Le tre regole per un buon lunedì
08/07/2013
Voi mi chiederete: come è possibile che un lunedì sia buono? Abbiamo dormito poco, avevamo voglia di continuare la vacanza domenicale, ci aspetta una intera settimana di duro lavoro ...
Ecco, lo so, ma anche se avrete un cattivo lunedì, avrete dormito poco lo stesso, la vacanza rimarrà sospesa e la settimana di duro lavoro continuerà ad attendervi a braccia aperte ...
sicché tanto vale avere una giornata buona, piuttosto che cattiva, vi pare?
Come Orwell fa dire a Winston Smith, il protagonista del suo famoso 1984:
".... perché preferisco un fatto positivo ad uno negativo ..."
Devo precisare che vado a braccio, cioè a memoria: Winston con questa frase rispondeva a qualcuno che gli stava chiedendo perché non avesse approfittato di una circostanza a lui favorevole per sbarazzarsi (uccidendola, n.d.r.) di una persona malvagia, che in passato era riuscita a distruggerlo e rovinarlo ... proseguendo nella esposizione del proprio pensiero, il protagonista aggiunge:
"in questo gioco che stiamo giocando non possiamo vincere: un certo tipo di sconfitta è preferibile ad un certo altro tipo: questo è tutto."
Lapidario indubbiamente! Insomma comunque si voglia se questo lunedì ce lo dobbiamo tenere, allora dobbiamo provare a renderlo positivo: spero ne siate convinti.
A questo punto nasce il secondo inghippo: perché tre regole? Tanto è complicato avere un buon lunedì che le regole potrebbero essere anche 10.000!!
Va bene, ma se così fosse noi dovremmo comunque riuscire a sintetizzarle in tre consegne ...
No, no non dipende dal fatto che tre è il numero perfetto, casomai tre è il numero perfetto per la ragione che verrò a spiegarvi, insomma potrebbe essere vero l'inverso.
Non si può, né si deve parlare troppo, specie in un testo cosiddetto regolativo: la consegna deve essere chiara e e quindi comprensibile ed inequivocabile, breve e quindi semplice da memorizzare.
Tante parole possono ingenerare confusione (basta distrarsi un attimo) ed inoltre sarà difficile ricordare tutto, senza contare il fatto che la grande quantità svaluta la merce: se le parole son tante sarà difficile che chi ascolta o legge riesca a conferire un grande valore a ciascuna di esse.
Insomma non possiamo superare il numero delle dita delle due mani (10) se abbiamo a che fare con adulti di media intelligenza e quello delle dita di una mano sola (5) nel caso siano fanciulli.
Perché? Per conservare un aggancio alla concretezza e lasciare un'impronta leggibile (ovvio!).
Tre è ancor meglio per tutti: riusciamo a raggiungere la quasi totalità delle persone, anche quelle che ascoltano poco o sono distratte!
Le regole che proponiamo sono un distillato della saggezza storica del popolo e pertanto vanno centellinate a gocce: tre gocce al mattino (specie di lunedì) possono bastare!
Primo: rendete piacevole il risveglio (musica classica o il genere che preferite, se usate una sveglia, invece caffè a letto con affettuose effusioni, se avete un partner oppure ancora preparate alla sera un capo di abbigliamento che vi farà piacere indossare ed insomma allenate un pò la fantasia: è un buon esercizio).
Secondo: prima di iniziare qualsiasi altra operazione dedicate almeno 10 minuti esclusivamente a voi stessi (ascoltate il notiziario o una canzone , giocate coi vostri ninnoli preferiti, date un ritocco alla vostra ultima poesia, etc., per correre avrete il resto della giornata!)
Terzo: preparatevi ad essere disponibili e cordiali (suvvia, potete farcela! Ne ricaverete due vantaggi: vi sentirete buoni e vi verrà restituita altrettanta cordialità. Entrambe le condizioni gioveranno al vostro benessere!)
Troppo semplice? Avete ragione, ma voi ci avete fatto caso che la cosa più semplice in genere è anche quella vera?
La sua verità è ciò che la rende semplice!
Voi mi chiederete: come è possibile che un lunedì sia buono? Abbiamo dormito poco, avevamo voglia di continuare la vacanza domenicale, ci aspetta una intera settimana di duro lavoro ...
Ecco, lo so, ma anche se avrete un cattivo lunedì, avrete dormito poco lo stesso, la vacanza rimarrà sospesa e la settimana di duro lavoro continuerà ad attendervi a braccia aperte ...
sicché tanto vale avere una giornata buona, piuttosto che cattiva, vi pare?
Come Orwell fa dire a Winston Smith, il protagonista del suo famoso 1984:
".... perché preferisco un fatto positivo ad uno negativo ..."
Devo precisare che vado a braccio, cioè a memoria: Winston con questa frase rispondeva a qualcuno che gli stava chiedendo perché non avesse approfittato di una circostanza a lui favorevole per sbarazzarsi (uccidendola, n.d.r.) di una persona malvagia, che in passato era riuscita a distruggerlo e rovinarlo ... proseguendo nella esposizione del proprio pensiero, il protagonista aggiunge:
"in questo gioco che stiamo giocando non possiamo vincere: un certo tipo di sconfitta è preferibile ad un certo altro tipo: questo è tutto."
Lapidario indubbiamente! Insomma comunque si voglia se questo lunedì ce lo dobbiamo tenere, allora dobbiamo provare a renderlo positivo: spero ne siate convinti.
A questo punto nasce il secondo inghippo: perché tre regole? Tanto è complicato avere un buon lunedì che le regole potrebbero essere anche 10.000!!
Va bene, ma se così fosse noi dovremmo comunque riuscire a sintetizzarle in tre consegne ...
No, no non dipende dal fatto che tre è il numero perfetto, casomai tre è il numero perfetto per la ragione che verrò a spiegarvi, insomma potrebbe essere vero l'inverso.
Non si può, né si deve parlare troppo, specie in un testo cosiddetto regolativo: la consegna deve essere chiara e e quindi comprensibile ed inequivocabile, breve e quindi semplice da memorizzare.
Tante parole possono ingenerare confusione (basta distrarsi un attimo) ed inoltre sarà difficile ricordare tutto, senza contare il fatto che la grande quantità svaluta la merce: se le parole son tante sarà difficile che chi ascolta o legge riesca a conferire un grande valore a ciascuna di esse.
Insomma non possiamo superare il numero delle dita delle due mani (10) se abbiamo a che fare con adulti di media intelligenza e quello delle dita di una mano sola (5) nel caso siano fanciulli.
Perché? Per conservare un aggancio alla concretezza e lasciare un'impronta leggibile (ovvio!).
Tre è ancor meglio per tutti: riusciamo a raggiungere la quasi totalità delle persone, anche quelle che ascoltano poco o sono distratte!
Le regole che proponiamo sono un distillato della saggezza storica del popolo e pertanto vanno centellinate a gocce: tre gocce al mattino (specie di lunedì) possono bastare!
Primo: rendete piacevole il risveglio (musica classica o il genere che preferite, se usate una sveglia, invece caffè a letto con affettuose effusioni, se avete un partner oppure ancora preparate alla sera un capo di abbigliamento che vi farà piacere indossare ed insomma allenate un pò la fantasia: è un buon esercizio).
Secondo: prima di iniziare qualsiasi altra operazione dedicate almeno 10 minuti esclusivamente a voi stessi (ascoltate il notiziario o una canzone , giocate coi vostri ninnoli preferiti, date un ritocco alla vostra ultima poesia, etc., per correre avrete il resto della giornata!)
Terzo: preparatevi ad essere disponibili e cordiali (suvvia, potete farcela! Ne ricaverete due vantaggi: vi sentirete buoni e vi verrà restituita altrettanta cordialità. Entrambe le condizioni gioveranno al vostro benessere!)
Troppo semplice? Avete ragione, ma voi ci avete fatto caso che la cosa più semplice in genere è anche quella vera?
La sua verità è ciò che la rende semplice!
Va bene, io infatti mi sveglio anche presto per avere tempo da dedicare, con calma, a riprendermi dallo shock del lunedì però... quando ti alzi dal letto é veramente dura... e va' be' la sveglia "dolce" per un po' ti aiuta ... Ma attenzione se non la cambiate spesso finirete con odiare anche la musica che amate di più
RispondiEliminaGrazie del contributo! Mi sembra un ottimo suggerimento :)
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