Disabilità: condannato a Milano il Ministero dell'istruzione.
18/07/2013
Una notizia trasmessa oggi dal quotidiano Repubblica, sembra rappresentare un precedente di rilievo nelle annose diatribe tra le famiglie dei bambini con disabilità e le istituzioni scolastiche.
Da tempo infatti a causa dei tagli di spesa che hanno interessato tutti i servizi pubblici ed in particolare la scuola, accade spesso che gli alunni disabili non riescano pienamente a fruire del loro diritto alla integrazione scolastica (garantito per legge, ndr) per la mancanza di risorse economiche e di personale da parte delle istituzioni preposte.
Ora un gruppo di genitori di 16 ragazzi disabili hanno fatto ricorso in sede giudiziaria a Milano, contro le istituzioni scolastiche che non sono state in grado di assicurare ai loro figli un sufficiente numero di ore di sostegno in rapporto a quanto richiesto nel PEI (piano educativo individualizzato) compromettendone in tal modo le possibilità di partecipazione alla esperienza scolastica condivisa dai compagni.
Il ricorso è stato avanzato tramite la Ledha (lega per i diritti delle persone in situazione di handicap) ed il tribunale di Milano ha condannato il ministero dell'istruzione, ritenendo che la mancanza dei necessari supporti risultasse discriminatoria rispetto ai piccoli disabili, precludendone di fatto le possibilità di integrazione.
Per evitare che la cosa possa ripetersi in futuro, il giudice ha anche stabilito che i bambini in questione debbano ottenere per il prossimo anno tutte le ore di sostegno che saranno richieste nel PEI.
Non è certo la prima volta che vengono portati avanti ricorsi di questo genere, ma questa è una azione collettiva che probabilmente aiuta anche a contenere i costi dell'iter giudiziario per le famiglie: non dovrebbe essere necessario pagare per ottenere giustizia .... anche questo è discriminante ....
Una notizia trasmessa oggi dal quotidiano Repubblica, sembra rappresentare un precedente di rilievo nelle annose diatribe tra le famiglie dei bambini con disabilità e le istituzioni scolastiche.
Da tempo infatti a causa dei tagli di spesa che hanno interessato tutti i servizi pubblici ed in particolare la scuola, accade spesso che gli alunni disabili non riescano pienamente a fruire del loro diritto alla integrazione scolastica (garantito per legge, ndr) per la mancanza di risorse economiche e di personale da parte delle istituzioni preposte.
Ora un gruppo di genitori di 16 ragazzi disabili hanno fatto ricorso in sede giudiziaria a Milano, contro le istituzioni scolastiche che non sono state in grado di assicurare ai loro figli un sufficiente numero di ore di sostegno in rapporto a quanto richiesto nel PEI (piano educativo individualizzato) compromettendone in tal modo le possibilità di partecipazione alla esperienza scolastica condivisa dai compagni.
Il ricorso è stato avanzato tramite la Ledha (lega per i diritti delle persone in situazione di handicap) ed il tribunale di Milano ha condannato il ministero dell'istruzione, ritenendo che la mancanza dei necessari supporti risultasse discriminatoria rispetto ai piccoli disabili, precludendone di fatto le possibilità di integrazione.
Per evitare che la cosa possa ripetersi in futuro, il giudice ha anche stabilito che i bambini in questione debbano ottenere per il prossimo anno tutte le ore di sostegno che saranno richieste nel PEI.
Non è certo la prima volta che vengono portati avanti ricorsi di questo genere, ma questa è una azione collettiva che probabilmente aiuta anche a contenere i costi dell'iter giudiziario per le famiglie: non dovrebbe essere necessario pagare per ottenere giustizia .... anche questo è discriminante ....
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