Il viaggio. Saluto dedicato ai martiri di Genova.

Avrei voluto scrivere o forse solo sussurrare un saluto per quei quattro ragazzi di Torre Del Greco, iscritti tra le 43 vittime del bilancio definitivo del disastro di Genova, ma me ne è mancata la voce. Mi sono chiesta cosa poteva essere vissuto da chi ha perso dei figli come una stretta solidale e cosa invece come un urlare o blaterare sgradevole ed inopportuno, cosa avrebbe potuto suonare addirittura offensivo e cosa invece, rischiava di ferire e rigirare la lama nella piaga aperta nell'animo delle famiglie e degli amici. Non conoscevo quei ragazzi: appartengo ad un'altra generazione, quella dei loro genitori. Avrebbero potuto essere figli miei. Per quanto mi sia sforzata, non sono riuscita a figurarmi quel dolore: mi è parso qualcosa di assurdo e surreale, come forse sarà sembrato anche alle madri ed ai padri di quei giovani. Ed ho taciuto per rispettare e non arrecare disturbo a qualcosa per me di inconoscibile. Il silenzio talvolta possiede significati più ...