Moriranno tutti nel giro di 20 anni
01/11/2013
Agghiaccianti le parole del pentito Carmine Schiavone nelle deposizioni davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti del 1997 e rese pubbliche soltanto oggi.
Le zone a nord di Napoli ed il Casertano sono stati usati per sversare ogni tipo di rifiuti, comprese scorie radioattive provenienti dalla Germania. "Moriranno tutti di cancro" dichiara il pentito.
La pubblicazione dei verbali è un atto dovuto di rispetto agli abitanti della zona che hanno il diritto di acquisire la consapevolezza della realtà della situazione in tutta la sua gravità, così afferma la Presidente della Camera, Laura Boldrini.
Nell'affare erano coinvolti non solo la camorra col clan dei Casalesi, ma anche altre organizzazioni criminali che godevano della connivenza delle istituzioni.
La verità è che dal 1997 ad oggi sono trascorsi già 16 anni nel corso dei quali gli sversamenti abusivi sono continuati indisturbati, sempre con le stesse modalità.
le parole di Schiavone:
"A tal fine (per lo stoccaggio dei rifiuti tossici, ndr) venivano realizzati questi pozzi, queste vasche, questi scavi nei quali si arrivava sistematicamente fino al punto in cui usciva l'acqua"
Il pentito spiega che i pozzi per lo stoccaggio normalmente andavano anche oltre la falda acquifera, superandola di 6 o 7 metri ...
I veleni sarebbero stati stoccati anche sul litorale Domitio e nel lago Lucrino.
Coinvolti nell'affare anche mafia, 'ndrangheta e sacra corona unita.
Avvelenate dunque le terre e le falde d'acqua dei territori e condannata la popolazione residente.
Una sola domanda: nei 16 anni trascorsi dall'epoca di questa deposizione innanzi alla Commissione Parlamentare ad oggi, quali provvedimenti sono stati adottati?
Perché solo oggi se ne parla?
Chi ha interesse a mettere le mani in pasta nel business del "risanamento"?
Agghiaccianti le parole del pentito Carmine Schiavone nelle deposizioni davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti del 1997 e rese pubbliche soltanto oggi.
Le zone a nord di Napoli ed il Casertano sono stati usati per sversare ogni tipo di rifiuti, comprese scorie radioattive provenienti dalla Germania. "Moriranno tutti di cancro" dichiara il pentito.
La pubblicazione dei verbali è un atto dovuto di rispetto agli abitanti della zona che hanno il diritto di acquisire la consapevolezza della realtà della situazione in tutta la sua gravità, così afferma la Presidente della Camera, Laura Boldrini.
Nell'affare erano coinvolti non solo la camorra col clan dei Casalesi, ma anche altre organizzazioni criminali che godevano della connivenza delle istituzioni.
La verità è che dal 1997 ad oggi sono trascorsi già 16 anni nel corso dei quali gli sversamenti abusivi sono continuati indisturbati, sempre con le stesse modalità.
le parole di Schiavone:
"A tal fine (per lo stoccaggio dei rifiuti tossici, ndr) venivano realizzati questi pozzi, queste vasche, questi scavi nei quali si arrivava sistematicamente fino al punto in cui usciva l'acqua"
Il pentito spiega che i pozzi per lo stoccaggio normalmente andavano anche oltre la falda acquifera, superandola di 6 o 7 metri ...
I veleni sarebbero stati stoccati anche sul litorale Domitio e nel lago Lucrino.
Coinvolti nell'affare anche mafia, 'ndrangheta e sacra corona unita.
Avvelenate dunque le terre e le falde d'acqua dei territori e condannata la popolazione residente.
Una sola domanda: nei 16 anni trascorsi dall'epoca di questa deposizione innanzi alla Commissione Parlamentare ad oggi, quali provvedimenti sono stati adottati?
Perché solo oggi se ne parla?
Chi ha interesse a mettere le mani in pasta nel business del "risanamento"?
Salve, sono un avvocato di Palermo e nella mia ricerca di informazioni sulle dichiarazioni del boss Schiavone, in merito ai veleni della zona Napoli - Salerno, oggetto del Suo articolo, mi sono imbattuto nel Suo sito.
RispondiEliminaFaccio parte di uno studio legale che tratta dei diritti della personalità, vicino alle vittime delle mafie e anche specializzato nei risarcimenti delle vittime da epidemie e malattie dovute a contaminazioni su larga scala (amianto, ecc...).
Saremmo molto interessati ad approfondire anche questa vicenda e a tal fine, vorremmo entrare in contatto con le vittime di questa vicenda tragica e/o con qualche associazioni di vittime.
Per questo, Le chiedo se ha qualche informazione in merito, se conosce qualcuno che può aiutarmi/ci e comunque, se si vuole mettere in contatto con me per maggiori chiarimenti.
Le lascio quindi un mio recapito diretto: vitoantonioaugello@gmail.com