, sia una sorta di sovrastruttura culturale legata ad una mentalità sessista che concede agli uomini una maggiore libertà sessuale rispetto alle donne, per cui queste ultime hanno bisogno di sentirsi romantiche ed innamoratissime per non doversi sentire delle poco di buono. Si potrebbe pensare, si, ma dal punto di vista scientifico le cose sono un po' diverse: in generale la naturale conseguenza dell'attività sessuale è la nascita di bambini e le donne sono di fatto i soggetti maggiormente impegnati dalla procreazione: nove mesi di gravidanza, un anno di allattamento sono lavori che la natura ha riservato  per le donne. Le donne di conseguenza, molto più degli uomini, sentono l'esigenza di assaggiare il loro partner ben prima di impegnarsi in un rapporto sessuale, per valutarne appunto la compatibilità e la validità del patrimonio genetico. 

Come avvengono questi assaggi? Un bacio di 10 secondi trasferisce da un soggetto all'altro circa 80 milioni di batteri ed inoltre consente di valutare le caratteristiche dell'altro anche attraverso l'odore ed il sapore (compatibilità) ma la cosa non finisce qui: il primo bacio può farci scoprire che non siamo realmente attratti da qualcuno, che ci era sembrato interessante prima dell'assaggio, mentre  l'abitudine di baciarsi nelle relazioni che proseguono dopo i primi incontri, implica anche un rafforzamento del legame affettivo e ne comporta una maggiore durata (dettaglio non trascurabile, se pensiamo all'impegno di allevamento della prole). Secondo alcuni studi le donne in fase ovulatoria sono maggiormente attratte dagli individui più prestanti o che comunque presentano caratteristiche che indichino un buon substrato genetico. 

Dietro il nostro romanticismo e le nostre pulsioni insomma si celerebbero un disegno ed un preciso calcolo della natura! Un bacio a tutti!