Sicurezza alimentare: il rapporto del Ministero della Salute
23/07/2013
Il rapporto del Ministero sulla sicurezza alimentare è stato presentato il 18 luglio in conferenza stampa dal ministro Lorenzin e riguarda i controlli effettuati nell'anno 2012 con i relativi risultati.
Va detto che la percentuale di infrazioni rilevate nella catena che porta in tavola i nostri cibi, negli ultimi 10 anni è andata incrementandosi, passando da un 17,7% del 2003 al 23,5% del 2012.
L'aumento del numero di infrazioni segue di anno in anno una tendenza crescente, malgrado invece, il numero di ispezioni effettuate sia andato riducendosi nel tempo, passando dalle 300.000 ispezioni del 2003 alle 200.000 del 2012.
Insomma diminuiscono i controlli, ma crescono le irregolarità: un dato che estrapolato così appare poco confortante! La maggiore percentuale di infrazioni del 2012 si è registrata nel settore della ristorazione (che risulta comunque anche quello maggiormente controllato) seguono le produzioni e confezionamenti al dettaglio, che registrano una elevata percentuale di infrazioni pur essendo assai meno controllate (ndr) quindi produttori e confezionatori all'ingrosso, distribuzione, produzione primaria, e trasporto.
Le infrazioni registrate riguardano prevalentemente le condizioni igieniche generali o il rispetto di norme ancora una volta igieniche, ma riferite al personale.
Per ciò che invece riguarda le analisi in laboratorio su campioni di cibo: nell'anno 2012, su 124.846 campioni di alimenti esaminati sono state riscontrate 1.902 infrazioni (circa 1,5%). Si tratta di contaminazioni microbiologiche, prevalentemente da da salmonella e listeria, ma anche da metalli pesanti e micotossine.
Nel corso della stessa presentazione sono stati anche diffusi opuscoli relativi alla corretta conservazione domestica degli alimenti in frigorifero ed all'uso corretto degli integratori alimentari.
Il rapporto del Ministero sulla sicurezza alimentare è stato presentato il 18 luglio in conferenza stampa dal ministro Lorenzin e riguarda i controlli effettuati nell'anno 2012 con i relativi risultati.
Va detto che la percentuale di infrazioni rilevate nella catena che porta in tavola i nostri cibi, negli ultimi 10 anni è andata incrementandosi, passando da un 17,7% del 2003 al 23,5% del 2012.
L'aumento del numero di infrazioni segue di anno in anno una tendenza crescente, malgrado invece, il numero di ispezioni effettuate sia andato riducendosi nel tempo, passando dalle 300.000 ispezioni del 2003 alle 200.000 del 2012.
Insomma diminuiscono i controlli, ma crescono le irregolarità: un dato che estrapolato così appare poco confortante! La maggiore percentuale di infrazioni del 2012 si è registrata nel settore della ristorazione (che risulta comunque anche quello maggiormente controllato) seguono le produzioni e confezionamenti al dettaglio, che registrano una elevata percentuale di infrazioni pur essendo assai meno controllate (ndr) quindi produttori e confezionatori all'ingrosso, distribuzione, produzione primaria, e trasporto.
Le infrazioni registrate riguardano prevalentemente le condizioni igieniche generali o il rispetto di norme ancora una volta igieniche, ma riferite al personale.
Per ciò che invece riguarda le analisi in laboratorio su campioni di cibo: nell'anno 2012, su 124.846 campioni di alimenti esaminati sono state riscontrate 1.902 infrazioni (circa 1,5%). Si tratta di contaminazioni microbiologiche, prevalentemente da da salmonella e listeria, ma anche da metalli pesanti e micotossine.
Nel corso della stessa presentazione sono stati anche diffusi opuscoli relativi alla corretta conservazione domestica degli alimenti in frigorifero ed all'uso corretto degli integratori alimentari.
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