6 luglio: giornata mondiale del bacio
06/07/2013
Capita giusto oggi la giornata mondiale del bacio: celebrazione nata in Gran Bretagna nel 1990 e che ricorre appunto il 6 luglio. Sarebbe anche la giornata adatta per parlare del ruolo della madre-nutrice, con annessa fase orale dello sviluppo psicosessuale del bambino: gli argomenti si intersecano, ma non si sovrappongono.
L'oralità ed il piacere che ne deriva, infatti, non si limitano certo alla prima infanzia, ma, pur risultando non più dominanti, rispetto agli altri tipi di focalizzazione sessuale, persistono nella vita delle persone adulte e sessualmente mature, tanto che il bacio, non solo rappresenta una inesauribile fonte di ispirazione artistica, ma è addirittura oggetto di studio scientifico.
La filematologia è la scienza che studia in tutti gli aspetti fisiologici, psichici, storici e di costume l'atto del baciarsi.
Alcuni scienziati ritengono che il bacio sia utile per stimolare la produzione di anticorpi, dato che mescolando la saliva si trasmettono germi, ma col bacio si riduce anche il livello di cortisolo (l'ormone dello stress) viene trasmesso testosterone dall'uomo alla donna, aumentando il livello di eccitazione sessuale di quest'ultima e si modifica anche il livello di ossitocina che aumenta nell'uomo e si riduce nella donna. Aumentano dopamina ed endorfine, innalzando con l'eccitazione anche la soglia del dolore.
Secondo uno studio di Onur Gunturkun (pubblicato su "Nature") i due terzi delle persone si baciano inclinando la testa a destra, il che sarebbe correlato con la posizione in utero del feto e la differenziazione funzionale degli emisferi cerebrali.
Il bacio è la forma di espansività affettiva più diffusa nelle diverse civiltà, con l'eccezione degli esquimesi e dei pigmei che manifestano l'affetto strofinandosi i nasi, ma esso contiene anche molte valenze simboliche e cerimoniali, se vogliamo estendere la prospettiva oltre il "bacio alla francese" e considerare anche i baci fraterni, filiali e reverenziali come quelli che si tributano ancora oggi ai prelati o si scambiano in alcune nazioni tra i capi di stato.
Certamente baciarsi è qualcosa che suscita emozioni e fantasie intense e profondamente ancestrali in ogni persona: il primo oggetto d'amore e la prima fonte di nutrimento e di vita l'abbiamo conosciuta attraverso le labbra e la prima esperienza del mondo l'abbiamo realizzata attraverso l'esplorazione orale, portando alla bocca ogni cosa, prima di imparare a manipolarla.
In tutti i casi baciarsi rilassa: non resta che consigliare (o sarebbe meglio prescrivere) tanti, buoni e sinceri baci per tutti!
Capita giusto oggi la giornata mondiale del bacio: celebrazione nata in Gran Bretagna nel 1990 e che ricorre appunto il 6 luglio. Sarebbe anche la giornata adatta per parlare del ruolo della madre-nutrice, con annessa fase orale dello sviluppo psicosessuale del bambino: gli argomenti si intersecano, ma non si sovrappongono.
L'oralità ed il piacere che ne deriva, infatti, non si limitano certo alla prima infanzia, ma, pur risultando non più dominanti, rispetto agli altri tipi di focalizzazione sessuale, persistono nella vita delle persone adulte e sessualmente mature, tanto che il bacio, non solo rappresenta una inesauribile fonte di ispirazione artistica, ma è addirittura oggetto di studio scientifico.
La filematologia è la scienza che studia in tutti gli aspetti fisiologici, psichici, storici e di costume l'atto del baciarsi.
Alcuni scienziati ritengono che il bacio sia utile per stimolare la produzione di anticorpi, dato che mescolando la saliva si trasmettono germi, ma col bacio si riduce anche il livello di cortisolo (l'ormone dello stress) viene trasmesso testosterone dall'uomo alla donna, aumentando il livello di eccitazione sessuale di quest'ultima e si modifica anche il livello di ossitocina che aumenta nell'uomo e si riduce nella donna. Aumentano dopamina ed endorfine, innalzando con l'eccitazione anche la soglia del dolore.
Secondo uno studio di Onur Gunturkun (pubblicato su "Nature") i due terzi delle persone si baciano inclinando la testa a destra, il che sarebbe correlato con la posizione in utero del feto e la differenziazione funzionale degli emisferi cerebrali.
Il bacio è la forma di espansività affettiva più diffusa nelle diverse civiltà, con l'eccezione degli esquimesi e dei pigmei che manifestano l'affetto strofinandosi i nasi, ma esso contiene anche molte valenze simboliche e cerimoniali, se vogliamo estendere la prospettiva oltre il "bacio alla francese" e considerare anche i baci fraterni, filiali e reverenziali come quelli che si tributano ancora oggi ai prelati o si scambiano in alcune nazioni tra i capi di stato.
Certamente baciarsi è qualcosa che suscita emozioni e fantasie intense e profondamente ancestrali in ogni persona: il primo oggetto d'amore e la prima fonte di nutrimento e di vita l'abbiamo conosciuta attraverso le labbra e la prima esperienza del mondo l'abbiamo realizzata attraverso l'esplorazione orale, portando alla bocca ogni cosa, prima di imparare a manipolarla.
In tutti i casi baciarsi rilassa: non resta che consigliare (o sarebbe meglio prescrivere) tanti, buoni e sinceri baci per tutti!
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