India. La ferocia del branco: le tagliano la lingua per ridurla al silenzio!
12/07/2013
In un villaggio dell'Uttar Pradesh, in India, una ragazza di 17 anni, poco più di una bambina, aveva osato denunciare il suo stupratore. La giovane aveva subito violenza lo scorso Gennaio ed era riuscita a trovare il coraggio di sporgere denuncia, appoggiata in questo anche dai propri familiari: suo padre aveva già testimoniato ai giudici l'accaduto e lei stessa avrebbe dovuto essere ascoltata per la propria deposizione, il prossimo 27 luglio. La polizia aveva già arrestato un uomo di nome Lavlesh, ed altri due erano sospettati: i familiari dello stupratore da Gennaio ad oggi avevano tentato in ogni modo di esercitare pressioni sulla vittima e sulla sua famiglia perché la denuncia venisse ritirata, ma non avendo ottenuto lo scopo, le hanno teso un agguato. Gli uomini hanno atteso la ragazza fuori dalla sua abitazione ed appena lei è uscita dalle mura domestiche, l'hanno rapita, trascinata in aperta campagna e l'hanno accoltellata inferendole anche un profondo taglio sulla lingua: questo per ridurla al silenzio ed impedirle di testimoniare contro i suoi aguzzini.
Il fatto è avvenuto mercoledì e la notizia viene trasmessa oggi dalla stampa locale (Times of India).
A cercarla, preoccupata per il prolungarsi dell'assenza ed a ritrovarla nei campi in un lago di sangue è stata la sorella: attualmente la giovane è ricoverata in ospedale in condizioni gravi, mentre gli aggressori, tra cui vi sarebbero due cugini dello stupratore sono ancora ricercati.
In un villaggio dell'Uttar Pradesh, in India, una ragazza di 17 anni, poco più di una bambina, aveva osato denunciare il suo stupratore. La giovane aveva subito violenza lo scorso Gennaio ed era riuscita a trovare il coraggio di sporgere denuncia, appoggiata in questo anche dai propri familiari: suo padre aveva già testimoniato ai giudici l'accaduto e lei stessa avrebbe dovuto essere ascoltata per la propria deposizione, il prossimo 27 luglio. La polizia aveva già arrestato un uomo di nome Lavlesh, ed altri due erano sospettati: i familiari dello stupratore da Gennaio ad oggi avevano tentato in ogni modo di esercitare pressioni sulla vittima e sulla sua famiglia perché la denuncia venisse ritirata, ma non avendo ottenuto lo scopo, le hanno teso un agguato. Gli uomini hanno atteso la ragazza fuori dalla sua abitazione ed appena lei è uscita dalle mura domestiche, l'hanno rapita, trascinata in aperta campagna e l'hanno accoltellata inferendole anche un profondo taglio sulla lingua: questo per ridurla al silenzio ed impedirle di testimoniare contro i suoi aguzzini.
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A cercarla, preoccupata per il prolungarsi dell'assenza ed a ritrovarla nei campi in un lago di sangue è stata la sorella: attualmente la giovane è ricoverata in ospedale in condizioni gravi, mentre gli aggressori, tra cui vi sarebbero due cugini dello stupratore sono ancora ricercati.
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