"Non è una giustizia minore": il rapporto di Antigone sulle carceri minorili
02/07/2013
Pubblicato ieri in versione e book il rapporto della Associazione Antigone sugli istituti di detenzione per minori: l'ente da tempo si occupa di monitorare la situazione delle carceri in tutta Italia.
Sono stati esaminati i 17 istituti penali per minori presenti in Italia.
Le notizie relative a ciascun centro di detenzione minorile sono pubblicate in dettaglio sul sito dell'Associazione : per due degli Istituti elencati, quelli di Pontremoli e Caltanisetta, in effetti manca la relazione informativa, negli altri 15 la conta complessiva degli ospiti al momento della visita è di 438 minori, prevalentemente maschi e con elevate percentuali di stranieri al nord, mentre al sud i ragazzi detenuti sono per lo più italiani.
Vengono analizzati le condizioni degli edifici, il personale presente e la sua formazione, le progettualità proposte ai ragazzi in diverse aree, il ritmo e la successione delle attività quotidiane.
La valutazione complessiva delle condizioni di vita dei ragazzi negli istituti penali è abbastanza positiva: i giovani svolgono diverse attività di tipo scolastico e ricreativo nell'arco della giornata, alcuni di loro possono frequentare una scuola all'esterno e di norma per tutti, il programma giornaliero è articolato secondo una specifica progettualità mirata al recupero ed al reinserimento del minore molto più di quanto non avvenga invece negli istituti di pena destinati agli adulti.
Esistono, d'altro canto diverse misure alternative al carcere per i minorenni, anche se solitamente più difficili da utilizzare nel caso si tratti di stranieri, di fatto privi di riferimenti stabili in Italia o di ragazzi con nuclei familiari gravemente problematici. Ad ogni modo il numero dei minori detenuti si è andato riducendo gradualmente nel corso degli ultimi anni così come è accaduto anche per gli ingressi in comunità alloggio.
Nell'insieme la valutazione è confortante e la relazione di Antigone evidenzia come difendere e potenziare la giustizia minorile sia oggi una priorità proprio in ragione di questa sua specifica ottica mirata alla formazione ed al reintegro: caratteristica questa pressoché assente negli istituti di pena per gli adulti.
Pubblicato ieri in versione e book il rapporto della Associazione Antigone sugli istituti di detenzione per minori: l'ente da tempo si occupa di monitorare la situazione delle carceri in tutta Italia.
Sono stati esaminati i 17 istituti penali per minori presenti in Italia.
Le notizie relative a ciascun centro di detenzione minorile sono pubblicate in dettaglio sul sito dell'Associazione : per due degli Istituti elencati, quelli di Pontremoli e Caltanisetta, in effetti manca la relazione informativa, negli altri 15 la conta complessiva degli ospiti al momento della visita è di 438 minori, prevalentemente maschi e con elevate percentuali di stranieri al nord, mentre al sud i ragazzi detenuti sono per lo più italiani.
Vengono analizzati le condizioni degli edifici, il personale presente e la sua formazione, le progettualità proposte ai ragazzi in diverse aree, il ritmo e la successione delle attività quotidiane.
La valutazione complessiva delle condizioni di vita dei ragazzi negli istituti penali è abbastanza positiva: i giovani svolgono diverse attività di tipo scolastico e ricreativo nell'arco della giornata, alcuni di loro possono frequentare una scuola all'esterno e di norma per tutti, il programma giornaliero è articolato secondo una specifica progettualità mirata al recupero ed al reinserimento del minore molto più di quanto non avvenga invece negli istituti di pena destinati agli adulti.
Esistono, d'altro canto diverse misure alternative al carcere per i minorenni, anche se solitamente più difficili da utilizzare nel caso si tratti di stranieri, di fatto privi di riferimenti stabili in Italia o di ragazzi con nuclei familiari gravemente problematici. Ad ogni modo il numero dei minori detenuti si è andato riducendo gradualmente nel corso degli ultimi anni così come è accaduto anche per gli ingressi in comunità alloggio.
Nell'insieme la valutazione è confortante e la relazione di Antigone evidenzia come difendere e potenziare la giustizia minorile sia oggi una priorità proprio in ragione di questa sua specifica ottica mirata alla formazione ed al reintegro: caratteristica questa pressoché assente negli istituti di pena per gli adulti.
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