La sconfitta (poesia)

Non si impara a camminare, senza essere mai caduti, non si impara a ragionare senza essersi mai confusi e non si impara a crescere senza essere mai regrediti. Non c'è coraggio senza paura e nessun grande condottiero, vissuto su questa terra, non ha mai assaporato l'amaro calice della sconfitta. La sconfitta è un valore che tempra lo spirito: ed alle persone migliori insegna a ridimensionarsi, a conoscere e riconoscere i propri limiti, ma chi resiste impara che è possibile essere e sentirsi sconfitti, senza per questo arrendersi e dichiararsi vinti. 

LA SCONFITTA

Sul sentiero d'inverno

trascino le quattro ossa.

Un'ombra

di noncuranza indolente,

che ignora la meta,

mi segue.

Ne ascolto il soffio confuso

a simulare l'intento

di rivelazioni arcane

e me ne cale

ancor meno di un nulla.

Resto sul passo che incede,

scrutando le punte dei piedi

ed affondo i calcagni.

Imbrattata di polvere,

sabbia asciutta

e fango disseccato

alle caviglie.

Sono io sulla strada

e non posso voltarmi.

Indietro ponti crollati,

arcobaleni disciolti,

voci svanite

in un vuoto silenzio.

Trappole sui sentieri,

voragini aperte

dalla furia dell'acqua.

La terra che trema

ed un'unica strada davanti.

Che conduca alla vita

o alla morte

non conta:

la scelta è fuggita,

riparando in lidi soavi.

Così ne sentii

addietro nel tempo.

Non so quanto tempo.

Non riconosco verità.

Ma insiste il passo,

che mi è davanti,

che vuole vivere e credere.

E mi trascina

con la sua stanchezza:

e mi svuota la mente

e la scarica a terra.