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Smaltimento rifiuti a Torre del Greco: rebus senza soluzione

Si è fatto un gran parlare negli ultimi giorni dell'immondizia che giace abbandonata per le strade di Torre Del Greco: la cittadina è assurta ancora una volta (e non è la prima) all'onore delle cronache a causa della cattiva gestione dello smaltimento dei rifiuti urbani. Sui social i cittadini si accusano a vicenda di inciviltà, accusano l'amministrazione di incompetenza e non mancano infine le teorie complottiste, per le quali le distese di rifiuti, immortalate dalle riprese televisive, sarebbero frutto di scarichi abusivi operati ad arte per screditare l'amministrazione, nonché l'azienda  attualmente appaltatrice del servizio. 

Tutto è possibile, certo quando si parla di appalti e giri di denaro: la scelta delle ditte e del personale, l'investimento di denaro pubblico destinato al servizio di pulizia e smaltimento, rappresentano strumenti di potere e fonte di ricchezza per alcuni (non per tutti, si capisce). Oggi, per scelta, non pubblichiamo foto di immondizia: ne abbiamo vista abbastanza, ma come tutti i cittadini, abbiamo bisogno di capire cosa succede effettivamente. L'amministrazione promette la famosa ed ormai fantomatica raccolta "porta a porta". Cosa questo effettivamente significhi non è ad oggi completamente chiaro ai più: nell'attesa dell'implementazione del nuovo tipo di raccolta, sono state gradualmente smantellate le cosiddette "isole ecologiche", che in tutta franchezza, di ecologico non hanno mai avuto un granché. Il disarmo degli ecopunti tuttavia, è avvenuto senza un adeguato controllo del territorio, con la (prevedibile) conseguenza che singoli cittadini (e non soltanto) hanno continuato a sversarvi, rendendole di fatto, discariche a cielo aperto.

Si è mosso Canale 5, si sono mossi i carabinieri, si è mossa la ASL e quindi si è mossa la Buttol (la ditta attualmente incaricata dello smaltimento rifiuti) ed almeno una parte della immondizia giacente nelle ormai ex isole ecologiche è stata ripulita alla meno peggio. Il fatto è che lo stato di emergenza è diventato ciclico e non se ne intravede la risoluzione. Ultimamente, il 27 gennaio scorso, l'amministrazione ha pubblicato una nuova ordinanza del sindaco con la quale viene corretta l'ordinanza immediatamente precedente del 23 gennaio e viene modificato il calendario settimanale della raccolta differenziata, che attualmente sarebbe quello schematizzato nell'immagine: 
 Si specifica che la raccolta del vetro il lunedì ed il giovedì, riguarda solo le zone servite dal "porta a porta". Quali sono queste zone? Dal momento che attualmente tutte le isole ecologiche sono state smantellate, se ne deduce che, la raccolta porta a porta, ovvero il conferimento di rifiuti nei luoghi di prossimità dovrebbe interessare tutto il territorio cittadino. 

Cosa succede in realtà? 

  • Chi non dispone o non è in grado di usare internet per collegarsi al sito del Comune o anche chi non vi si è collegato alla fine del mese scorso, non è stato informato: la mancanza di una adeguata campagna informativa ha certamente ingenerato confusione tra quei cittadini che civilmente si sforzano di differenziare correttamente.
  • Non sono stati previsti né disposti nei siti di prossimità cassonetti o aree specifiche atte alla corretta differenziazione.
  • Non è stata organizzata opportuna sorveglianza del territorio.
  • Molti cittadini non sono in grado (o non vogliono) differenziare appropriatamente i rifiuti.
  • Nei siti di prossimità in qualsiasi giorno della settimana si trova di tutto.
  • I rifiuti differenziati vengono raccolti con altri non differenziati, con ciò che inevitabilmente ne consegue.
Nel caos generale non è escluso che vi sia anche chi ne approfitta pescando nel torbido o che strumentalizzi "politicamente" la situazione, ma... si potrebbe fare appena un pochino meglio?

Commenti

  1. È un problema, non c’è che dire.
    Dove abito, grazie al cielo, la città è stata divisa in zone e il Comune a fine anno fa avere a tutti i cittadini un calendario cartaceo con i giorni per la raccolta differenziata che si differenzia in : carta e cartone/ secco e plastica/ vetro e alluminio/ umido. Ovviamente tutti separati fra loro, tutti esposti verso sera dalle abitazioni in base al calendario annuale e per i rifiuti ingombranti c’è una grande “Isola Ecologica“ che a sera è chiusa a chiave e durante il giorno custodita da personale. Il risultato è igiene, pulizia, ordine e una “buona abitudine”.
    Speriamo in bene per voi. Ciao Ciao, buona serata.
    sinforosa

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    1. Non so dove vivi Sinforosa, ma il sistema da te sembra organizzato e funzionante: beati voi!

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  2. Risposte
    1. Non so Gus: la mia impressione è che fino a quando qualche imprenditore serio e lungimirante non si deciderà ad investire in impianti di riciclaggio (fruttuose perché il costo della materia prima è solo quello del trasporto) la situazione non cambierà. Le aziende concorrenti, che non sono riuscite ad ottenere l'appalto dal Comune, per esempio, invece di disperdere risorse a farsi dispetti e sangue amaro, potrebbero risultare decisamente vincenti investendo nel riciclaggio. C'è un limite al masochismo, dico io!

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  3. Cara Sfinge, credo che se ne parli troppo ma ci vorrebbero più Fatti!!!
    Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

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    Risposte
    1. Caro Tomaso, noi cittadini, oltre ad occupare un'intera veranda con i bidoncini della differenziata, conferire i rifiuti nei luoghi, nei giorni ed orari rescritti e pagare le tasse, altro non possiamo fare: i fatti di cui parli dovrebbero realizzarli altri... buona serata anche a te!

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  4. Come sempre, alla fine pagano i cittadini.
    Saluti a presto.

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    Risposte
    1. Inevitabilmente: i pesi cadono verso il basso per gravità, i problemi si scaricano sui più deboli, per una legge che governa le dinamiche nei gruppi sociali, analoga a quella della fisica. Purtroppo...

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