Una vecchia foto di Torre
Cappella Carotenuto, Torre Del Greco (NA) |
Ho ripescato da uno dei miei disordinatissimi cassetti una foto di trent'anni fa: la scattai prima di andare via dal mio paese, ne scattai diverse allora per portarmi dietro un mattoncino della mia storia, un pezzetto di radice con la sua zolla di terra. Non sapevo all'epoca né se e né quando sarei tornata, ma desideravo portare con me qualcosa di buono e di utile, giacché nella realtà lasciavo un luogo che non aveva da offrirmi abbastanza per soddisfare i sogni, i desideri e le ambizioni che accompagnano la giovinezza. Non ero giovanissima e non era quella la mia prima partenza, ma rimase poi il periodo più lungo della mia lontananza da questa zolla di terra.
Vi ripropongo questa foto, fatta con una vecchia macchina, di quelle con la pellicola, foto che non ho neanche scannerizzato, ma fotografato artigianalmente col cellulare: insomma una foto della foto. In me questa immagine evoca una storia, ma non ve la racconterò, non oggi. Posso dire però che l'ho portata con me perché mi è sembrata bellissima nella sua semplice umiltà, con i suoi muri bianchi e le finestre del campanile, così com'era, immersa in una natura quasi deserta. La semplicità nella bellezza non è cosa facile a trovarsi: il nostro concetto di bellezza oggi è viziato da artifici e fronzoli superflui. La bellezza invece che nasce nella semplicità non è mai ordinaria, né altezzosa, ma contiene un piccolo miracolo, che aspira al sublime.
Vi ripropongo questa foto, fatta con una vecchia macchina, di quelle con la pellicola, foto che non ho neanche scannerizzato, ma fotografato artigianalmente col cellulare: insomma una foto della foto. In me questa immagine evoca una storia, ma non ve la racconterò, non oggi. Posso dire però che l'ho portata con me perché mi è sembrata bellissima nella sua semplice umiltà, con i suoi muri bianchi e le finestre del campanile, così com'era, immersa in una natura quasi deserta. La semplicità nella bellezza non è cosa facile a trovarsi: il nostro concetto di bellezza oggi è viziato da artifici e fronzoli superflui. La bellezza invece che nasce nella semplicità non è mai ordinaria, né altezzosa, ma contiene un piccolo miracolo, che aspira al sublime.
Cara Sfinge, le foto del passato sono sempre belle, hanno una storia dentro di loro,io che da giovane ho tatto puri il fotografo lo so quanto lavoro ce dietro.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Vero Tomaso: c'è sempre una storia, proprio questo. Grazie. Un caro saluto
EliminaAnche nelle cose e negli oggetti esiste la radiosità:
RispondiEliminaS. Tommaso D'Aquino indicava tre requisiti della bellezza: integrità, simmetria e, così traduce Croce, chiarezza. Joyce invece, più intelligentemente, traduce la terza parola con radiosità, indicando la capacità che la bellezza ha di comunicare qualcosa che non si vede, il potere cioè di emanare qualcosa che nell'oggetto si annuncia, ma non si identifica con i suoi aspetti sensibili.
Sempre profondo e toccante. Grazie Gus!
EliminaNon vedo l'ora di conoscere questa storia.
RispondiEliminaIo non scattai foto alla mia città, ma mi manca ancora moltissimo, proprio come sei anni fa.
Beh, approfitta di una vacanza per una breve incursione: ti piacerà
EliminaInfatti è una foto molto evocativa. Amo fotografare ancora su pellicola, ho una vecchia Minolta manuale con cui scatto sempre in bianco e nero.
RispondiEliminaAllora immagino tu sia un'esperta... io scatto qualche foto, ma solo a livello amatoriale. In bianco e nero sono molto belle.
EliminaÈ una foto molto bella, mi piace il soggetto ma soprattutto la luce, mi regala delle belle emozioni, una calda serata estiva a passeggiare, chiacchiera, sognare. Buona serata Sfinge.
RispondiEliminasinforosa
Grazie Sinforosa.
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